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LA CULTURA DEL CIBO
Il convegno 'La Cultura del Cibo. Identità Piacere Rischio' si terrà a Torino di Sangro il 3 Settembre 2016 dalle ore 14:30 presso la Fondazione Fernando del Re in via Abbazia 9

LA CULTURA DEL CIBO

L'iscrizione è gratuita e viene effettuata nella sede del convegno. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Non sono previsti ecm. Per informazioni è possibile rivolgersi al 347.1415159 oppure scrivere alla la seguente email: arfedele@me.com

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Per parlare di Cibo occorre che il Cibo sia disponibile, fatto naturale e scontato per chi vive nella nostra areageopolitica. Se il cibo manca, e questa è la dura realtà di tanta parte della popolazione mondiale, l'obiettivo primario diventa quello di procurarsi il cibo, di mangiare il più spesso possibile, il nostro dibattito allora diverrebbe surreale ed ipotetico. Procurarsi il cibo è stata la condizione di base dell'uomo, prima cacciatore, poi agricoltore, le religioni fanno da cornice a questi bisogni: il profumo delle libagioni al Dio da onorare, l'arrosto agli umani.

La religione greco-romana, quella delle genti italiche, non chiede particolari rituali nè stabilisce specifiche proibizioni, al contrario di altre come l’ebraica, la musulmana ed l’induista; più sfumata la posizione cristiana che forse sul cibo ha recepito l'indicazione di Gesù "date a Dio quel che è di Dio, e a Cesare quel che è di Cesare".
Se le religioni disegnano grandi insiemi, la cultura del Cibo si frantuma in infinite identità locali; dopo il latte materno, i sapori e gli odori del Cibo contribuiscono in modo primario alla nostra identità.

Una mente in difficoltà ha nel Cibo un’occasione e una risorsa per gestire ansia, depressione o fobia psicotica del piacere e della fecondità. Troppo spesso "la pezza è peggiore del buco", e le malattie della mente, che hanno come sintomo un uso distorto del Cibo, possono essere mortali come l'anoressia.
Un tempo la carne era un privilegio dei ricchi, e la gotta, malattia di Lorenzo il Magnifico, era riservata ai benestanti, adesso le migliorate condizioni sociali rischiano di generalizzare le patologie dell'eccesso di alimentazione. Il Cibo da fonte di vita diventa il “Responsabile” di tanti malanni, in primo luogo dei tumori.

Oscar Wilde d’altro canto spiazza salutisti e benpensanti osservando che “Ciò che c'è di bello nella vita o è immorale, o è illegale, o fa ingrassare”, ed evidenzia l’umanissimo conflitto tra assaporare un piacere immediato seguito da disgrazie future e accettare oggi una frustrazione che permetterà di mantenere un godimento nel tempo.
E’ un pendolo antico che oscilla tra il "Carpe diem" di Orazio (cogli l'occasione del giorno), ed il "Modus in rebus" sempre del campano Orazio (avere una misura nelle cose).
Questo convegno non può offrire soluzioni, ma se riuscirà ad ottenere una crescita di consapevolezza critica non sarà stato un puro esercizio accademico.

"Questo convegno - dice il presidente Arfedele del Re - è la realizzazione di una delle tante iniziative che zio Fernando,  fondatore dell’Onlus 'Oasi naturalistica e di  preghiera', aveva avviato, sostenuto e programmato, ma alle quali non riuscirà a  partecipare perché l’8 aprile dell’anno in  corso è terminata la sua vita terrena. La Fondazione nasce nel 2009 per creare e sostenere iniziative finalizzate alla  conservazione della natura, alla protezione  dell'ambiente, e alla crescita umana e  spirituale delle persone.
Sono persone di valore quelle che ci  aiutano a realizzare questo cammino, -
spiega del Re - noi  abbiamo avuto la fortuna di incontrarle e di  ricevere il loro contributo generoso e  gratuito. A tutte loro un grazie profondamente riconoscente"

Inserito da Redazione il 01/09/2016 alle ore 22:47:17 - sez. Ambrosia - visite: 3244