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Un secolo fa l'energia elettrica arrivava a Casoli

Un secolo fa nasceva l'antica centrale Zecca

Il fotografo Francesco Paolo Michetti, nel giorno della Pasquetta del 1906, immortalava le famiglie emergenti della borghesia casolana, in visita alla nascente centrale idroelettrica, sorta su un salto del fiume Verde in località "Tre valloni" di Fara S. Martino. La centrale Zecca, che rappresentava una vena di produzione energetica molto importante, diventò subito l'attrazione della zona.

Clicca sulle immagini per ingrandire le foto e conoscere i nomi delle persone in posa. 

Il 21 gennaio del 1905, per atto Notaro Giuseppe Petragnani in Lanciano, venne costituita la Società in Accomandita Semplice "Zecca, Cauli & C.", per iniziativa del Barone Alfonso Cauli, dell’Ing. Odoardo Zecca e di Angelo Biondi, con un capitale di lire 105.000.
Fu, con molta probabilità, la prima e più importante impresa elettrocommerciale abruzzese, per bacino di utenza, impiantistica e struttura finanziaria.
Per certi aspetti tecnologici l’azienda si pose all’avanguardia contrastando per qualche decennio all’UNES (Unione Servizi Elettrici) il monopolio nel settore (così scrivevano M. Bengiamo e P.Nunziato in "Storia e Cultura d’Abruzzo n. 2/1996"). 
Erano gli anni in cui l’energia elettrica stava rapidamente entrando in tutte le case, rivelandosi progressivamente un bene irrinunciabile di primaria importanza.
Di pari passo con le richieste crebbero anche le dimensioni e gli impianti di produzione aziendali.
Prima degli eventi bellici della seconda Guerra Mondiale le linee della società e dei propri sub-distributori già servivano i comuni di Atessa, Ortona, San Vito, Lanciano, Crecchio, Orsogna, Guardiagrele, Manoppello, Chieti, arrivando fino al centro di Pescara. 
I 3.400 pali della rete trasportavano anche linee telefoniche; la suoneria si azionava con una trasmissione a spago, dotata di carrucola.  La fonte di produzione era idroelettrica.

La prima centrale Zecca in costruzione nell'anno 1905

L’energia veniva generata sul fiume Verde con due centrali: 1° salto Zecca, costruita nel 1905 a Fara San Martino in località "Tre valloni" e 2° salto Zecca, costruita  nel 1938 a Casoli in località "Cipollaro" (vedi foto»),  per una potenza totale di 2000 KW.
Gli anni della ricostruzione post bellica comportarono un incremento esponenziale della richiesta di energia elettrica. La fonte idrica non era più sufficiente a garantire il fabbisogno energetico.
Nel 1957 venne costruita la centrale endotermica "Madonna degli Angeli" in cui venne installato il primo gruppo di generazione da 350 KW. 
Dal 1958 al 1980 i gruppi generatori passarono a cinque, mentre nel 1963 venne attivata una terza centrale di produzione idroelettrica da 440 KW (3° salto Zecca), sempre sul fiume Verde.

L'antica centrale Zecca ancora oggi funzionante. Clicca sulle icone per ingrandire.

Nel 1962 fu istituito l’ENEL con l’emanazione della legge di nazionalizzazione che però escluse, temporaneamente, tutte le aziende che avevano caratteristiche di piccola dimensione.
La Società Zecca si vide ridotto drasticamente il proprio bacino di utenza, essendo stata privata di tutti i sub – distributori senza una fonte di produzione autonoma.
Rimase in capo all’azienda l’intero processo di produzione e la distribuzione limitata in parte dei territori dei comuni di Ortona e San Vito Chetino.
Nel 1997 a seguito dell’aumento del fabbisogno energetico delle utenze servite, l’azienda decise lo spostamento della centrale “Madonna degli Angeli” nella zona industriale di Ortona (Tamarete). Nacque così la centrale di "Tamarete" che assicurò il fabbisogno e l’indipendenza energetica ai cittadini di Ortona (centro cittadino) e di alcune frazioni di San Vito Chetino (S. Apollinare).

Inserito da Redazione il 18/04/2006 alle ore 13:31:46 - sez. Storia - visite: 14866