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Per questa estate l'Aventino è salvo
L'udienza fissata per decidere del ricorso contro la costruzione della centrale idroelettrica, è stata rinviata al 1 Luglio 2015. Le considerazioni di Borrelli e di Di Guglielmo sulla questione Aventino.

Per questa estate l'Aventino è salvo

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Sulla questione del fiume Aventino, tornano a parlare in questi giorni Kristan Borrelli (Presidente Ass. Sportiva Dilettantistica Aventino Kayak Club di Lama e l'Arch. Paolo Di Guglielmo (ex sindaco di Civitella Messer Raimondo). L'11 Febbraio, l'udienza fissata per decidere del ricorso contro la costruzione della centrale idroelettrica sul fiume Aventino, è stata rinviata al 1 Luglio 2015. Di seguito alcune considerazioni di Borrelli e Di Guglielmo sulla situazione attuale del fiume e delle bellezze naturali del nostro territorio, che vanno assolutamente valorizzate e non sfruttate fino al depauperamento dell’ecosistema fluviale.

«La nostra regione - dice Kristan Borrelli - è conosciuta ed apprezzata in tutta Italia (e anche oltralpe) per i suoi caratteri paesaggistici e naturalistici tanto da essere ricordata come il “Polmone Verde d’Europa”; si contraddistingue per un territorio con la maggior estensione di aree protette e/o sottoposte a tutela ambientale in percentuale in Italia, caratterizzata dalla presenza di ben 3 Parchi Nazionali (oltreché di numerose Riserve Regionali) che dispongono di un “corridoio di interscambio faunistico” che li collega tra loro creando una macro-area che si estende oltre i confini abruzzesi e abbraccia i territori di ben 4 regioni del centritalia (Abruzzo-Marche-Lazio-Molise).»
«Queste sue peculiarità ambientali e la sua forte connotazione ecologista - continua Borrelli - non hanno lasciato indifferenti neanche le popolazioni del nord Europa (che, com’è risaputo, hanno un’attenzione particolare a queste tematiche) tanto da far divenire l’Abruzzo ambita meta turistica. Non è un caso, peraltro, che – dopo aver scoperto la Toscana – numerosi Britannici, abbiano “invaso” le province dell’Umbria e siano infine approdati in Abruzzo, comprando e ristrutturando casali e rustici per soggiornare nelle nostre zone o – addirittura – per trasferirvisi.
Da ultimo, è bene ricordare che PAN PARKS, un network internazionale di Parchi e Riserve Naturali Europei, che può essere considerato come un “certificatore” della qualità ambientale e della capacità dei territori sottoposti a tutela,di preservare e conservare il corretto equilibrio ecologico, ha insignito il Parco Nazionale della Majella di un importante riconoscimento in quest’ambito (Il circuito PAN PARKS conta 12 istituzioni di tutela ambientale in tutta Europa, di cui solo 1 in Italia, appunto il Parco Nazionale della Majella).
Ebbene, è proprio in questo contesto caratterizzato da una decisa connotazione in senso naturalistico e da una vocazione “genetica” al turismo verde, che si dipana l’annosa “QUESTIONE AVENTINO”.
Purtroppo, infatti, la vallata dell’Aventino ed il suo fiume devono assistere a continui attacchi al nostro patrimonio più importante, con i suoi tesori e le sue perle che tutta l'Italia e perfino l’Europa ci invidiano, perpetrati dagli amministratori di turno con il supporto di privati e aziende che non prevedono nei loro codici etici nessun riferimento all’uso consapevole e responsabile delle risorse naturali di cui oggi disponiamo e che domani  (con questi atteggiamenti sconsiderati) forse potremmo non avere più!
Che contraddizione!!! Eppure questo è lo scenario in cui, anche nella nostra piccola porzione d’Abruzzo, ci troviamo a vivere.
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«Dall’inizio del XXI secolo,  - precisa il presidente dell'ss. sportiva Aventino Kayak Club - la Valle dell’Aventino è stata minacciata da interventi volti allo sfruttamento della risorsa acqua con il conseguente depauperamento dell’ecosistema fluviale,e ripercussioni pesanti sull’ambiente circostante, a livello naturale, sociale, economico.
In merito a questo tema, occorre suggerire un approfondimento sulla materia dell’energia idroelettrica, comunemente annoverata tra le fonti rinnovabili; l’equivoco sull’argomento deriva dalla supposta asserzione che l’energia elettrica viene prodotta utilizzando l’acqua, o meglio sfruttando la sua energia cinetica che non comporterebbe il consumo dell’elemento stesso. Invero, l’idroelettrico non può essere considerata tecnicamente una modalità di produzione di energia verde in quanto tale schema si basa su un sistema che prevede lo stravolgimento completo degli ecosistemi fluviali ai fini di produzione di energia, seppure (in linea teorica) non si va a consumare la risorsa acqua (si pensi alla costruzione di sbarramenti e dighe in cemento armato o con modalità simili, all’intubazione dell’acqua con condotte forzate per ottenere il dislivello volto all’ottenimento del corretto potenziale cinetico, al prosciugamento parziale o totale dei tratti di fiume a valle degli invasi artificiali, alla mortificazione dell’importante funzione depurativa assolta dai corsi d’acqua, ecc…)
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«Oggi, l'udienza presso il Tribunale Superiore delle Acque di Roma,- scrive Paolo Di Guglielmo il giorno 11 Febbraio 2015 -  per decidere del ricorso contro la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica sul Fiume Aventino che il Comune di Civitella Messer Raimondo, fece quando ero sindaco, insieme ad altri operatori economici della zona, è stata rinviata al 1 luglio 2015, con ricongiunzione dei due ricorsi e decisione in merito. Da un lato sono contento, perché il tempo gioca a favore nostro e del fiume Aventino, dall'altro amareggiato, perchè non è possibile che in Italia le cause durino cosi a lungo, di rinvio in rinvio...»
VComunque -
  conclude Di Gugleilmo - sono sempre più fiducioso e speranzoso sul fatto che questa sciagurata opera non si faccia!!!
Intanto, anche per questa estate, l'Aventino è salvo! E chiunque lo volesse può goderselo, passeggiando, pescando, andando lungo le sponde in mtb o a cavallo, o percorrendo le sue acque grazie ad Abruzzo Rafting!!

Inserito da Redazione il 13/02/2015 alle ore 17:17:46 - sez. Ambiente - visite: 2996