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Le reliquie di San Nicola Greco in 30 chiese del Sangro-Aventino dal 27 Febbraio
La statua e le reliquie di Nicola Greco, monaco della comunitŕ di Prata, saranno a Casoli dal 15 al 17 Marzo

Le reliquie di San Nicola Greco in 30 chiese del Sangro-Aventino dal 27 Febbraio 2012

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Guardiagrele - Statua e reliquie di San Nicola Greco viaggeranno dal 27 febbraio a metà maggio per la peraegrinatio, la visita ai santuari del Chietino che fu lo scenario della vicenda alto medievale del monaco basiliano di cui l’Anno nicolaiano guardiese ha celebrato lo scorso gennaio, con la partecipazione dell’arcivescovo Bruno Forte, il millenario dalla morte. «Con l’Anno Nicolaiano, - spiega Antonio Altorio, coordinatore del comitato tra prepositura di Santa Maria Maggiore e Comune per le celebrazioni - ci eravamo posti l’obiettivo di rafforzare e in qualche caso rivivificare il culto per il santo le cui spoglie Guardiagrele custodisce dal 1343 per iniziativa del barone Napoleone Orsini. Si tratta - riprende Altorio - di uno sforzo organizzativo e economico notevole, tanto da sentirci di rinnovare il nostro appello alla collaborazione che finora è comunque stata più che soddisfacente».

Sottoposte a ricognizione a novembre da un’équipe medico-legale della d’Annunzio alla presenza di delegati della Curia teatina, le reliquie saranno esposte in una trentina di chiese del Sangro-Aventino per poi risalire verso l’Alto Chietino prima del ritorno nella teca alle spalle dell’altare maggiore di San Francesco d’Assisi, nell’omonima piazza accanto al municipio. «Abbiamo ricevuto l’adesione alla peraegrinatio da molti centri della bassa provincia, teatro dell’esistenza di San Nicola che fu a capo del convento di Prata, a Casoli - anticipa Altorio - ma oltre che a Vasto, Cupello, Paglieta, la stessa Casoli, Fara San Martino e Castelfrentano, saremo anche fuori provincia, a Caramanico Terme per esempio».

A chiudere l’Anno nicolaiano, a maggio, sarà una serie di eventi il cui calendario viene elaborato in questi giorni dal comitato. Sul fronte editoriale c’è la pubblicazione del volume che raccoglie le ricerche storiche aggiornate sulla vita del santo e il retaggio del culto in Abruzzo, con un lavoro che rintraccia le radici della comunità basiliana nell’approdo in Calabria dei monaci perseguitati dalle furie iconoclaste in Oriente prima e le scorrerie musulmane che provocarono la migrazione verso Nord lungo la penisola. (f.b.)

Fonte: "il Centro"  del 07-02-2012

 

Inserito da Redazione il 08/02/2012 alle ore 12:23:57 - sez. Eventi - visite: 5289