L’evento promosso dal comune, dalla proloco e dalla
parrocchia, per la direzione artistica di Antonio Persiani, ha per
tema “La condanna”: “Sapienti padri, vi ho qui riuniti per parlare
di fatti e di cose di grandissima importanza . Come già saprete per causa di
questo Gesù rischiamo di perdere prestigio e quindi potere. I suoi discorsi
ed i prodigi che opera eccitano le folle in modo tale che gli attribuiscono
poteri divini , lo definiscono il Salvatore e vedono in lui il Messia”.
Sono le parole di Caifa che parla ai Farisei e ai Sommi sacerdoti, ordendo
contro il figlio di Dio.
Ad aprire le scene La via Crucis, Le beatitudini e il Miracolo della
resurrezione di Lazzaro.
La folla scoprirà il Cristo vicino, confuso tra il pubblico, in un lasso
temporale che congiunge il prima col poi e che proietta il passato nel
presente, nel ricordo del Redentore che si fa visibile, nel rammentare gli
episodi peculiari della propria esistenza che lo stanno portando sulla
croce, seguendo i disegni del Padre celeste.
All’improvviso Gesù si ferma lungo il tragitto e ripensa ai momenti salienti
della sua vita, in dei flash che illuminano i quattro palchi disposti in
piazza: Egli rivede Caifa che lo accusa , Giuda che si va a vendere,
l’Ultima cena, L’orto degli ulivi, l’Arresto, l’Interrogatorio che gli fa
Caifa e la Condanna infertagli, suo malgrado, da Pilato. E ancora: La
disperazione di Giuda e il rinnegamento di Pietro. E la colonna sonora –
Spine di Rovo eseguita dal coro diretto dal maestro Mario Tiberini – ad
accompagnarlo nell’ultimo viaggio terreno, verso il supplizio per lavare con
il suo sangue puro le colpe dell’umanità e conferirle la Grazia.
Le scene si spostano al Paese vecchio, dove si svolgeranno la Crocifissione,
la Lamentatio Virginis, su testo di Jacopone da Todi e la Resurrezione,
quando Maria di Magdala si reca al Santo sepolcro e incontra Gesù.
La manifestazione all’aperto è messa in scena per la prima volta nel 1965.
Da allora l’entusiasmo, l’impegno e la dedizione sono stati i segni
distintivi della Rappresentazione che ogni anno annovera migliaia di
spettatori da tutta la Regione. “Il dramma degli ultimi giorni di Gesù
realizzato a Gessopalena – spiega il direttore artistico Antonio
Persiani – è un evento primo in Abruzzo nel suo genere e unico nelle
sue peculiarità, essendo i testi, le scenografie e gli attori provenienti
tutti dalla cultura cittadina. Ognuno di noi si impegna costantemente, di
anno in anno, per preservare questo grande patrimonio del nostro territorio”.
Tra le particolarità dell’edizione 2010: la proiezione di video
precedentemente realizzati, l’allestimento di Quadri viventi nel
Borgo Medievale lungo la Via Crucis, più croci saranno disposte sul
Golgota, una voce fuori campo, quella di Achille Trabaccone, guiderà lo
spettatore nel suo viaggio religioso per meglio comprendere il filo
conduttore della rappresentazione.
Il ruolo di Gesù è affidato ad Alfio Iride, quello di
Pilato a Raffaele Di Fabrizio, Caifa ad Angelo Manzi,
Hanna a Terenzio Bozzi Cionci, Nicodemo e Pietro
a Tonino De Laurentis, Giuda ad Antonio Persiani, la
Vergine Maria a Marielisa Salvatore.