E' stata confermata durante l'incontro del 22 Aprile, la volontŕ da parte di tutte le associazioni di contribuire ad ogni manifestazione di protesta
Le Associazioni Culturali a difesa della Salute e dell’Ospedale
Giovedì 22 aprile 2010, nel corso di un incontro programmato dalla Presidenza
del Consiglio Comunale di Casoli, al fine di proseguire i lavori per
formalizzare la nascita di una “Consulta delle Associazioni” e per un
calendario delle manifestazioni estive progettualmente condiviso con
l’Assessorato, la discussione è scivolata sulle notizie allarmanti che
giungono dall’ospedale cittadino.
«Le eterogenee associazioni presenti - dice in un comunicato il Presidente del
Consiglio Comunale Dott. Massimo Tiberini - hanno unanimemente espresso
solidarietà e vicinanza al Sindaco, dr. Sergio De Luca, per lo sciopero della
fame ad oltranza che ha intrapreso contro l’imminente approvazione di una
deliberazione direttoriale che prevede la sospensione delle attività nei reparti
di Medicina, Geriatria e Chirurgia Day Surgery dell’Ospedale “G. Consalvi” di
Casoli.»
«Il richiamo di una storia scientifica secolare nella Medicina e nella Medicina
Veterinaria e la struttura umanistica ed ospedaliera patrimonio dell’intero
territorio sono in procinto di essere cancellati e questa sentenza non poteva
lasciare indifferente la vita sociale e culturale del nostro centro. E’ stato
ampiamente ribadito che la necessità di salvaguardia del diritto alla salute di
tutti i cittadini del territorio del Sangro-Aventino è un principio
irrinunciabile, mentre il tema della salute sconvolge e allarma il pensiero dei
cittadini giorno dopo giorno..
La logica del “rientro economico” in ogni realtà sanitaria, - continua
Tiberini - la complessità degli
stessi conti economici in difetto dell’elemento partecipativo, visioni e
valutazioni un po’ troppo leggere e superficiali sulle situazioni locali,
risultano “inappropriate” e non possono essere accettate dalle nostre comunità
locali.»
E' stata confermata durante l'incontro del 22 Aprile, la volontà da parte di
tutte le associazioni di contribuire ad ogni
manifestazione di protesta
«e a costruire elementi di proposta e perfino di rilancio, per
difendere il territorio e ribaltare un giudizio già pronunciato, senza se e
senza ma.»