AREA

NEWS

 

 Notizie FotoNotizie
 VideoNotizie AudioNotizie

  

 
 

Primo intervento di recupero a Cluviae
Eseguiti lavori di consolidamento del tratto delle mura del municipio di Cluviae situato dietro la scena del teatro romano

Lavori di straordinaria manutenzione a Cluviae

La Dott.ssa Sandra La Penna con l'Ingegnere della Soprintendenza, il Sindaco Sergio De Luca,  il Sig. Pietropaolo Giuseppe e gli operai della ditta che ha realizzato i lavori.

Nel mese di Giugno 2008, la ditta CIOCI S.r.l. di Canzano (TE), specializzata in restauri e consolidamenti, sotto la direzione dell'Archeologa Sandra La Penna e l'Ingegnere della Soprintendenza per i Beni Archeologici d'Abruzzo, ha iniziato i lavori di consolidamento del tratto delle mura del municipio di Cluviae situato dietro la scena del teatro romano. Il progetto, è stato redatto dalla stessa Soprintendenza ed i lavori, dell'importo pari a 35.000 € , sono stati realizzati grazie ai fondi ordinari della Soprintendenza per i Beni Archeologici d'Abruzzo. Le opere di straordinaria manutenzione eseguite per impedire il crollo della struttura, che avrebbe potuto compromettere la sovrastante scena del teatro romano, sono i primi interventi di recupero che si effettuano a Cluviae. "Sarebbe stato auspicabile - ha detto la Dott.ssa Sandra La Penna - la rimessa in opera del tratto di muratura contiguo, ribaltatosi in passato a causa del versante scosceso della collina sulla quale giace Piano La Roma"

Un tratto della base del proscenio occupato da un edificio rurale

"Il teatro sorge in posizione periferica rispetto alla città secondo una consuetudine localizzativa che gli stessi Romani hanno adottato per la vicina Theate (Chieti) o Peltuinum. A Cluviae si localizza nel lato settentrionale dell’impianto urbano, a ridosso delle alte mura che circondano l’insediamento. Orientato ad est presenta il vasto proscenio occupato in parte da un edificio rurale. I basamenti delle mura si contraddistinguono per la particolare tecnica costruttiva utilizzata dai Romani: l’opus reticulatum.
La cavea sfrutta i dislivelli della pendice collinare e l’ultimo settore può essere immaginato seguendo i lineamenti di alcune murature perimetrali. E’ l’edificio meglio conservato e più chiaramente leggibile in pianta, nonostante non siano stati eseguiti scavi sistematici.
Il monumento, costruito probabilmente tra la metà e la fine del I sec. a.C., è di medie dimensioni ed appare più grande del teatro sannitico costruito dalla stessa tribù dei Carecini, a Juvanum, alcuni secoli prima
." (mcr)

Inserito da Carmen il 05/10/2008 alle ore 22:15:33 - sez. Archeologia - visite: 6096