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Monografia su Basilio Cascella

Monografia su Basilio Cascella

E' appena stato pubblicato l'ultimo volume di Franco Di Tizio, edito dalla casa editrice  "Inieri Editore" dal titolo: "Basilio Cascella" (La vita 1860-1950). Un libro rivolto ad un pubblico di cultori e appassionati di biografie-monografie di arte, che ripercorre la vita del Cascella presentando uno studio della sua personalità ed una raccolta completa delle sue opere, con particolare attenzione a quelle più importanti. 

Dalla Prefazione di Vittorio Sgarbi: la monografia su Basilio Cascella di Franco Di Tizio sembra volere rispondere alle attese e alle preoccupazioni di Anna Maria Damigella, studiosa d’arte, specializzata in Simbolismo italiano, quando nel 1991 aveva affermato: “uno studio sulla personalità di Basilio Cascella, una rassegna completa e un bilancio sulla sua opera non sono stati fatti. Tuttavia esiste già di lui una immagine cristallizzata che non gli rende affatto giustizia.” Di Tizio ripercorre la vita di Cascella dal primo e secondo soggiorno a Milano fino al ritorno a Pescara, nel 1913, e durante il soggiorno romano seguito all’elezione al Parlamento italiano. Così, insieme al pittore e all’illustratore che diffuse il suo talento soprattutto nelle tavole per l’"Illustrazione Abruzzese" e l’"Illustrazione Meridionale", emerge anche il sofisticato pensatore che ha avuto modo di manifestarsi in vari saggi, articoli, lettere, conferenze…
Trovo notevole la risposta che Cascella ha fornito a Giovanni Battista Crema (1883-1954), artista ferrarese di ispirazione divisionista, sul tema della crisi dell’arte in Italia. Deluso dall’arte dei suoi tempi, Crema aveva scritto nel 1921: “Č un’arte che ha perduto contatto con la terra madre e vive con le sorgenti vive del suo vero, sostanzioso alimento e fluttua vanamente nell’aria; arte d’accatto, arte scimmiesca, arte di breve moda… La causa sarebbe l’ingerenza dello Stato che si esercita principalmente in due maniere: primo con i pochi intelligenti acquisti del sottosegretario alle belle arti; secondo, con la costituzione dell’ordinamento delle pubbliche scuole d’arti pure.”… Cascella si mostra più ragionevole e moderno di Crema nel proporre una soluzione al problema, non rinunciando al ruolo pubblico dell’educazione artistica: “Saremmo autorizzati a concludere non che lo Stato si deve disinteressare della scuola d’arte, ma che deve interessarsene seriamente e intelligentemente; cioè, invece di lasciarla vivacchiare e sonnecchiare indisturbata, ravvisare i modi migliori di adattarla alla funzione importantissima che è destinata ad esercitare nella vita della nazione.
Da parole come queste s’intuiscono, oltre che la particolare statura morale e civile di Basilio Cascella, anche l’alta considerazione dell’insegnamento e della funzione didattica della bottega che hanno costantemente ispirato la sua impresa. Dalla sua esperienza di pittore, litografo, ceramista, editore, fotografo, maturano, di generazione in generazione, artisti di ricca e varia personalità, a partire da quelli della sua famiglia: Tommaso e Michele pittori, Gioacchino ceramista, poi Andrea e Pietro scultori. E ancora Tommaso junior e Iacopo, e finalmente Matteo, detto Basilè, proprio in omaggio all’antenato… L’impegno artistico e civile ispirano anche la visione espressiva di Basilio Cascella, intensa e severa nel ricorrere ai grandi temi allegorici. Dietro questa visione c’è una precisa idea dell’arte, un preciso modo di intendere la relazione fra forma e contenuto, sostenuti da motivazioni personali che sono cresciute attraverso la riflessione estetica e i rapporti con artisti e intellettuali come Michetti, D’Annunzio, Tosti, anche De Chirico, così come Di Tizio bene illustra, soffermandosi con puntuali riferimenti alle opere maggiori e alla loro fortuna critica.

Notizie sull'autore del libro: Franco Di Tizio è nato il 14 ottobre 1948 a Francavilla al Mare, dove esercita la professione di medico. Ha pubblicato: Aliquando permutabo, 1968; Francesco Paolo Michetti nel cinquantenario della morte, 1980; Francesco Paolo Tosti, 1984; Costantino Barbella, 1991; Raffaele Paolucci, 1992; Carte dannunziane, 1998; Il Camarlingo e la Camerlengo. Carteggio inedito Gabriele D’Annunzio - Marietta Camerlengo, 2000; L’Attendente e il Vate. Carteggio d’Annunzio-Rossignoli, Ianieri, 2001; D’Annunzio e Michetti. La verità sui loro rapporti, Ianieri, 2002; Paolo De Cecco e gli amici del Cenacolo michettiano, 2002; D’Annunzio e Albertini. Vent’anni di sodalizio, Ianieri, 2003; Lina Cavalieri. La vita (1875-1944), Ianieri, 2004; Antonietta Treves e d’Annunzio, Ianieri, 2005.

Inserito da Redazione il 01/07/2006 alle ore 12:00:50 - sez. Libri - visite: 4650