Dal 1 al 30 agosto 2009 a Tornareccio nuovi mosaici: sempre più ricco il museo a cielo aperto
Un mosaico per Tornareccio quarta edizione
Sergio Ippoliti "Luna di miele a Tornareccio"
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Quattro candeline per l’originale iniziativa ideata da Alfredo Paglione: da
Sabato 1 Agosto salgono a venticinque le opere che si possono ammirare sulle
facciate delle abitazioni, tra cui una riedizione di un mosaico del grande Gino Severini. Fino al 30 agosto in esposizione anche una personale di Sergio
Ippoliti e i venti bozzetti in gara per il 2010
La grande arte torna ad animare il borgo di Tornareccio. Per tutto il mese di agosto si svolge la quarta edizione di “Un
mosaico per Tornareccio”, l’originale iniziativa ideata da Alfredo Paglione, il
collezionista e mecenate originario proprio di questo paese, che sta
trasformando il suo paese natio, già noto come la “capitale abruzzese del
miele”, in uno straordinario museo a cielo aperto. L’evento, un vero unicum nel
panorama artistico nazionale, è promosso dall’associazione Amici del Mosaico
Artistico e dal Comune di Tornareccio, con la collaborazione scientifica della
nota esperta di mosaici Laura Gavioli e il coordinamento di Elsa Betti, autrici
dei testi del catalogo edito da La Frentania di Lanciano.
Così, con l’inaugurazione di altri nove mosaici in programma sabato 1 agosto,
mosaici che si aggiungono ai sedici delle edizioni precedenti, salgono a
venticinque le opere musive che si possono ammirare su altrettante facciate
delle abitazioni, dislocate in ogni angolo del paese. I nuovi capolavori,
realizzati come sempre dalla Cooperativa mosaicisti di Ravenna, sono
riproduzioni dei bozzetti realizzati da Sergio Ippoliti, Pierluigi Abbondanza,
Alessandro Busci, Jacopo Cascella, Omar Galliani, Piero Guccione, Antonio Maya e
Fujio Nishida, gli artisti che nel 2008 hanno ricevuto maggiori consensi dalla
giuria popolare e quella di esperti. A questi otto si aggiunge un pregevole
“fuori concorso”, che rappresenta la grande novità di questa edizione 2009: una
riedizione del mosaico “Testa maschile” di Gino Severini, il grande maestro
scomparso nel 1966, autorizzata dai suoi familiari che in questo modo hanno
voluto dare un’ulteriore autorevolezza artistica a “Un mosaico per Tornareccio”,
già di per sé molto elevata grazie alla presenza negli anni scorsi di artisti
del calibro di Sassu, Ortega, Calabria, Guccione, Galliani, Notari, Cattaneo,
Savinio e altri.
Quanti sceglieranno Tornareccio per ammirare i mosaici, inoltre, avranno la
possibilità di vedere presso il salone polifunzionale in via del Carmine la
mostra “Sorriso amaro”, una personale di Sergio Ippoliti, l’artista più votato
in assoluto nel 2008, e i venti nuovi bozzetti in gara per diventare mosaici nel
2010, inviati nelle settimane scorse da artisti di respiro internazionale: Vadim
Brodskiy (Berlino), Aurelio Bulzatti (Roma), Paola Campidelli (Cesena), Stefano
Canepari (Piacenza), Mauro Chessa (Torino), Patrizia Comand (Milano), Pino
Deodato (Milano), Giovanni Fabbri (Castiglione di Cervia, Ravenna), Damià Jaume
(Majorca), Riccardo Licata (Venezia), Raimondo Lorenzetti (Casalleone, Verona),
Adelchi Riccardo Mantovani (Berlino), Matteo Massagrande (Padova), Renzo
Margonari (Mantova), Gino Marotta (Roma), Elisa Montessori (Roma), Nani Tedeschi
(Cadelbosco Sopra, Reggio Emilia), Ugo Pierri (Trieste), Paolo Volta (Ferrara) e
Sergio Zanni (Ferrara).
