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Le considerazioni del Sindaco sulla situazione ospedaliera

Le considerazione del Sindaco sulla situazione ospedaliera

Sergio De Luca: "L’Amministrazione Comunale è impegnata nell’azione di difesa dell’Ospedale che sarà condotta con fermezza e coerenza; non si permetterà ad alcuno di attentare all’esistenza ed alla funzionalità del presidio ospedaliero di Casoli. Saranno usati tutti i mezzi di difesa che lo sviluppo della situazione richiederà, anche quelli estremi."

Di seguito il testo del  Comunicato Stampa del Sindaco Sergio De Luca:

«Il giorno 3 agosto 2006, ha avuto luogo presso il Palazzo degli Studi di Lanciano, la conferenza dei Sindaci dell’ASL Lanciano Vasto per esaminare il bilancio dell’esercizio 2005 e surrogare alcuni componenti del comitato ristretto in sostituzione dei Sindaci cessati dalla carica per effetto delle recenti elezioni amministrative.
L’occasione è stata propizia per alcune riflessioni di ordine amministrativo e politico sull’attività e le condizioni finanziarie in cui versa attualmente tutta la sanità regionale abruzzese.
Si è discusso anche dei provvedimenti di accorpamenti estivi e del piano regionale di risanamento in corso di elaborazione. La situazione rilevata desta preoccupazioni sia per le difficoltà finanziarie insostenibili (- € 65.540.878,00 perdita di esercizio anno 2005 della sola ASL Lanciano-Vasto) sia per l’ipotesi di rimodulazione dei servizi offerti attualmente dagli ospedali della nostra ASL.
E’ stato confermato che gli accorpamenti attuali sono assolutamente temporanei e posti in essere solo per consentire il godimento delle ferie al personale. L’aspetto più preoccupante è l’orientamento degli organi regionali circa il piano di risanamento, che il governo nazionale ha imposto per eliminare l’enorme disavanzo della sanità regionale accumulatosi negli ultimi anni.
Purtroppo dalle prime considerazioni, ancora una volta, le discutibile ipotesi tecnico-politiche di riorganizzazione sono semplicisticamente rivolte a penalizzare i presidi periferici svuotandoli di significativi contenuti operativi.
E’ molto discutibile un piano di riorganizzazione ospedaliero basato esclusivamente sul rapporto n. posti letto/n. abitanti. I posti letto per costituire un servizio sanitario efficace devono essere ubicati nei territori dove i cittadini fruitori risiedono e devono essere disponibili in un raggio territoriale congruo alle possibilità di raggiungimento. I cittadini che risiedono in territori montani o di difficile orografia già pagano un pesante tributo alla mancanza di servizi pubblici e non possono e non devono essere privati del sacrosanto diritto alla tutela della salute.
Sarebbe un’offesa al comune senso di civiltà.
Nell’idea di piano di risanamento manca un qualsiasi riferimento all’analisi territoriale, alle caratteristiche dei bacini di utenza, alle prospettive socio economiche, alle attese dei cittadini, alle potenzialità strutturali ed operative acquisite dai diversi presidi.
In particolare per la salvaguardia dell’ospedale di Casoli, che, non dimentichiamolo mai, è nato dall’esigenza sanitaria primaria dei cittadini di tutta la Valle Aventina in tempi calamitosi, è in atto il rinnovo nelle diverse componenti del Comitato per la difesa dell’Ospedale di Casoli, di cui fanno parte oltre ai Sindaci dei Comuni della valle, il presidente della Comunità Montana di Palena, i rappresentanti del Consiglio Comunale di Casoli, i delegati di Enti ed Associazioni operanti sul territorio.
Tale Comitato seguirà l’elaborazione del programma operativo di riorganizzazione e riqualificazione del servizio sanitario regionale con la necessaria attenta determinazione per far sì che l’Ospedale di Casoli possa continuare a svolgere la sua insostituibile opera socio-sanitaria nel comprensorio Aventino.
L’Amministrazione Comunale è impegnata nell’azione di difesa dell’Ospedale che sarà condotta con fermezza e coerenza; non si permetterà ad alcuno di attentare all’esistenza ed alla funzionalità del presidio ospedaliero di Casoli. Saranno usati tutti i mezzi di difesa che lo sviluppo della situazione richiederà, anche quelli estremi.» 

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Inserito da Redazione il 08/08/2006 alle ore 07:30:33 - sez. Ospedale - visite: 3481