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Oggi internet, che era nato per essere lo strumento di
conoscenza aperta al grande pubblico, in realtà sta morendo, perchè
soppiantato dai social, luogo virtuale dove veicolano, in maniera
disorganizzata, le notizie, di cui si perdono subito dopo le tracce
e non si ricorda più su quale sito, o portale, andarle a ritrovare.
Alla classica domanda "Dove l'hai letto?" la risposta è quasi
sempre: "Eh, non so, stava su FB!". Oggi con i social ognuno parla
principalmente di se stesso, dei propri interessi o della propria
attività, in questo mondo virtuale così individualista, il web si
presenta come una rete frammentata e governata principalmente dagli
algoritmi commerciali di Google!
I siti culturali utili
per le ricerche, sono quasi totalmente scomparsi, ne
restano pochi e sono come le mosche bianche, i forum (dove ogni
argomento poteva essere intavolato e archiviato in una specifica
categoria facilmente rintracciabile) non esistono piu', perfino i
blog sono spariti quasi del tutto, perchè non hanno la stessa
visibilità di FB.
Le pagine web sono quasi tutte seppellite sotto
decine e decine di fastidiose finestre pubblicitarie, che ti
impediscono perfino di accedere al contenuto che volevi leggere,
cosi' anche le notizie, che spesso sono anche faziose o false.
E dopo FB, sta avanzando anche Instagram e si continua a
comunicare quasi unicamente con le immagini e gli "#" e i selfie
diventano la massima espressione di una societa', gia' da tempo
FONDATA SULL'APPARIRE.
Detto questo, non vogliamo
demonizzare i Social, altrimenti neppure casoli.org avrebbe la sua
pagina FB, quello che dispiace tantissimo,è' che i Social hanno
avuto il SOPRAVVENTO SULLA VERA FILOSOFIA DEL WEB, che non era sorto
per diventare uno strumento utilizzato da una fascia ristretta di
"facebookiani". Nel corso degli anni questo fenomeno ha fatto
perdere il valore ai SITI CULTURALI (oggi quasi tutti scomparsi) sui
quali tutti prelevano e/o COPIANO e pochi, pochissimi onestamente
CITANO! Una vera giungla!
E qui vogliamo cogliere l'occasione
per ringraziare tutti coloro che credono ancora nel vero e vecchio
web, quelli che sono consapevoli che alcuni siti culturali che
riguardano per esempio Casoli, come casoli.org,
prata.casoli.org, casoli.tv (tutti
e tre gestiti da me), casulaeclub.it dell'Ass.
culturale "Casulae Club", campocasoli.org di
Giuseppe Lorentini e ripianibbi.com di Pino Capuzzi
(quindi siti e non social), vanno salvaguardati, perchè: 1) sono
rivolti ad una intera Comuntà; 2) costituiscono nel tempo, un
archivio digitale consultabile sul web, quindi
accessibile da tutto il mondo e sono utili soprattutto per
arricchire e approfondire la conoscenza di un popolo.
Vogliamo
finire questo articolo ringraziando tutti coloro che, con grande
correttezza, scrivendo aticoli su giornali o libri, hanno citato
casoli.org nelle didascalie, nelle note, nelle sitografie o
direttamente nei paragrafi. A farlo sono stati i segenti autori:
Antonello Masciantonio, Nicola Fiorentino,
Vincenzo Rossetti, Pasquale Lopetrone
ed infine Giuseppe Liberatoscioli, che proprio ieri
ci ha donato (con tanto di dedica), il suo libro stampato nel 2018
dal titolo "E' veramente ebreo" dove si parla anche
di Casoli.
Tutto questo al fine di rimarcare che i contenuti di un sito
web, vanno trattati con lo stesso riguardo che riserviamo ai testi
stampati, perchè dietro c'è gente che ci lavora allo stesso modo.