La mostra di Ippoliti e i bozzetti rimarranno in esposizione fino al 30 agosto,
data entro cui tutti i visitatori potranno votare, mediante apposito modulo
presente in loco, il bozzetto che si intende far trasformare in mosaico nel
2010.
I mosaici 2009 sono stati finanziati da: Banca di Credito Cooperativo Sangro
Teatina (Nishida), Comune di Tornareccio (Ippoliti), Camera di Commercio di
Chieti (Cascella), Fondazione Carichieti (Maya), e anche da Fernando Fioriti
(Abbondanza), Nino Iezzi (Galliani), Alfredo Paglione (Guccione) e Nicola
Santovito (Busci).
“Un mosaico per Tornareccio” si avvale del sostegno di Regione Abruzzo,
Provincia di Chieti, Fondazione Carichieti, Camera di Commercio di Chieti,
Comunità Montana Valsangro, e del patrocinio dell’Università “d’Annunzio”
Chieti-Pescara e della Fondazione Crocevia (Milano).
DICHIARAZIONI
Un mosaico del popolo, per il popolo di Tornareccio
Quando nel 2004 con la mostra “In nomine patris” volli onorare la cara memoria
di mio padre Ottavio scelsi gli artisti e le loro opere che, a mio giudizio,
erano le più idonee a rendergli omaggio. “Un mosaico per Tornareccio” ha
un’altra impostazione e altre finalità. Per trattarsi di un museo all’aperto
vuole avere un carattere più popolare e avvicinare quindi la gente all’arte
contemporanea e formarla, se possibile, all’idea di bellezza. Ciò spiega anche
l’istituzione, oltre a quella di esperti, di una giuria popolare. Perché la
popolazione stessa è chiamata, con il suo voto, a decidere quali sono i bozzetti
che verranno poi tradotti in mosaico. In fondo mi pare giusto che ogni abitante
di Tornareccio possa scegliere quali artisti e quali opere dovranno “arredare”
la casa-paese che è di tutti. La manifestazione sta crescendo di anno in anno e
si sta verificando un successo persino inaspettato. Questo premia chi ci ha
creduto sin dall’inizio, l’amministrazione comunale in testa, e tanti sponsor
pubblici e privati, e lascia ben sperare per il futuro. Si tratta ora di
coinvolgere sempre più la popolazione, i giovani e i ragazzi in particolar modo.
E a proposito dei ragazzi, sarebbe bello e auspicabile che un giorno non
lontano, accanto ai graditi maestri che mandano le loro opere da tutta Italia e
dall’estero, si aprisse una sezione per le scuole, per poter realizzare alcuni
mosaici con alcuni dei migliori loro bozzetti. Per far crescere in tutti, a
cominciare dai più piccoli, il desiderio di circondarsi di cose belle. È
risaputo, infatti, che la Bellezza aiuta a vivere e fa ben sperare per il
futuro.
Alfredo Paglione
Ideatore di “Un mosaico per Tornareccio”
È ora di riscoprire la forza del mosaico
Il tema forte di "Un mosaico per Tornareccio" è il progetto stesso: l'idea di
portare in un piccolo centro delle opere d'arte che, per la loro collocazione e
per la loro natura, saranno sotto gli occhi di tutti. La cultura educa il
popolo, comunque sia, se vogliamo ricordare l'intenzione mussoliniana di far
lavorare i migliori artisti per decorare i palazzi del tempo, oppure la
citazione gramsciana! Secondo punto: un sito, dove nel tempo, lentamente ma
inesorabilmente, si aggiungono opere di anno in anno è destinato a diventare
mèta di visitatori, bisognosi di vedere qualcosa di bello, bisogno che hanno
tutti, anche quelli che non sanno di avere questa necessità. A questo punto
sarebbe auspicabile un ulteriore sforzo per stimolare l'iniziativa. Come?
