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L'esito dell'ultima riunione dei Sindaci sulla situazione dell'Ospedale
Il lungo dibattito si è concluso con l'impegno dei Sindaci del territorio a intraprendere una grande mobilitazione. Il nosocomio di Casoli potrebbe già chiudere dal prossimo mese di Agosto
Lo scorso 9 Giugno, presso la Sala Consiliare del
Comune di Casoli, si è tenuto un incontro appositamente convocato dal
Sindaco di Casoli e rivolto a tutti i Sindaci del comprensorio Sangro
Aventino, per affrontare la delicata situazione relativa
all’Ospedale "G. Consalvi" di Casoli. Il dibattito lungo, articolato ed estremamente positivo, ha messo in evidenza con la partecipazione di tutti, una posizione comune: - non deve essere intrapresa nessuna iniziativa di chiusura o ridimensionamento per il nosocomio "G. Consalvi" di Casoli, - bisogna che si dia piena attuazione a quanto previsto dal vigente Piano Sanitario Regionale per l’Ospedale di Casoli, al di sotto del quale non si può scendere; - si inizierà una campagna informativa nei riguardi delle popolazioni che faccia conoscere l’attuale situazione dell’ospedale e quella futura. Inoltre, si è condannata l’assenza di occasioni di dialogo e confronto con i vertici sanitari provinciali e regionali, malgrado gli impegni assunti in seguito alla sollecitazione del Prefetto di Chieti e dopo la costituzione agli inizi di Maggio del Tavolo Provinciale Sanitario; si contesta la nuova programmazione, che prevede la trasformazione dei piccoli ospedali in Residenze Sanitarie Assistite; non si condivide il fatto che il risanamento economico effettuato nella ex Asl Lanciano Vasto non sia riconosciuto e che i sacrifici imposti ai piccoli ospedali interni, non vengano chiesti anche alla sanità privata, agli ospedali di Chieti e di Pescara e a quelli situati lungo la costa; è stata evidenziata la scorrettezza nelle comunicazioni della politica sanitaria regionale, che sta screditando i servizi sanitari erogati dai piccoli ospedali, creando allarme nelle popolazioni delle aree interne, facendo credere che non è sicuro recarsi e farsi curare nei piccoli ospedali, dove invece, al contrario, ci sono servizi esemplari di accoglienza e di assistenza impossibile da trovare nei reparti sovraffollati dei grandi ospedali; è stato ribadito e rimarcato, di non accettare nessuna riduzione sull’ospedale di Casoli. In sintesi, si organizzerà una grande mobilitazione, perché il diritto alla salute è sancito dalla costituzione italiana e deve essere garantito anche alle popolazioni del Sangro Aventino. IN PARTICOLARE I PUNTI CONDIVISI SONO: - sollecito per la convocazione del Tavolo Provinciale Sanitario dell’intera ASL n.2 di Chieti, come già richiesto dal Prefetto di Chieti e concordato durante la precedente riunione del TPS avvenuta a Chieti (è stata già inoltrata una nota in tal senso al Prefetto, al Direttore Generale, al Sub Commissario e al Presidente del Comitato Ristretto); - invio di un documento per la richiesta della futura organizzazione dell’Ospedale di Casoli, secondo quanto previsto dal vigente Piano Sanitario (è stato già inviato l’Allegato 1); - emanazione di un apposito Comunicato Stampa, per sottolineare lo sdegno e la contrarietà a qualsiasi ipotesi di chiusura dell’Opsedale di Casoli, fino all’approvazione di un Piano Organico Provinciale e Regionale in materia ospedaliera e sanitaria; - organizzazione di una grande manifestazione che veda la partecipazione di tutte le popolazioni dei comuni ricadenti nel bacino di utenza servito dall’Ospedale di Casoli, fissata indicativamente per i primi giorni di Luglio; - convocazione di un consiglio territoriale aperto a tutte le
amministrazioni comunali, per ribadire in forma istituzionale
l’inopportunità di attuare le decisioni in discussione sull’Ospedale di Casoli. 1)
Sergio DE LUCA, Sindaco di Casoli
2)
Camillo DI GIUSEPPE, Sindaco di Altino |
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