Il Presidente del "Comitato Civico in difesa dell'Ospedale di Casoli" replica un articolo inerente l'ospedale apparso su "il Centro" il 26 Febbraio
Natale scrive a Il Centro per ad un articolo pubblicato 5 giorni fa
Di seguito il contenuto integrale della lettera:
«Gentile Direttore,
in relazione ad un articolo pubblicato da “il Centro” del 26-02-2009, in cronaca
di Lanciano mi permetta di effettuare una precisazione con replica. In
quell’occasione il Comitato Civico di Casoli, da me presieduto, formulava una
critica nei confronti della ASL Lanciano-Vasto per aver istituito, presso
l’ospedale di Casoli, il "day service". Questo servizio permette ad un paziente
di andare, al mattino, in ospedale e di uscire, entro la mattinata, con una
diagnosi e relativa cura dopo aver effettuato visita, radiografie, analisi,
ecc…, dietro pagamento di un ticket di 50 Euro. Il giorno dopo, sempre sul "il
Centro" non s’è fatta attendere la risposta da parte del Direttore Sanitario di
Casoli dott. Di Vito il quale affermava che il Comitato Civico è sempre stato
contrario alle "INNOVAZIONI" della ASL. Non riusciamo bene a capire a cosa si
riferisse, ma certo è che l’azione del Manager Caporossi, dalla sua venuta ad
oggi, ha talmente "INNOVATO" l’ospedeale di Casoli rendendolo un cronicario con
servizi in via d’estinzione….
Il Comitato Civico ha semplicemente detto che il "day service" è difficilmente
realizzabile a Casoli, perché i servizi di Radiologia e di Laboratorio Analisi
sono ridotti al minimo di personale e che i medici di medicina generale che
devono effettuare questo servizio, sono oberati di lavoro in quanto devono pure
ricoprire turni scoperti al Pronto Soccorso per carenza di medici di guardia!!
Infine esprimiamo somma meraviglia che a risponderci non è il Manager ASL
fornito di tanto ufficio stampa con parecchio personale alle dipendenze!!!
Invece al dott. Di Vito, che peraltro non c’entra niente con queste querelle,
diciamo che l’unica "INNOVAZIONE" da lui apportata al nostro ospedale è stata
quella di essersi riservato un posto macchina al parcheggio, come Direttore
Sanitario, cosa mai richiesta od ottenuta da nessuno dei suoi ben più autorevoli
predecessori.»