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Welby, Nuvoli e io

Welby, Nuvoli e io

"Mors mea vita mea"

Ho deciso che, entro il mese corrente, farò finalmente redigere il testamento biologico

di Severino Mingroni (www.severinomingroni.it)

Dopo gli 88 giorni di lotta di Piergiorgio Welby (leggi), pensavo che per la giustizia (giustizia?) italiana tutto fosse più chiaro. Ed invece, incollo di seguito una notizia di ieri (14 febbraio) di RadioRadicale.it : "Un nuovo caso Welby, dopo quello del copresidente dell'Associazione Luca Coscioni, scomparso nel dicembre scorso. Stavolta a Sassari, dove la Procura della Repubblica ha dato parere negativo alla richiesta di staccare la spina avanzata da Giovanni Nuvoli, malato di distrofia muscolare, ricoverato nel reparto di rianimazione di un ospedale della città. Marco Pannella ha commentato la notizia in diretta a Radio Radicale: «Si renda a Giovanni Nuvoli il possesso del suo corpo che gli viene tolto per torturarlo, per continuare ad imporgli una innaturale tortura»". E ancora, sempre in merito alla stessa vicenda, riporto l'inizio di un comunicato stampa, pure di ieri, della onorevole Donatella Poretti, Radicale della Rosa nel Pugno (leggi): "E' veramente preoccupante constatare come la magistratura violi la nostra Costituzione in maniera cosi' evidente, soprattutto dopo la battaglia di Piergiorgio Welby che speravo avesse aperto la strada ad un maggiore rispetto della legalita' e comprensione delle sofferenze di persone costrette a vivere in condizioni disperate. Ma evidentemente non e' cosi'. ...".

Caro Piergiogio, parte dei giudici italiani e molti, troppi politici italiani non vogliono capire che: "Mors mea vita mea". Anche se siamo tetraplegici e muti ma ancora lucidi, e riusciamo a manifestare il nostro pensiero (io, tu e Luca tramite Internet). Domanda: non vogliono o non possono capire? Comprendo il pensiero del Vaticano, pur se preferirei che Ruini scrivesse le sue note vincolanti per i cattolici italiani senza privilegi temporali (tipo il Concordato e l'8x1000). Però, non capisco i troppi parlamentari nostri che si genuflettono e obbediscono ai voleri del Vaticano: sono parlamentari della Repubblica italiana (Stato democratico e sovrano) o del Vaticano (Stato non democratico e teocratico)? Tuttavia, sul termine Stato riferito ad una Chiesa, ci sarebbe da dire: www.aduc.it/dyn/holy.

In ogni caso, essendo io un ateo, nell'aprile del 2004, ho ottenuto di essere sbattezato: leggi il documento . Ho pensato alcuni giorni se compiere o meno questo passo, e per due motivi: primo, nelle mie condizioni, quel po' di assistenza pubblica (mi pare di 14 ore settimanali, festivi esclusi !!!) mi viene data tramite una cooperativa cattolica; secondo, mi sembrava di non far parte più della mia comunità, nella stragrande maggioranza cattolica. Poi, la presa di posizione negativa sulla ricerca scientifica sulle staminali embrionali, anche col metodo Dulbecco, da parte del Vaticano, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E così, nel febbraio 2004, presentai la domanda di sbattezzo: con i signori d'oltre Tevere, non voglio più avere nulla a che fare, nemmeno da morto. A proposito della mia futura morte ("Mors mea"): essendo sbattezzato, ho ottenuto di non avere sicuramente funerali religiosi; essendo, poi, venuto a conoscenza della possibilità di poter essere cremato "sulla parola" (leggi), ho detto ai miei che era inutile continuare a pagare una società per il deposito di una mia volontà ...olografa esprimente la volontà dello scrivente di essere cremato.  Nonostante il mio Abruzzo abbia "radici cristiane" (mi pare così sia pure scritto nel suo nuovo Statuto), mi sembra che non ci si possa ancora cremare all'interno dei suoi confini: il luogo a noi più vicino, per realizzare questa ultima volontà, è San Benedetto del Tronto, nelle Marche.

Dopo aver letto pure il comunicato sul testamento biologico, pubblicato il 13 Febbario sul sito aduc.it, ho deciso che, entro il mese corrente, farò finalmente redigere tale testamento.
Comunque, rispetto a casi di malati  che vogliono morire come Piergiorgio Welby e Giovanni Nuvoli , mi sento un melanconico depresso a parlare di un mio eventuale atto di eutanasia. Tuttavia, penso spesso e soprattutto alla mia otosclerosi, e al mio unico occhio buono ma non troppo, che mi permette ancora di scrivere post e non solo, benchè non riesca più ad abbassarne la palpebra dalla fine di ottobre del 1995. Quindi, d'ora in poi, cercherò di parlare solo di "Vita mea".

Inserito da Redazione il 17/02/2007 alle ore 10:17:45 - sez. DiversAbili - visite: 3988