Omaggio agli uomini della Brigata Maiella
Omaggio agli uomini della Brigata Maiella, domani 5 agosto
a Taranta Peligna e a Torricella Peligna, dove sarà presentato il volume "L'Archivio
della Brigata Maiella" di Stefania Di Primio
Alle 10.30, a Taranta, su iniziativa dell'Associazione
nazionale combattenti "Gruppo patrioti della Maiella" appuntamento al
sacrario di guerra dei caduti. La giornata prosegue a Torricella Peligna
dove alle 18, nella sala museale in via Persichetti, sarà presentato il volume "L'Archivio
della Brigata Maiella" edito da Tinari. Partecipano il sindaco di Taranta
Tiziano Teti, il prefetto di Chieti Aldo Vaccaro, il direttore dell'Archivio di
Stato di Chieti Miria Ciarma, il presidente dell'Associazione nazionale Brigata
Maiella Guido Di Cosmo, e Nicola Troilo, figlio del celebre comandante Ettore
Troilo.
Nel corso dell'incontro parleranno del libro Stefania Di Primio,
laureanda a Urbino e che ha redatto l'inventario e il professor Piero Di
Girolamo, docente all’Università di Teramo e studioso di storia
contemporanea autore di un saggio storiografico sulla Resistenza abruzzese.
Il volume, 208 pagine fitto di documenti dell'Archivio di Stato,
mette in risalto gli uomini che hanno fatto parte della Brigata, riportando
tutte le notizie relative all’attività svolta nella loro formazione, a
cominciare dal numero di matricola e dalle date di arruolamento e congedo.
Nella prefazione così scrive Miria Ciarma, direttore
dell’Archivio di Stato di Chieti: "La Brigata Maiella, costituitasi a
Casoli (CH) nel 1943, ha combattuto nella guerra di liberazione operando
dapprima in Abruzzo ed in seguito nelle Marche ed in Emilia Romagna, fino alla
liberazione di Bologna, unico esempio di formazione attiva anche oltre il
proprio ambito geografico di costituzione. Tra gli arruolati, oltre ai
moltissimi abruzzesi, vi furono anche numerosi partigiani provenienti da diverse
regioni, in tutto 1792 unità (1500 nell’organico massimo).
Scioltasi il 15 luglio 1945 a Brisighella (RA), la Brigata Maiella è
l’unica formazione partigiana che abbia combattuto al fianco dell’esercito
alleato e poi di quello italiano e che sia stata da entrambi riconosciuta; nel
1964 le fu conferita la medaglia d’oro al valore militare. Si sottolinea,
inoltre, l’importanza di una figura come quella dell’avvocato Ettore Troilo,
comandante della Brigata, che fu segretario particolare di Matteotti e, alla
fine della guerra, prefetto di Milano; la sua destituzione da quest’ultimo
incarico (fu l’ultimo “prefetto partigiano”) provocò una dura protesta, sfociata
nell’occupazione della Prefettura.
Il fondo Brigata Maiella, conservato presso l’Archivio di Stato di Chieti,
comprende documentazione relativa all’attività militare, diari storici,
fascicoli personali dei partigiani, carte dell’Ufficio stralcio (che aveva sede
a Torricella Peligna), documenti relativi alle onoreficenze concesse, carteggio
di Ettore Troilo. La pubblicazione dell’inventario dell’archivio della Brigata
Maiella è l’occasione per riaffermare ancora una volta che la storia non è solo
altrove e non è solo quella che racconta grandi e straordinarie imprese accadute
in un passato tanto più suggestivo quanto più lontano. La storia accade ovunque
e continuamente come dimostra la vicenda di Ettore Troilo e dei suoi uomini che,
con la loro scelta di libertà compiuta a Casoli nell’inverno del 1943,
sono entrati da protagonisti nella “grande storia” del Novecento.
L’evento è stato reso possibile da una serie di felici coincidenze a
cominciare dalla redazione dell’inventario affidata da Maria Guercio, docente di
archivistica presso l’Università di Urbino, a Stefania Di Primio che, in
procinto di laurearsi presso quella stessa università, ha svolto l’incarico
assegnatole con già sicuro “mestiere” e passione.
Il coinvolgimento nel progetto di Piero Di Girolamo, docente presso l’Università
di Teramo e studioso di storia contemporanea, ha arricchito l’opera di un
tempestivo e accurato saggio storiografico sulla resistenza abruzzese che si
conclude con l’indicazione di nuovi percorsi di ricerca per la ricostruzione
della vicenda storica della Brigata partendo proprio dalla documentazione
chietina fino ad ora scarsamente utilizzata.
Con rara sensibilità Guido Di Cosmo, fra i primi ad arruolarsi nella banda e
attuale presidente dell’Associazione che la rappresenta, ha voluto proprio in
questi giorni che fosse ricostituita l’unità dell’archivio consegnando
all’Archivio di Stato di Chieti documentazione non compresa nel versamento del
1986.
La tenacia dell’editore Tinari e il sostegno dell’Amministrazione comunale di
Torricella Peligna hanno dato concretezza all’idea.
Infine l’impegno dell’Archivio di Stato a continuare nell’opera di conservazione
di materiale così unico con un adeguato intervento di restauro e
digitalizzazione da realizzare in collaborazione con altri soggetti pubblici e
privati".
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