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Il piano neve? Un fallimento
Così il gruppo di minoranza Casoli Futur@ critica l'amministrazione comunale per il piano neve che si è rivelato fallimentare

Il piano neve? Un fallimento

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Strada di accesso all'ospedale di comunità

Di seguito il comunicato stampa dell'associazione Casoli Futur@ del 10 Gennaio 2017

Il piano neve strombazzato in pompa magna dal Sindaco Massimo Tiberini come fosse quello di un paese dell’Alto Adige e dunque pronto a fronteggiare l’emergenza meteorologica annunciata, si è sciolto in realtà come neve al sole.
All’indomani della nevicata dell’epifania il paese intero, dal centro urbano alle frazioni, si è ritrovato sommerso dalla neve, che ha raggiunto anche il metro di altezza.
E ancora oggi, a distanza, di 4 giorni, complice anche la nuova nevicata della notte passata, ci sono strade ricoperte da un alto strato di neve.
Corso Umberto I, la principale arteria del paese, è una pista da sci e quel che sconcerta è che a quanto pare non si interviene a spalare la neve coi mezzi meccanici perché c’è il pericolo che si danneggi la pavimentazione rifatta appena questa estate. Ma la lungimiranza dov’era allora, visti i problemi che già in passato si sono avuti con i cubetti di porfido, che al passaggio degli spazzaneve saltavano uno dietro l’altro? Nemmeno il sale è stato gettato perché pare corroda, ma allora perché non adottare altre soluzioni con altri materiali?

Stessa sorte per Piazza Brigata Maiella, luogo di sosta dei pullman, dove ieri un autobus Sangritana in fase di manovra è slittato sul manto nevoso ancora presente (perché mai tolto) e ha quasi divelto una transenna. Per fortuna non c’erano passanti e l’autista ha scongiurato il peggio, anche per i passeggeri, che poteva derivare in caso di incidente.
I marciapiedi sono stati ripuliti per lo più dai commercianti e dai residenti. Hanno fatto il loro dovere, certo, ma il comune dov’era?
Dopo giorni le frazioni sono raggiungibili, ma nel centro urbano le cose non vanno affatto bene. Il centro storico rimane per lo più inaccessibile, ma la situazione resta drammatica in molte zone, nonostante le apparenze. Via Frentana, Via San Nicola, gli accessi pedonali che collegano il corso con Via Montaniera e con i parcheggi coperti, sono ancora pieni di neve.

Possiamo comprendere, ma solo in parte, l’eccezionalità dell’evento, ma allora perché strombazzare un piano che poi si è rivelato fallimentare? Non disprezziamo il lavoro di dipendenti e imprese che hanno lavorato, ma evidentemente molto non ha funzionato nella regia di questo piano neve, in un paese dove ci sono anche due gruppi di protezione civile.
Inutile poi, quando l’emergenza era ormai sotto gli occhi di tutti, fare appelli ai volontari e farsi ritrarre in fotografie inserite sui social quasi a trasformare l’emergenza in un set cinematografico.
Probabilmente tutta la macchina comunale (dipendenti, mezzi, imprese, protezione civile ecc.), unitamente alle imprese private che hanno operato, andavano programmati e coordinati al meglio per garantire un servizio di sgombero dalla neve davvero efficiente ed efficace, come in altri anni è stato garantito, anche con nevicate della stessa portata.
Nonostante il maltempo fosse annunciato da giorni, perché il comune non ha provveduto a spargere il sale lungo le strade dalla sera precedente?

Nemmeno l’accesso all’ospedale di comunità è stato garantito nei tempi dovuti, tanto che la mattina del 7 gennaio alle ore 8, come dimostra la foto allegata, la strada di ingresso era ancora sepolta dalla neve, nonostante a quell’ora dovesse essere già sgombra. I dializzati hanno incontrato serie difficoltà per recarsi nel presidio sanitario, alcuni sono saliti addirittura a piedi e l’attività del reparto è stata ritardata. In quelle condizioni come poteva uscire un’ambulanza in caso di necessità? Solo in tarda mattinata la situazione è tornata alla normalità. come mai questo ritardo, quando l’ospedale avrebbe dovuto costituire una priorità assoluta?

Il comune non si è distinto nemmeno per le sollecitazioni verso altri enti per sopperire ai disagi. La Statale Frentana è stata pulita ma solo nei primi giorni e non in modo continuo, al fine di assicurare una circolazione mediocre del traffico e ancora oggi ci sono cumuli e cumuli di neve ai lati della carreggiata. In diverse frazioni è mancata l’energia elettrica (si va avanti coi generatori quando funzionano), mentre da ieri in contrada Ascigno manca l’acqua.

Che dire poi della raccolta del pattume? Oggi siamo al quarto giorno di mancato ritiro. La ditta non ha i mezzi idonei per circolare? Di chi è la colpa? Da sempre denunciamo le inefficienze del servizio e siamo stati criticati e inascoltati, ma questa è l’ennesima conferma di un appalto che fa acqua da tutte e parti. La differenza si nota coi comuni vicini. A Roccascalegna per esempio, ieri è stata normalmente assicurata la raccolta dell’organico.

Probabilmente, sindaco Tiberini, servivano meno chiacchiere da social e più fatti concreti per un piano neve all’altezza della situazione.

Inserito da Redazione il 12/01/2017 alle ore 09:45:18 - sez. Cronaca - visite: 5160