Incontro con la promessa della lirica Marcello Pellegrino
a cura di Maria C. Ricci per
ilpiccolodabruzzo.it
Il tenore Marcello Pellegrino, ormai considerato una giovane
promessa della lirica, è nato trent'anni fa a Casoli (Chieti) e ancora piccolo
si è trasferito in Sicilia. Oggi vive a Scicli (Ragusa), dove ha manifestato il
suo primo interesse per la musica ancora bambino, grazie ad un organo che aveva
in casa ma che nessuno usava. Dagli organi a canne delle chiese che suonava da
adolescente, e dalle prime esperienze formative a Catania e Caltanisetta, passa
a specializzarsi in organo presso l'abbazia di Montecassino, dove vengono
ammessi solo 14 allievi e si studia per 12 ore al giorno. In seguito, consegue
la specializzazione di cantante lirico "tenore". Debutta a 25 anni con un'opera
di Verdi e diventa subito un tenore con una carriera artistica in ascesa,
cantando nei teatri più prestigiosi del mondo.
Quando ha scoperto di essere portato per il canto e come si è avvicinato al
mondo della lirica?
"Dopo gli studi effettuati nei conservatori di Sicilia in tecnica organistica e
pianoforte, ho iniziato gli studi del canto lirico, da prima a Catania e poi
dopo aver vinto una borsa di studio, mi sono perfezionato a Parma presso
l'Accademia di alta formazione lirica della Fondazione Arturo Toscanini".
Lei ha debuttato nel 2001 con "La forza del Destino" di Giuseppe Verdi. In
quale Teatro, è avvenuto questa prima esibizione dal quale è partita la sua
carriera e quale personaggio ha interpretato mentre affrontava il primo impatto
con il pubblico?
"Ho debuttato nella Forza del Destinto presso il Teatro di Villa Pallavicino di
Busseto (Parma), sotto la direzione artistica del grande Tenore Carlo Bergonzi,
nel ruolo di copertura di Trabucco; da qui è iniziato tutto".
L'esordio all'estero invece, dove è avvenuto e con quale opera?
"L'esordio all'estero è avvenuto nell'ottobre del 2003 in Giappone, in occasione
del 50° anniversario della televisione di Stato presso la Nhk opera Japan nella
messa da requiem di G. Verdi diretta dal Maestro Riccardo Chailly".
In quali altri maggiori teatri ha cantato?
"Dal 2001 ad oggi, ho cantato nei maggiori teatri italiani ed esteri fra cui:
Regio di Parma, Comunale di Ferrara & Ravenna, Politeama di Catanzaro, Giglio di
Lucca, Opera di Roma, Argentina di Roma, Bellini di Napoli, al Bolshoj di Mosca,
alla NHK opera Japan di Tokyo, al Theatre El Mataderos di Madrid, a Santander e
Bilbao, al Palau St. jordy di Barcelona (alla presenza di 35.000 persone)
ecc...".
Quale pubblico è stato il più difficile da conquistare?
"Il pubblico più difficile da conquistare è stato sicuramente quello di
Bilbao... lì ho riscontrato grande competenza e passione per la musica lirica ed
in particolar modo per gli autori italiani (Verdi, Puccini ecc..)".
Ho letto che debutterà con "La gazza Ladra" di Rossini nel ruolo di Antonio
presso il Gran Theatre liric di Belgrado dal 15 al 25 Maggio 2007 ed anche a
Berlino. Chi saranno i direttori e gli altri artisti?
"A Belgrado debutterò sotto la direzione del Maestro Simone Fermani, un
eccellente Direttore d'orchestra. Per Berlino siamo in trattative per chiudere
il contratto. Gli artisti che interpreteranno gli altri ruoli, sono in via di
definizione, in ogni caso il tutto verrà reso noto in conferenza stampa il
prossimo mese di febbraio".
In media quanto dura la preparazione artistica prima dell'esibizione e come
vi organizzate per preparare un'opera che va in scena all'estero?
"Un'opera si prepara studiando prima di tutto la partitura ed il ruolo che si va
ad interpretare, poi si studiano gli altri personaggi ed in quale periodo il
regista intende ambientarla. Poi si studia tutto a memoria... quando inizia lo
studio del personaggio, un artista, un bravo cantante, deve diventare il
personaggio che interpreta e cantando regalerà a chi lo ascolta la massima
credibilità. L'organizzazione di un'opera all'estero viene fatta nel teatro ove
l'opera stessa va in scena".
Quale dei personaggi che ha interpretato finora le ha dato maggiori
soddisfazioni e quale ruolo le ha dato più preoccupazioni?
"Essere musica... cantare è la soddisfazione più grande che la vita mi regala
ogni giorno; in merito ai ruoli da me interpretati, non ho riscontrato nessun
tipo di difficoltà".
Quale altro ruolo sogna di poter interpretare in futuro?
"Sogno di essere Pollione nell'opera Norma di V. Bellini al Theatre Metropolitan
di New York".
