Priorità a strade e marciapiedi
A Casoli, c'è sempre stato un cattivo rapporto tra sviluppo edilizio e
viabilità
Sono iniziati da pochi giorni i lavori tanto attesi della
costruzione del marciapiede in via Frentana, a provvedere all'appalto è stata
l'Amministrazione Provinciale, ma secondo il progetto, si fermerà
all'altezza della Villa Comunale, per mancanza di fondi. Si spera che il tratto
mancante, che dovrebbe arrivare alle scuole, venga realizzato al più presto,
inoltre non va trascurata la necessità di realizzare anche il marciapiede lungo
Via Napoli, altra strada a rischio per i pedoni.
Tuttavia, a Casoli, restano da realizzare altre opere necessarie, le stesse
invocate ultimamente anche dal consigliere di minoranza Filippo Travaglini,
come: 1) la strada Marinelli al Quarto da Capo, della quale è stata già
chiesta la provincializzazione da parte dell'Amministrazione Comunale e che
dovrebbe collegare in maniera più agevole la contrada alla galleria del Lago di
Casoli, evitando le numerose curve dell'attuale percorso; 2) la
realizzazione dell'altro essenziale collegamento, che serve per accedere dal
centro urbano direttamente agli impianti sportivi.
E' necessario che strade e marciapiedi, abbiano sempre la priorità sulle
altre opere. Un Bilancio di previsione che privilegia alcuni interventi pubblici
a scapito delle necessarie opere di urbanizzazione (che spesso interessano anche
intere aree in espansione), diventa un compromesso a scapito di un'intera
comunità e non solo a svantaggio delle stesse opere realizzate senza le
necessarie infrastrutture. Abbiamo assistito per troppi anni infatti, alla
edificazione quasi selvaggia di alcune aree. Basta osservare lo sviluppo della
zona degli impianti sportivi: corpi di fabbrica e capannoni edificati senza uno
studio preliminare per stabilire e programmare come strade, marciapiedi ed
edifici, devono collocarsi rispetto all'area e come gli stessi devono collegarsi
e rapportarsi tra loro, anche quando i vari lotti vengono edificati a distanza
di tempo. Sono quei casi in cui, vengono a mancare tutti i criteri
fondamentali per uno sviluppo decoroso di un'area in espansione, è noto
infatti, che spesso gli edifici seguono l'orientamento delle particelle
catastali, anziché una logica urbanistica ed architettonica razionale
d'insieme, studiata prima sulla carta, e le strade, per esempio, in questi casi,
vengono sempre costruite dopo, restano incomplete, impercorribili, senza
marciapiede, senza illuminazione e mal collegate tra loro ed al resto della città.
A Casoli, c'è sempre stato un cattivo rapporto tra sviluppo edilizio e viabilità,
ce lo testimoniano realtà estremamente irrazionali, come la previsione e
realizzazione di zone destinate all'Edilizia Economica Popolare o altre aree
riservate all'edilizia residenziale, collocate in aree periferiche e totalmente
isolate dal resto del paese, lasciate troppo a lungo senza strade, marciapiedi
ed illuminazione per mancanza di un programma d'intervento unitario. Tutto
questo, in futuro non dovrà più accadere. E' impensabile per esempio,
costruire edifici scolastici già troppo decentrati rispetto al resto del
paese, senza provvedere contemporaneamente anche alla realizzazione di percorsi
pedonali sicuri ed idonei per gli studenti che dal centro si recano alle scuole
e viceversa. (m.c.r.)