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Film, scatta l’era del digitale piccole sale a rischio chiusura
In Abruzzo molti esercenti devono ancora aggiornare il sistema di proiezione «L’Anec: un contributo regionale per permettere ai cinematografi di adeguarsi»
Le «pizze»? No, grazie. Anche in Abruzzo, come altrove, nelle cabine di
proiezione delle sale cinematografiche casomai si parlerà di «pixel». Eh sì,
infatti, poiché, parafrasando d’un colpo due mostri sacri della settima
arte, come Tornatore e Wenders, il cinema Paradiso non abita più qui. Dal
prossimo anno, in ogni sala saranno banditi i film in pellicola, i quali
saranno sostituiti da quelli in digitale. Anche perché Hollywood ha deciso
che i lungometraggi non verranno più impressi sui nastri di cellulosa, ma
direttamente girati in codici numerici. Solo che, al di là o meno della
qualità delle future proiezioni, non tutte le sale della Regione si sono
attrezzate per la riconversione, per via dei costi. La digitalizzazione
comporta innanzitutto l’accantonamento dei vecchi proiettori analogici, i
quali dovranno essere sostituiti dai nuovi, digitali, che però vanno dai
40.000 ai 60-70.000 euro. |