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Sarà smantellato il distributore di benzina in via San Nicola
Per motivi di pubblico interesse, il Comune di Casoli revoca la concessione precaria del suolo comunale affidata nel 2011 alla ditta Petrolifera Adriatica Spa di Senigallia. Le cisterne saranno riutilizzate come accumulo di acqua per la rete antincendio a servizio dell'ex scuola elementare
In questa imagine il distributore in via San Nicola negli anni 50, particolare tratto da una cartolina. Per vederla intera o visualizzare anche le altre foto clicca qui Il procedimento di revoca della concessione nei confronti della società petrolifera Il Comune di Casoli con le note del 21.10.2015 e dell'11-12-2015, seguite dai successivi atti amministrativi, come la Determina n. 11 del 22 Febbraio 2016 e la Delibera di Giunta n. 35 del 7 Aprile 2016, ha ufficialmente iniziato e dato seguito al procedimento di revocare della concessione precaria di suolo comunale, affidata alla ditta Petrolifera Adriatica Spa di Senigallia (AN) in data 20.10.2011 tramite sottoscrizione dell'atto pubblico con scandenza 20.05.2020 . La citata società marchigiana, che ha avuto in concessione l'area pubblica di 120 mq per utilizzarla come distributore di carburante, in seguito alla revoca, dovrà procedere al ripristino dello stato dei luoghi, provvedendo alla bonifica del suolo e del sottosuolo su cui insiste l’impianto e alla presentazione di certificazioni, garanzie e quant’altro il Comune ritenesse ancora necessario produrre. Nell'atto di concessione, la revoca era esplicitamente stabilita in questo modo: “la concessione è del tutto precaria e potrà essere revocata in ogni momento per ragioni di pubblico interesse e/o di pubblica sicurezza o per altre esigenze dell’ente", e, vista la nota del 21-10-2015, in cui sindaco De Luca esprimeva la volontà da parte dell'Amministrazione "di ampliare Piazza Brigata Maiella, inglobando l’attuale suolo pubblico concesso a detta società, per consentire una fruizione ottimale da parte della collettività degli spazi complessivi, tenuto conto anche della loro posizione strategica nel centro del capoluogo e dell’assenza di altri spazi importanti all’interno del perimetro urbano" (così si legge nella determina di Febbraio), in seguito a tale decisione, la ditta marchigiana ha manifestato la disponibilità alla cessione a titolo gratuito dell’impiantistica presente nel sottosuolo, che il Comune vuole convertire in un organismo di accumulo idrico da porre a servizio dell’impianto antincendio del limitrofo edificio che ospitava la scuola elementare e l'attuale Teatro Comunale. Successivamente, in seguito a vari incontri tra il Comune e la società petrolifera, è stato concordato il prezzo di € 100,00 oltre l’Iva, per l'acquisizione dei cinque serbatoi interrati da parte dell'Ente e per realizzare tutti i lavori necessari per la loro bonifica e la successiva vetrificazione delle pareti interne con resine epossidiche che li renderà riutilizzabili come accumulo di acqua per la rete antincendio. Un evento atteso da molti già da tempo, se ne parlò tanto durante la votazione in rete per il Palazzo Scolastico, sede dell'ex scuola elementare e dell'attuale Teatro Comunale. Nei commenti infatti, molti suggerivano di eliminare il distributore di benzina, che è davvero d'impatto lì in quel posto, proprio all'ingresso del paese, invece di abbattere lo storico edificio. Suggerito anche da alcuni cittadini all'Amministrazione durante incontri pubblici, la rimozione del distributore finalmente si concretizza. Un po' perchè, le vicessitudini descritte hanno portato l'area ad essere occupata da un servizio ormai inesistente, un po' perchè il Comune deve procedere con i lavori di manutenzione alla pavimentazione ed agli arredi urbani del Corso e di Piazza Brigata Maiella, si è finalmente arrivati ad una presa di posizione che va tutto a vantaggio del decoro e della comunità. "In tutti questi anni - ha detto Giulio