Il 28 e il 29 luglio u. s. ho partecipato
rispettivamente come pubblico al Consiglio regionale straordinario sulla
sanità e come Sindaco di un Ospedale del Territorio, in audizione alla V
Commissione Sanità, le premesse iniziali erano che pur a conoscenza di
una determinata volontà del Presidente Chiodi ad approvare un Piano di
Rientro 2010 sbagliato, ingiusto e fortemente penalizzante per le aree
interne e per il sud della Regione, si dava credibilità ad una sua
ipotesi di disponibilità e apertura dichiarata dallo stesso Presidente
Chiodi.
Dopo i due giorni di attività sul tema si può dire che si è
definitivamente scritta la pagina PIU' NERA che la nostra Regione
potesse mai immaginare di dover vivere, per parte dei suoi territori e
per parte dei suoi cittadini.
Con la ottusa testardaggine confermata dai vertici politici responsabili
della sanità regionale, si regredisce di 50 anni dal progresso, dal
benessere e dallo sviluppo che faticosamente si erano ottenuti per le
aree interne e svantaggiate nel sud della nostra Regione grazie alla
intelligente e lungimirante azione politica di uomini straordinari che
avevano contribuito ad aprire gli ospedali e non a chiuderli.
Il Presidente Chiodi, l'Assessore Venturoni, il centro destra regionale
e piu' in particolare i rappresentati della Provincia di Chieti eletti
nei collegi della ex ASL Lanciano Vasto, sono colpevoli della
cancellazione di un sistema sanitario funzionale che non sarà più a
disposizione dei 72 comuni e dei 228.000 cittadini che vi risiedono.
E' una cosa gravissima, vergognosa e scandalosa, che questo territorio
nonostante sia stato a livello regionale virtuoso nel risanamento, dal
2008 e con utili di esercizio 1,4 mln di euro nel 2009, venga
sonoramente PUNITO con un taglio di 355 posti letto nel pubblico pari ad
un drammatico -40% e con un taglio di 0 posti letto nel privato pari
allo -0%.
L'Assessore Venturoni che ha falsamente declinato un -18% sia nel
pubblico che nel privato non conosce i dati della nostra ex ASL (che non
rappresenta il mio ospedale sotto casa ma i ben 72 comuni e 228.000
abruzzesi) non può consentire una tale disparità.
Per questi dati, LA COLPA dei consiglieri regionali di centro destra
della ex ASL Lanciano Vasto è gravissima e non trova giustificazioni,
voto 0 a tutti.
Poi (mi augurò vivamente di no) ma potrà essere oggetto di gravi
tensioni sociali la PORCATA compiuta ai danni dei reparti di
Riabilitazione e Lungodegenza del "Consalvi di Casoli" due reparti che
rappresentano l'eccellenza funzionale (per il servizio ai pazienti) e di
efficienza per le straordinarie performans di appropriatezza e di tasso
di occupazione, ma che.. udite, udite,.. "si chiudono a Casoli" ma si
regalano ad Atessa per poter pagare il conto elettorale a favore di un
consigliere regionale che con il manifesto di oggi... ha evidenziato una
sua pochezza politica disarmante, in quanto se è vero che ha favorito il
furto di questi due reparti, con le leggi italiane meriterebbe l'arresto
e non di essere premiato dai sui elettori.
Il Piano di Rientro 2010, smantella nella ex ASL Lanciano Vasto (rimarco
che ha rispettato alla lettera le leggi in ambito regionale in materia
sanitaria) a vantaggio della sanità privata di Chieti e Pescara (vera
anomalia nazionale con 5 ospedali in un cerchio con un diametro di soli
18 Km, ..sono praticamente uno sopra l'altro) anche il sistema della
rete dell'emergenza-urgenza con la chiusura dei PPI (punti di primo
intervento ex pronto soccorso) a Casoli e Gissi, il declassamento da
Pronto Soccorso a PPI ad Atessa e stabilendo pronto soccorsi semplici a
Vasto e Lanciano in aggiunta al non potenziamento delle postazioni del
118.
Nella nostra ex ASL ci saranno dei morti, con i tempi garantiti dal
Piano di Rientro 2010, ma non ammessi dai Livelli Essenziali di
Assistenza di 50 minuti previsti di tempi di intervento per salvare la
vita nei casi gravi, contro i 20 minuti sanciti dai LEA nel Patto della
Salute 2009.
Grazie a, Chiodi, Venturoni, Verì e tutti i consiglieri regionali del
PDL dell'ex ASL Lanciano-Vasto per questo straordinario e moderno nuovo
sistema sanitario regionale che produrrà disparità sociale,
territoriale, economica e occupazionale nella Regione Abruzzo del terzo
millennio.
Per non consentire a loro l'alibi o speculazioni politiche banali, ...si
devono tagliare i tripli e quadrupli reparti fra Chieti e Pescara, le
baronie universitarie, etc. etc., ma soprattutto si deve tagliare
indifferibilmente al PRIVATO, vero cancro della sanità abruzzese (il
malato.. che ha il cancro viene operato d'urgenza con l'asportazione del
tumore..... e non trattato con la cura del mal di testa ...ospedali del
territorio), ... questo per non sentirmi dire ma dove dobbiamo
tagliare...
La proposta bocciata dal Consiglio regionale e dalla V commissione
sanità, di comunicare al Governo e al tavolo tecnico "Massicci" di
confermare gli stessi posti letto già stabiliti e lo stesso tetto
complessivo di spesa sanitaria regionale, "a cosiddetti saldi invariati
anche se molto restrittivi" ma delegando agli approvati e costituiti
tavoli provinciali presieduti dai rispettivi 4 Presidenti di Provincia
(per loro tranquillità 3 PDL e 1 UDC, quindi pienamente controllabili)
di stabilire come distribuire i tagli all'interno di ognuna delle 4 ASL
Provinciali è stata l'esaltazione di una colpevole indisponibilità a
riconoscere un minimo di democrazia ai territori della Regione Abruzzo
ed è stata la conferma che si vuole proprio danneggiare la sanità
pubblica a vantaggio di quella privata (..che ho scoperto è molto ben
rappresentata anche in V Commissione sanità).
Gridare Vergogna, Vergogna... ai responsabili di tutto questo, mi pare
quasi un complimento.
Il Sindaco di Casoli Sergio De Luca