Centrale idroelettrica di Gessopalena: la miopia
di una vecchia politica
Il Sindaco di Gessopalena continua ad avere un rapporto
conflittuale con l’acqua (ricordiamo il suo fervore per approvare il
piano d’ambito con l’aumento delle tariffe in cambio dei depuratori per
il suo Comune) e probabilmente a considerare l’intero territorio del
Sangro-Aventino come una sua proprietà, alternando il ruolo di Sindaco
con quello di Presidente della Comunità montana da forse troppi anni.
Se da un lato l'energia idrica è una fonte rinnovabile e pulita,
purtroppo gli impianti per la sua produzione hanno un forte impatto
ambientale sugli ecosistemi fluviali, dato dalla sottrazione di
acqua dal fiume oltre che dalla realizzazione delle infrastrutture.
Pertanto a voler essere in linea con gli obiettivi europei nella
produzione di energia pulita, cosa che sembra tanto interessare a
Innaurato, gli obiettivi energetici ed ambientali DOVREBBERO
procedere di pari passo.
Ora non ci risulta che intubare un fiume come l’Aventino per un
tratto di due km, a monte tra l’altro di un altro invaso, non sia
impattante. E non ci sembra che nella redazione del progetto si sia
tenuto conto delle reali condizioni di salute del fiume, per la cui
tutela siamo ben lontani dagli obiettivi europei (ma evidentemente ci
sono obiettivi di serie A - economicamente favorevoli! - e obiettivi di
serie B). E non ci tranquillizza la prescrizione sul deflusso minimo
vitale visto che il metodo di calcolo applicato dalla regione Abruzzo è
contestabile.
A questo si aggiunge il fatto che mentre il Sindaco dice di aver
scongiurato lo sfruttamento della risorsa acqua da parte dei privati,
in realtà deve realizzare il tutto in project financing con il privato
che gestirà la centrale per ben 30 anni, ovvero il massimo
concedibile per legge, anche se il privato rientrerà dell’investimento
già dopo soli 10 anni!
Vorremmo poi chiedere al Sindaco Innaurato quanto inciderà questa
centrale sul fabbisogno energetico nazionale, visto che l’energia
prodotta verrà venduta dal concessionario privato all’Enel e non ai
cittadini di Gessopalena.
Le spicciole esigenze di cassa di un Comune e l’incapacità di
valutare soluzioni alternative che riguardino lo sviluppo di fonti
energetiche pulite a basso impatto ambientale, sfruttando ad esempio le
infrastrutture già esistenti lungo il fiume, non possono prevalere
sugli interessi diffusi di una comunità.
Non si stupisca Innaurato - evidentemente rimasto ai tempi della
politica degli anni ’80, della “Milano da bere”, della crescita e dello
sfruttamento sopra ogni cosa - che invece larga parte di questa
comunità ed in particolare i giovani pensano che le nostre risorse
territoriali, natura, parco, fiume, rifugi, sorgenti si prestino ad
un’idea diversa di sviluppo e di ricaduta economica, basata su un
turismo conservativo di qualità sostenibile a livello ambientale con la
possibilità di creare realmente anche nuovi posti di lavoro.
Comunicato Stampa del 26-01-2012 - Riccardo Di Gregorio -
Segretario provinciale PRC