Travaglini che ha gestito il distributore per quasi 40 anni - nessuna amministrazione ha mai manifestato la volontà di non volermi rinnovare la concessione, cosa che avveniva ogni 9-10 anni. Nessuno mi ha mai detto nulla, anche perchè la concessione del suolo pubblico ha rappresentato un'entrata fissa per le casse comunali che ora non ci sarà più" . E' vero, non ci sarà più alcuna entrata nelle casse comunali, ma avremo zero rischi e un'entrata migliore al paese!! Ed ora un po' di storia: chi ha gestito il distributore dagli anni 30 ad oggi? "Negli anni 30, fino all'inizio della seconda guerra mondiale - ha raccontato il Prof. Filippo Travaglini - il distributore si trovava sempre in via Napoli, ma dalla parte opposta, precisamente di fronte all'officina meccanica di Giuseppe D'Intino ed era gestito da Eugenio Rossetti, che abitava sempre in largo San Nicola. La stazione era composta da due distributori a colonna con due cilindri in vetro all'interno; quando la pompa entrava in funzione per il rifornimento, - ha spiegato Travaglini - si vedeva il carburante salire in un cilindro e poi scendere nell'altro, fenomeno che incuriosiva molto i ragazzini che giocavano in piazza. Non veniva sciupata neppure una goccia di benzina,- ha detto ancora il professore - tant'è che quando finiva l'erogazione del garburante, con un'operazione che spesso impegnava due persone, il tubo veniva sollevato e abbassato per far scendere la benzina rimasta dentro fino all'ultima goccia. Durante la guerra il servizio fu interrotto e nel dopoguerra, il distriburore fu riaperto, ma lì dove si trova adesso. Un antico ditributore a colonna con i cilindri in
vetro all'interno. Distributore a colonna dell'AGIP in funzione negli anni 50 "Quando nel dopoguerra nacque il nuovo distributore - racconta Giulio Travaglini - la società titolare dell'impianto era l'Agip, che all'epoca commercializzava la benzina italiana chiamata Supercortemaggiore e il servizio era gestito da Fiorangelo Candeloro, che veniva aiutato dalla moglie e dal figlio Carlo. Lo stesso Carlo Candeloro, - continua a raccontare Giulio - gestì il distributore fino al mese di Novembre del 1966, anno in cui mio padre, Travaglini Ernesto rilevò la gestione. Purtroppo morì presto, nel 1970 e la gestione a Gennaio del 1971 passò automaticamente a mia madre Belfatto Concetta ed a me, perchè l'Agip in caso di morte prevedeva il passaggio di gestione al coniuge e/o ai figli. Dopo tre anni, quindi nel 1974, la gestione fu trasferita solo a me e ci lavorai fino al mese di Agosto del 2009, quando l'attività fu rilevata da Natasha Di Pasquale (moglie di Silvetro Rossetti) e gestita per 3 anni fino al 2012. Dopo quell'anno, il ditributore della soietà Petrolifera Adriatica non ha pià avuto gestori" "Quando nel 2009 la gestione passò a me - ha raccontato Natasha Di Pasquale - il marchio era già IP. Fino al 2000 l'impianto apparteneva all'AGIP poi fu comprato dalla società 'Petrolifera Adriatica' di Senigallia (perchè l'Agip vendette alcune concessioni) e l'insegna si trasformò in API. In seguito, l'API acquistò anche la IP e divenne API-IP. Poi, è finito anche il contratto con la API-IP e il distribrutore della soietà 'Petrolifera Adriatica' ha cambiato da qaualche anno l'insegna con il nuovo marchio della cooperativa chiamata Retitalia, che gestisce una rete di ditributori sparsa in tutta Italia e che ha intrapreso dalla primavera del 2014 il progetto di rebranding." In questa immagine il distributore in via San Nicola negli anni 50, particolare tratto da una cartolina. Per vederla intera o visualizzare anche le altre foto clicca qui Anche in questa foto, come nella prima, possiamo vedere che l'Agip usava già il nuovo marchio: il cane a sei zampe, un logo del 1952 disegnato da Luigi Broggini
Il distributore in via San Nicola sotto la nevicta del mese di Febbraio 2012 Il distributore in via San Nicola sempre nel 2012 Il futuro impianto antincendio
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