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Intubare il fiume Aventino a Gessopalena? Dopo la diffida del WWF interviene il Ministero dell'Ambiente
De Sanctis: "L'abbattimento delle emissioni si deve ottenere con il risparmio e l'efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili in armonia con la natura e non devastando i fiumi"
Link correlati | Comunicati Wwf | Il Gruppo su FB "Amici dell'Aventino" Clicca sull'immagine per leggere la nota del Ministero dell'Ambiente del 9 Febbario 2012 Il WWF Abruzzo aveva diffidato a Gennaio tutti gli enti coinvolti nel procedimento per la costruzione di una nuova centrale idroelettrica sul Fiume Aventino a Gessopalena. L'Associazione aveva sollevato numerose criticità ambientali e procedimentali. Infatti il fiume Aventino mostra da alcuni anni segnali di sofferenza tanto che appena a valle del sito dove si vorrebbe realizzare l'ennesimo sbarramento la qualità del fiume è peggiorata allontanandosi dagli obiettivi di qualità imposti dall'Unione Europea. Tale situazione non può che degradarsi ulteriormente se si pensa che si vuole intubare il fiume per una portata pari a 4/5 dell'acqua che scorre attualmente nel fiume. Si arriva quindi al paradosso che la Regione Abruzzo da un lato intende chiedere all'Unione Europea ampie deroghe perché non rispetta l'obiettivo di qualità dei fiumi e dall'altro autorizza ulteriori captazioni e sbarramenti su corsi d'acqua già in sofferenza. Purtroppo per giustificare questo intervento alcuni cadono nell'errore di richiamare il rispetto del Deflusso Minimo Vitale. In realtà dal 2000 con la Direttiva 2000/60 Acque, l'Unione Europea chiede che tutti i fiumi entro il 2015 siano nello stato di qualità delle acque “buono”. Come si fa a pensare di raggiungere questo obiettivo lasciando pochissima acqua nel fiume quando già ora, a portata piena, il fiume Aventino non è nello stato “buono”? Il WWF aveva anche segnalato come l'intervento non fosse stato assoggettato a Valutazione di Incidenza Ambientale in quanto appena a valle vi è un Sito di Interesse Comunitario istituito proprio per la salvaguardia della fauna acquatica. E' del tutto evidente che sottrarre per ben 2 km la gran parte dell'acqua di un fiume a monte del SIC significa diminuire a monte la capacità di autodepurazione del fiume con conseguenze anche a valle. “Il Fiume Aventino - dichiara Augusto De Sanctis, referente acque del WWF Abruzzo - è uno dei pochissimi fiumi abruzzesi con tratti ancora abbastanza conservati nonostante vi siano già numerose captazioni e dighe sul suo corso. Se prendiamo il bacino del Sangro-Aventino abbiamo già grandi sbarramenti, tra i quali Barrea, Casoli e Bomba e proprio in questo momento si sta cercando di ridurre le conseguenze ambientali in questi siti rilasciando più acqua in alveo rispetto al passato. Questi fiumi, quindi, hanno “già dato” molto in termini ambientali per produrre energia elettrica. Stupiscono, quindi, alcune dichiarazioni favorevoli a questo intervento evidentemente poco informate sulle regole e sulle politiche comunitarie sulla qualità dei fiumi. Si richiama strumentalmente la necessità di produrre energia rinnovabile. E', però, un non senso - continua De Sanctis - se per aumentare la quota di energia rinnovabile per limitare gli effetti negativi sull'ambiente dei gas-serra si pensa a devastare un fiume ottenendo, da subito, proprio quello che si vorrebbe evitare per il futuro. Le dighe sono interventi di vecchio stampo e in tutto il mondo si riconosce il grave stress ambientale che si produce sui fiumi. L'abbattimento delle emissioni si deve ottenere con il risparmio e l'efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili armonico con la Natura. Il Ministero dell'Ambiente è intervenuto riconoscendo la validità delle nostre osservazioni chiedendo rassicurazioni alla regione circa il rispetto sia della Direttiva Habitat in materia di tutela di habitat e specie sia della Direttiva Acque per la qualità dei fiumi”. |
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