Guardiagrele. Dopo mille anni emerge dai
giorni bui dell'alto Medioevo la figura di San Nicola Greco, il
monaco di rito greco e nascita calabra i cui resti riposano dal 1300
nella chiesa gotica a lui condedicata in piazza San Francesco. Con
le conclusioni affidate all'arcivescovo di Chieti Bruno Forte
si tiene domani «Nicola greco, monaco», il convegno di studi
inserito nell'Anno nicolaiano che riassumerà lo stato dell'arte
della ricerca storica sulla comunità che sul finire del X secolo
approdò in Abruzzo stabilendosi nel castello di Prata vicino Casoli
al termine di un esodo che risalì l'Italia meridionale per sfuggire
alle incursioni piratesche anti cristiane. Dopo i saluti del parroco
di Santa Maria Maggiore don Nicola Del Bianco e del sindaco
Sandro Salvi, a partire dalle 15 si alterneranno al microfono
della sala consiliare del municipio studiosi e storici dell'Abruzzo
di mille anni fa e oltre, quando in Molise e nell'Abruzzo Citeriore
si snodò l'affascinante trama della vita monacale improntata ai
canoni della Chiesa di Costantinopoli prima delle persecuzioni che
avevano infiammato l'Impero d'Oriente nel 700 dopo Cristo. Il quadro
dell'epoca lo traccia Andrea Staffa della Soprintendenza
archeologica abruzzese con «Una frontiera poco nota: bizantini e
longobardi nell'Abruzzo chietino tra VI e VIII secolo».
Sabrina Cimini, storica dell'università Tor Vergata di Roma,
parla di «Geografia monastica del versante orientale della
Maiella: note sull'organizzazione del territorio nel medioevo».
Nello specifico della vita del santo entrano Maria Carmela Ricci
e Elisio Cipolla, curatori del sito Casoli.org con dettagli
su «San Nicola Greco e le comunità monastica di Prata».
Antonio Altorio, coordinatore del Comitato per le celebrazioni
dell'Anno nicolaiano tratta «Il problema delle fonti nella
ricerca storica du San Nicola Greco». Su «San Nicola Greco e
gli Orsini» l'intervento di Lucio Taraborrelli,
presidente dell'Archeoclub guardiese, mentre lo studioso Carlo
Cristini parla del «Significato della presenza di San Nicola
Greco a Guardiagrele». Intervento finale di monsignor Forte su «Nicola
Greco: un ponte tra Oriente e Occidente».
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