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Manifestazione per riapertura ospedale, l'articolo di Sebastiano Calella
Da primadanoi.it del 03 Giugno 2011

Manifestazione per riapertura ospedale, l'articolo di Sebastiano Calella

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 Prima notizia: mai vista tanta gente davanti ad un ospedale chiuso, come ieri a Casoli. E tanti amministratori comunali e rappresentanti politici locali e regionali che hanno partecipato alla manifestazione per la riapertura dell’ospedale Consalvi.

Seconda notizia: centrosinistra e centrodestra hanno risposto uniti all’invito di Sergio De Luca (riconfermato primo cittadino Pd di Casoli) a difendere il Consalvi e Gissi, gli ospedali caduti sotto la scure del Programma operativo poi bocciato dal Tar, che ha invece salvato Guardiagrele.

C’erano infatti - senza distinzione di casacca politica - le amministrazioni di Gessopalena, Torricella Peligna, Palena, Archi, Taranta Peligna, Guardiagrele, Roccascalegna, Lama dei Peligni, Fossacesia, Altino, Sant’Eusanio del Sangro, Gissi, Fara San Martino, Colledimacine, Montenerodomo e Lanciano con il nuovo sindaco. Presenti anche la Comunità Montana Aventino Medio Sangro, la Provincia di Chieti e le minoranze di Palombaro e Guardiagrele, quest’ultima guidata dall’ex senatore Angelo Orlando.

La richiesta è stata semplice: riaprire Casoli e Gissi, far ripartire Guardiagrele. Ed è stata avanzata in tutte le salse ed in forma bipartisan, con una novità politica di un certo rilievo: il nuovo sindaco di Lanciano, per la prima volta insieme al territorio della Frentania, vuole diventare protagonista di una diversa relazione del territorio con la Asl, per dare e ricevere sostegno e collaborazione in materia sanitaria e non solo. Quasi un rimpianto per Michele Caporossi, il manager Asl precedente, che aveva risanato il bilancio e trovato un nuovo ruolo per i piccoli ospedali poi chiusi. Insomma un chiaro successo politico del sindaco Pd di Casoli.

«Gli amministratori comunali hanno sottolineato di nuovo che la sanità non ha colorazione politica, ma è un diritto costituzionale di tutti – ha spiegato De Luca – la manifestazione è stata un chiaro segnale della volontà dei cittadini-pazienti di vedersi garantito un sistema sanitario efficiente anche nel proprio territorio. Ma anche un monito per Chiodi a cambiare registro».

In concreto, oltre ad una richiesta di incontro con il manager Francesco Zavattaro per sondare le sue intenzioni circa il rispetto della sentenza del Tar, sul tavolo della Asl, arriverà una diffida ad adempiere ai contenuti della sentenza stessa.

«Sarà anche chiesto – specifica il sindaco di Casoli – di riesumare il progetto di Zavattaro stesso che in qualche modo, con la Lungodegenza e la Riabilitazione forse voleva salvare Casoli prima che arrivassero le delibere 44 e 45 del Commissario che hanno definitivamente bloccato questo progetto».

Il che la dice lunga su come il territorio fino a ieri poteva decidere (cioè nulla) sulla sanità in Abruzzo. Probabilmente proprio il mancato coinvolgimento dei sindaci è alla base degli errori del Commissario: anche la promessa dei tavoli provinciali per la sanità non è stata mantenuta. Di chi è ostaggio il presidente-commissario? Consiglio regionale: se ci sei batti un colpo. (s.c.)

Fonte: www.primadanoi.it del 03-06-2011

Inserito da Redazione il 05/06/2011 alle ore 10:20:08 - sez. Ospedale - visite: 3471