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Cerimonia commemorativa del filosofo Pasquale Salvucci
Il giorno 28 maggio 2005 ci sarà la cerimonia commemorativa del Prof. Pasquale Salvucci, che si terrà in Casoli (CH) con il seguente programma: - ore 16,30 ritrovo alla Stazione di Casoli e
inaugurazione della Piazza Pasquale Salvucci, filosofo; Il Prof. Pasquale Salvucci è nato ad Ortona il 5 Agosto del 1924. Si trasferisce a Casoli insieme alla famiglia nel 1933, dove risiede fino al 1951. Dopo aver conseguito il diploma di maturità a Lanciano, nel 1945 si iscrive alla facoltà di Pedagogia dell'Università degli Studi di Urbino, dove si laurea nel 1950, discutendo con il Prof. Arturo Massolo la tesi "Memoria e tempo in Plotino", conseguendo il punteggio di 110 e lode e dignità di stampa. Nella stessa Università, inizia la ricca produzione intellettuale del filosofo, testimoniata dalle numerose pubblicazioni e dalla prestigiosa carriera accademica presso la Facoltà di Magistero dove, da professore Ordinario di Storia, diventa anche Preside della stessa Facoltà. A Urbino, incontrò la compagna della sua vita e vide nascere il loro figlio, tuttavia, rimase profondamente legato alla sua terra, dove faceva spesso ritorno. Salvucci, è annoverato tra i più grandi studiosi della
storia della filosofia, per l'intenso studio e la produzione di libri
sull'idealismo classico tedesco (Kant, Fichte, Schelling e Hegel), sul pensiero
francese del Settecento (Condillac) e sul pensiero filosofico e politico del
Settecento scozzese (Adam Smith e Adam Ferguson ). Per questa sua vasta
produzione bibliografica e per la rilevante attività accademica, Salvucci ha
ricevuto numerose onorificenze. Tra queste, la medaglia d'oro con diploma di
prima classe per i Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte,
conferitagli nel 1981 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini e
l'onorificenza di "Cavaliere di Gran Croce al Merito" conferitagli dal
Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nel 1933 (la più alta
onorificenza dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana"). Pasquale Salvucci, si è spento ad Urbino il 27 Novembre del 1996, nello stesso anno, viene pubblicato il volume "Studi in onore di Pasquale Salvucci" a cura di Pasquale Venditti (Urbino 1996). Così lo ricorda il filosofo Aldo Masullo in un testo tratto dalla lezione pubblica pronunciata, il 13 marzo 1997 all’Università di Urbino (e pubblicata sul periodico "L'Arco in Cielo"), tenuta in memoria dell’amico e collega Pasquale Salvucci: « Risuona ancora nella mia mente la risata di Pasquale, il suo generoso prorompere nel bel mezzo di un conversevole incontro, accompagnando la folgorante stroncatura di un arzigogolato filosofema o la sgonfiatura bonariamente pungente di una boria presuntuosa, o la spiazzante moralità di una barzelletta (…) La genuina solarità dell’intelligente allegria fugava le pavide ombre della furbizia. Ma la pubblica, democratica, risata di Salvucci ben custodiva dentro di sé, difeso dalla impenetrabilità di un intransigente pudore, il duro nocciolo della solitaria privatezza della coscienza. Tanto che (…) in un filosofo vero come Salvucci la democratica schiettezza dell’allegria traeva origine e alimento continuo da quella profondità della coscienza che, solitaria, mai venendo meno alla sua fedeltà verso la ragione critica, mai si distrae da sé, dalla non delebile né declinabile responsabilità del trovarsi ad esistere. Dalla tristezza per l’amico morto non possiamo liberarci. Ma dobbiamo reintegrare l’immagine della sua umanità, riportando al centro di essa, in piena luce, quasi epigrafe memoriale della sua biografia, e nostro estremo legame con lui, il senso profondo della sua vita, il solitario coraggio della sua filosofica allegria. »
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