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Sanità pubblica inefficiente e politica degli sprechi

Sanità pubblica inefficiente e politica degli sprechi

Un giovane avvocato racconta la disavventura capitatagli dopo aver accusato di domenica mattina una colica renale

di A. Masciantonio

Accompagnato al Pronto Soccorso di Casoli, dopo le cure del caso, vista l'insistenza del dolore gli veniva consigliato il ricovero, ma non a Casoli perché di domenica e nei festivi al "Consalvi" non si può! Si opta allora per il trasporto a Lanciano con il 118, cosa che avviene anche per un anziano di un paese vicino, colpito da coliche addominali. «Mi chiedo - dice l'avvocato - è possibile che a Casoli non possono più far fronte nemmeno a una banale colica? È questa la logica del risparmio, se anche per gli interventi più semplici bisogna trasferire i pazienti?» Ma la disavventura non finisce qui. A Lanciano deve attendere tre quarti d'ora sulla barella, in preda al dolore, per ricevere una visita. In serata finalmente torna a casa, ma l'indomani decide di prenotare una tac. Per tutta la mattinata i Cup di Casoli, Atessa e Lanciano non danno segni di vita, e solo sul tardi risponde Atessa, dove però l'operatore non sa neppure cos'è una Tac spirale. Deve comunque aspettare 15 giorni ad Atessa ed un mese a Lanciano! Rivoltosi allora a uno studio radiologico privato di Lanciano, con sorpresa si sente rispondere che la Tac può essere fatta all'indomani, pagando il solo ticket. Sanità pubblica inadeguata e privata ben funzionale, ma con soldi pubblici.

Fonte: "Il Tempo" del 20-05-2007

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Inserito da Redazione il 20/05/2007 alle ore 23:53:56 - sez. Ospedale - visite: 2852