A Palena l’acqua è un bene comune
di Maria Paola Chiaverini
Ieri 13 febbraio 2010, su proposta del circolo di
Rifondazione Comunista, il Consiglio Comunale di Palena ha votato la modifica
dello Statuto Comunale inserendo la definizione di acqua come "bene comune e
diritto umano universale" e che il servizio idrico è " un servizio privo
di rilevanza economica" da gestire in forma pubblica e con la partecipazione
delle comunità locali.
Il Circolo di Rifondazione Comunista di Palena è da sempre in prima linea nella
battaglia contro la privatizzazione dell’acqua. Negli anni ha promosso
varie iniziative che vanno dalla massiccia raccolta di firme a favore della
legge popolare sulla ripubblicizzazione dell’acqua, alla Festa di Liberazione
2007 interamente dedicata al tema dell’acqua, fino alla battaglia contro
l’applicazione dell’art. 15 del D.L. 135/2009, divenuto legge lo scorso
novembre, di cui la modifica dello Statuto Comunale costituisce una tappa
fondamentale.
La maggioranza consiliare di centrosinistra ha raccolto le istanze del circolo
di Rifondazione, riconoscendo l’importanza di una questione che riguarda
direttamente gli interessi dei cittadini: mettere l’acqua in mano ai privati
significa togliere alla comunità un bene necessario alla vita, e sottoporlo alle
leggi di mercato, in base alle quali le aziende rincorrono il profitto proprio e
non della comunità. Proprio nell’interesse collettivo quindi il Consiglio si è
pronunciato a favore dell’integrazione dello Statuto, mentre i consiglieri di
minoranza si sono dichiarati contrari a una modifica che pure costituisce un
atto di tutela dei diritti di tutta la cittadinanza.