Negli ultimi tempi l’ospedale era stato messo totalmente a norma, i reparti ristrutturati, scale antincendio funzionanti, parcheggio, insomma l’ospedale era un gioiello di perfezione tale che la ASL, dopo aver speso svariati milioni di euro, ha pensato bene di chiudere con il proposito di risolvere i debiti della sanità regionale! Nel frattempo e non so per ordine di chi, sono state smantellate, anzi totalmente depredate le due sale operatorie entrambe messe a norma e dove si svolgeva la Day-surgery con lodevole successo! Tutto ciò si è svolto all’insaputa di tutti, senza tener conto di un minimo d’inventario obbligatorio quando si tratta di beni pubblici!

Così pure è accaduto per il saccheggio dei beni in dotazione della direzione sanitaria! Qui è successo di peggio: durante l’operazione (a mio detto di saccheggio) è addirittura scomparso un teleschermo della videoconferenza comprata ai tempi dell’Ing. Recchione e mai usata, ma da ricordare come ennesimo sperpero di danaro pubblico. A questo punto la domanda: se un giorno (mi auguro non molto lontano) il TAR, oppure un’altra amministrazione regionale o statale, ristabilisse la Day-Surgery a Casoli chi ci ridarebbe tutte le attrezzature tolte delle sale operatorie se non sappiamo nemmeno dove sono andate a finire perché non inventariate? Potrei continuare con un elenco più dettagliato di pazienti salvati in extremis dal personale ridotto all’estremo del Pronto Soccorso dell’ospedale di Casoli, ma mi fermo qui perché questi operatori svolgono con perizia e dignità un lavoro che non ha bisogno di propaganda di parte!

Dr. Pierluigi Natale  - Presidente Comitato Civico difesa Ospedale "Consalvi"