Rivalutando gli aspetti formali e sostanziali del mosaico per rendere la
manifestazione di Tornareccio ancora più interessante per gli artisti del nostro
tempo. Bisogna ripensare ai valori sostanziali dell'arte musiva e valutare più
da vicino opportunità che facciano avvicinare gli artisti con un interesse
rinnovato al mosaico, soprattutto nel pensiero, proprio come fu per Gino
Severini negli anni '30 del '900. Se il mosaico è un'arte che ha attraversato i
secoli, dai pavimenti di Aquileia e di Pomposa, alle decorazioni parietali
bizantine e paleocristiane fino alle più recenti espressioni della modernità (Gaudì,
i muralisti latinoamericani, Leger o Chagall...) significa che il suo linguaggio
è vivo ed efficace, bisogna assecondarlo e magnificarlo con idee e proposte
originali.
Laura Gavioli
Curatrice edizione 2009 “Un mosaico per Tornareccio”
Il sorriso amaro di Ippoliti
La mostra “Sorriso amaro” di Sergio Ippoliti, che rimarrà in esposizione presso
il Polifunzionale fino al 30 agosto, è un omaggio al famoso film neorealista
(Riso amaro, G. De Santis, 1949), ma è anche un rifacimento, un gioco di parole
attraverso il quale invito a sorridere di cose che in realtà sono tutt’altro che
divertenti: questa è la satira, questo è il suo compito. Nelle tempere esposte a
Tornareccio, Ippoliti ci suggerisce una serie di riflessioni sulla
contemporaneità, sul rapporto con la storia, sull’identità. I suoi mezzi sono
l’arguzia, l’ironia e la pittura fantasiosa che secondo Roberto Gervaso è da
assaporare, composta sì di colori ma anche di spezie, di “pepe, peperoncino,
sale, origano, rosmarino”. Da assaporare in questa mostra c’è innanzitutto Roma,
protagonista assoluta sempre sullo sfondo. In Rivisitazione, ad esempio, c’è un
netto riferimento alla Nascita di Venere del Botticelli, che anziché nascere
dalla conchiglia viene al mondo dalle acque della “barcaccia” del Bernini.
Ippoliti riflette sull’imbarbarimento dei costumi di un paese preso d’assalto da
rumorosi turisti che, ne I Nuovi Barbari, fanno il pediluvio nella fontana del
Nettuno. Quegli stessi turisti sostituiscono oggi i viaggiatori, protagonisti
attivi tra VIII e XIX secolo, di quel Grand Tour, che prevedeva una tappa
obbligata in Italia per il completamento di una buona educazione. Gli
intellettuali venivano a cercare il Rinascimento, la classicità della Magna
Grecia, e quella romana. Uno dei simboli di questi viaggi era sicuramente il
Laocoonte del Belvedere, che nella tavola Gran Tour si contorce insidiato dalle
indicazioni stradali che lo avvolgono al posto dei serpenti, sommerso da un
fiume di macchine che respinge i fantasmi della cultura. Verrebbe da chiedersi
se Oscar Wilde, riferendosi al suo amato, scriverebbe ancora “ti prego, non
appena avrai fatto tutto quello che puoi fare, parti per l' Italia e riconquista
la tua calma…”.
Elsa Betti
Coordinatrice “Un mosaico per Tornareccio”
Per un paese, per un territorio
L'iniziativa "Un mosaico per Tornareccio" rappresenta il fiore all'occhiello
della promozione turistica non solo di Tornareccio, ma ormai di un territorio
intero. E questo grazie all'amore di Alfredo Paglione per la sua terra ma anche
alla dedizione di quanti ormai da anni si dedicano a questo progetto,
dimostrando che la valorizzazione del nostro paese è ancora più interessante
quando parte dal basso. E il Comune, in continuità con gli anni passati, intende
sostenere questa iniziativa con entusiasmo, nella certezza che questi mosaici,
riproduzione di bozzetti di artisti dal respiro internazionale, contribuiscono a
rendere Tornareccio, già conosciuta come l'indiscussa capitale abruzzese del
miele, un borgo ancora più bello, più colorato, più vivo.