Tra i tenori del passato, c'è uno al quale lei si ispira?
"Giuseppe Di Stefano, che ho avuto anche la fortuna di conoscere. Da lui ho
ereditato l'amore per la vita prima di amare l'arte".
C’è stato, un maestro particolarmente importante per la sua formazione?
"Il Maestro Franco Zeffirelli, mi ha aiutato a vivere e respirare il teatro nel
proprio quotidiano. Da Lui e da altri grandi ho imparato l'umiltà".
Con quali grandi artisti ha collaborato?
"Ho collaborato con Carlo Bergonzi, Placido Domingo, Carla Fracci, Nicola
Martinucci, Renato Bruson, Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Franco Zeffirelli,
Julian Kovachev, Stelvio Cipriani, Ennio Morriconi ed altri".
Il suo rapporto con i direttori?
"Eccellente".
C'è un'opera che predilige?
"Amo l'opera come amo la musica in tutte le sue espressioni".
Ci parli dei suoi primi approcci con la Rai.
"Con la Rai ho avuto modo di lavorare per la produzione mondiale della Traviata
per la Regia e le scene di Frano Zeffirelli.. anche questa è stata un'esperienza
indimenticabile. Successivamente sempre per la Rai ho registrato "I vespri
siciliani" per la regia e le scene di Pier Luigi Pizzi".
L'esperienza più emozionante o più curiosa che ha vissuto come artista?
"Più emozionante: cantare al Bolshoj; più curiosa: non avevo riconosciuto la
Signora Fracci durante una prova di Aida al Teatro lirico di Treviso".
Oltre ad essere un bravo tenore e manager operante nel settore della
produzione, promozione ed organizzazione di spettacoli, lei è anche un ottimo
insegnante di canto. Come riesce a capire che un ragazzo è portato per la lirica
e cosa consiglierebbe a un giovane che volesse intraprendere questa carriera?
"In primis un buon cantante dev'essere portato per il canto. Il canto è una
materia molto complessa... la voce non si costruisce... ma si porta alla vera
essenza, cioè quella del cuore, da li nasce tutto".
Cosa si dovrebbe fare per divulgare maggiormente l'opera lirica e avvicinare
di più i giovani a questo genere di musica?
"Quello che faccio io ed altri miei carissimi colleghi sparsi per il mondo.
Vede, il problema sta nel fatto che oggi i giovani identificano l'opera come se
fosse uno spettacolo per vecchi... invece no, io ho portato l'opera nelle
scuole, nei teatri con gli incontri-concerto, poi, visto che la critica mi
reputa molto estroverso... poche volte ho cantato con lo smoking... generalmente
mi presento in jeans, camicia e giacca".
Tra i numerosi impegni che la sua attività artistica richiede, riesce a
dedicare spazio sufficiente anche a se stesso? Ha degli Hobby particolari?
"Amo tantissimo fare sport... corsa, calcetto e Karate, poi leggo molto, mi
piace stare fra la gente, conoscere nuovi posti e vivere la vita".
La sua famiglia si è trasferita a Scicli quando lei era ancora troppo piccolo
per ricordarsi dell'Abruzzo, ma grazie ad Internet, un sito web ed un forum,
qualcuno è riuscito a presentarlo alla "platea virtuale" di una cittadina che
lei conosce fin dalla nascita solo di nome: Casoli. Cos'ha significato per lei,
scrivere per tanti anni "nato a Casoli in provincia di Chieti" senza aver mai
avuto l'occasione di visitare il paese? E quando è nato dentro di se, il
desiderio di conoscerlo?
"Per me significa tanto! A Casoli sono nato... mi sento figlio della vostra
terra, pur amando tantissimo la Sicilia. Ho pensato sempre di venire a Casoli,
vedere e visitare questa piccola comunità... ma i miei impegni... e poi preso da
tante altre cose, ho dovuto sempre rimandare".
Aveva mai cercato Casoli con Google (o altri motori di ricerca) prima d'oggi?
Cosa ne pensa di questo infinito mondo di Internet, dove spesso manca la linea
di confine tra finzione e realtà e ognuno può interpretare "ruoli" diversi?
"Sempre ho cercato Casoli su Google... ho visitato il sito casoli.org ed ho
anche dato un'occhiata al sito del Comune. Di Internet penso che sia l'unico
modo per farci sentire tutti più vicini... ma con la consapevolezza che la
realtà è ben diversa dalla finzione".
I rapporti con gli abitanti di Scicli come sono?
"Direi eccellenti.... la gente di Scicli mi vuole bene e me l'ha dimostrato più
volte.... l'ente pubblico pur essendo indifferente... so benissimo che vive
questo con un punto di vanto".
Bene, io, le auguro che tutti i suoi sogni continuino a realizzarsi e che
presto la sentiremo cantare anche qui a Casoli.
"La ringrazio per l'augurio. A Lei e a tutti i cittadini di Casoli un caro
saluto... spero di incontrarvi presto... cordialmente colgo l'occasione per
augurare a voi tutti un felice e sereno Natale".