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La trasmissione di GenioTv sulla problematica delle dighe dell'ACEA
Nel video si parla dell'ACEA che illumina un terzo di Roma da 50 anni, traendo utili dallo sfruttamento del nostro territorio per milioni di euro senza risarcire i comuni interessati con canoni idonei a compensare i rischi procurati
Clicca sull'immagine per vedere la trasmissione VideoNotizia a cura di GenioTv Ospiti in studio sul Canale 19 di GenioTv-Tvq, del 4 Febbraio 2016: l'Avv Claudio Di Tonno, il Sindaco di Fallo Alfredo Salerno (capofila della protesta), il Sindaco di Casoli Sergio De Luca e Alessandro Lanci Presidente Nsc Movimento. "L’Abruzzo è sotto attacco delle compagnie dell’energia - dice il direttore della tasmisisone Lucio Russi - che non pagherebbero nulla, e c’è chi sfrutta da 50 anni e non paga il dovuto". " L'Acea - dice Alessandro Lanci - fa utili per milioni di euro sfruttando le nostre risorse, mentre la Regione Abruzzo spende milioni di euro per i danni procurati da cave e dighe" "Il problema di fiumi è serissimo e gravissino. - dice l'Avv. Di Tonno - Cos'hanno fatto i sindaci fino ad ora? Cos'hanno fatto nelgi ultimi 50 anni? C'è stato fnora solo un approccio di carattere superficiale con l'ACEA che dovrebbe pagare non un canone, ma 4 canoni, per aver modificato il deflusso minimo vitale che mantiene in vita la flora e la fauna dei fiumi che sono importanti per il nostro territorio come le arterie di un corpo umano. Inoltre - aggiunge l'avvocato Di Tonno - ricordiamoci che non c'è solo lo sbrarramento dell'ACEA che sfrutta i nostri fiumi in questione " Infatti, ricordiamo ai lettori che ci sono anche altre centrali che contribuiscono a diminuire il delfusso minimo dei nostri fiumi con l'effetto accumulo creato da più centrali disseminate lungo lo stesso fiume. Una di queste, per fortuna non sarà più costruita, grazie alle battaglie legali portate avanti da Paolo Di Guglielmo (all'epoca Sindaco di Civitella Messer Raimondo) e da Augusto De Sanctis, referente acque del WWF Abruzzo, e, anche grazie alla manifestazione "Aventino Day" (vedi i video correlati) organizzata dal Sindaco di Civitella, da Abruzzo Rafting (che si vede anche nella trasmissione di ieri), dalle associazioni ambientaliste, dalla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), dall'ENAL PESCA, dall'AILPS, dall'ARCI PESCA, da altre associazioni, organizzazioni e gruppi di cittadini sensibili alla tematica ambientale e da pochisismi altri sindaci del terrirotio. E' mancata infatti, alla manifestazione la presenza (o anche solo la voce istituzionale) di altri amministratori locali (tra cui De Luca) che avrebbero dovuto attivarsi, come gli altri, per la difesa del nostro fiume Aventino. Sergio De Luca, il sindaco di Casoli, nella tarsmissione di GenioTv viene intervistato perchè appoggia, giustamente, insieme al Sindaco di Fallo (capofila dei comuni che rivendicano i diritti sullo sfruttamento dei fiumi) ed altri sindaci di comuni interessati dalle dighe dell'ACEA, la protesta per "ottenere un idone indennizzo per le mancate opportunità e per riversare gli utili dell'ACEA sul nostro territorio". Nel frattempo però, è in corso l'iter procedurale per il rilascio di una concessione per la costruzione di una nuova piccola centrale idroelettrica sulla sponda sinistra del lago di Casoli, che andrà a sfruttare una derivazione del fiunme Verde già utilizzata dall'Acea e che, rappresenterà l'enensima opera utile solo ad arricchire una società privata locale, in cambio di una manciata di soldi per le casse comunali e di questo, finora nessun ente od associazione ambientalista se ne sta occupando. Per quanto attiene il territorio di Casoli, purtroppo il problema non è solo il deflusso minimo dei fiumi Aventino, Verde e Sangro e le conseguenze lungo i letti degli stessi ridotti a boschi e al mancato ripascimentio delle spiagge che si dovrebbe creare con il rilascio dei detriti a valle, ma è anche, secondo De Luca: la mancata opportunità di sfruttare il lago come luogo turistico e per eventi sportivi, anche internazionali, come è avvenuto in passato per Bomba. I due laghi sono abbandonati a se stessi, l'incuria della zona intorno al lago di Casoli è stata spesso segnalata con foto, e tutto questo, non è solo colpa delle mancate opportunità causate dall'ACEA, ma di una mentalità ricorrente, non solo a Casoli, ma anche nei dintorni, cioè, quella legata all'abitudine di spendere soldi per opere pubbliche e poi non prendere in cosiderazione il fatto che l'opera nel corso degli anni necessita di lavori di MANUTENZIONE! Parola ormai sconosiuta ai più! Quindi, l'iniziativa intrapresa dai sindaci, che apre un contenzioso con l'ACEA per i danni procurati dalle dighe, anche in vista della scadenza nel 2017 della concessione con i comuni inetressati, va portata avanti con deteminazione, ma, senza aspettare che quel poco che è stato fatto finora finisca in rovina con la scusa che non c'è un giusto risarcimento!! Ultima cosa a proposito del lago di Casoli, della cultura e del turismo: si sente finalmente parlare pr la prima volta della località Torretta come interessante luogo storico e sito archologico!! Peccato però, che dopo più di 10 anni, a Casoli, nessuno si è finora ISITITUZIONALMENTE mosso per metterlo in evidenza come meriterebbe!!
Inserito da Redazione il 05/02/2016 alle ore 16:09:30 - sez. VideoAmbiente - visite: 3728
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