Nicola Pallante
Sindaco di Tornareccio
SCHEDA TECNICA
Titolo dell’evento: Un mosaico per Tornareccio
Da un’idea di: Alfredo Paglione
Curatrice edizione 2009: Laura Gavioli
Coordinamento generale: Elsa Betti
Promotori: Comune di Tornareccio (Ch),
Associazione Amici del Mosaico Artistico - Tornareccio
Con la collaborazione di: Regione Abruzzo,
Provincia di Chieti,
Fondazione Carichieti,
Camera di Commercio di Chieti ,
Comunità montana Valsangro zona “S”
Con il patrocinio di: Università “d’Annunzio” Chieti-Pescara,
Fondazione Crocevia - Milano
Mosaici 2009, quarta edizione 1-30 agosto
Sergio Ippoliti, Luna di miele a Tornareccio
Pierluigi Abbondanza, Senza titolo
Alessandro Busci, Trabocco
Jacopo Cascella, Il grande fiore
Omar Galliani, Kumarakon
Piero Guccione, Orchidea e ibisco sul cielo azzurro
Antonio Maya, Aves migratorios
Fujio Nishida, Ginestre
Mosaico fuori concorso 2009:
Gino Severini, Testa maschile (riedizione)
Finanziatori mosaici 2009:
Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina
Fondazione Carichieti
Camera di Commercio di Chieti
Comune di Tornareccio
Fernando Fioriti
Nino Iezzi
Alfredo Paglione
Nicola Santovito
Mostra personale 2009:
“Sorriso amaro” di Sergio Ippoliti
Sede mostra e bozzetti:
Salone polifunzionale, viale don Bosco, Tornareccio
Periodo: 1-30 agosto 2009 (ingresso libero)
Sede mosaici: vie del paese (mappa su
www.unmosaicopertornareccio.it)
Periodo: tutto l’anno
Partecipanti per il 2010:
Vadim Brodskiy (Berlino), Bee-Master with landescape
Aurelio Bulzatti (Roma), Meditante
Paola Campidelli (Cesena), Camelia japonica
Stefano Canepari (Piacenza), Il giullare delle api
Mauro Chessa (Torino), Alveare
Patrizia Comand (Milano), L’ape regina
Pino Deodato (Milano), Le api di Tornareccio per la ricostruzione
Giovanni Fabbri (Castiglione di Cervia, Ravenna), Natura e paesaggio
Damià Jaume (Majorca), Lilium
Riccardo Licata (Venezia), Senza titolo
Raimondo Lorenzetti (Casalleone, Verona), L’ultimo fiore
Adelchi Riccardo Mantovani (Berlino), Cuore di cera
Matteo Massagrande (Padova), Ronzio
Renzo Margonari (Mantova), Per Tornareccio
Gino Marotta (Roma), La rosa sibillina
Elisa Montessori (Roma), Idromele
Nani Tedeschi (Cadelbosco Sopra, Reggio Emilia), Il volo
Ugo Pierri (Trieste), Apigrad
Paolo Volta (Ferrara), La casa delle api
Sergio Zanni (Ferrara), L’apicultore
Giuria di esperti:
Giulio Borrelli (giornalista)
Bianca Maria De Luca (direttrice museo “Barbella”, Chieti)
Silvio Di Lorenzo (presidente Confindustria Chieti)
Mario Di Nisio (presidente Fondazione Carichieti)
Piergiorgio Greco (giornalista)
Luigi Iacovanelli (socio fondatore Ama)
Nicola Pallante (sindaco di Tornareccio)
Alfredo Paglione (ideatore del progetto)
Giuseppe Tragnone (notaio)
Lucio Valentini (giornalista)
Catalogo: ed. La Frentania
Segreteria organizzativa: Elsa Betti
347 3747900 - info@unmosaicopertornareccio.it
Ufficio stampa:
Piergiorgio Greco
338 6649795 - press@unmosaicopertornareccio.it
Cristina Mosca
328 4131195 - press2@unmosaicopertornareccio.it
Internet: www.unmosaicopertornareccio.it
Comunicato Stampa "Un mosaico per Tornareccio" del 31-07-2009