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A Casoli c'è chi si prende cura di te...
E' lo slogan dell'opuscolo informativo della Asl che sarà inviato alle famiglie. Dure le riflessioni del Sindaco De Luca su quello che lui considera una beffa comunicativa

A Casoli c'è chi si prende cura di te...

De Luca: "uno spreco di soldi per farci ingoiare la pillola amara della chiusura dell'ospedale"

«L'opuscolo che sarà inviato pare a circa 20.000 famiglie, illustra quello che, si è sempre fatto nell'ospedale di Casoli, ma che da adesso in poi si farà nel "nuovo PTA (Presidio Territoriale Assistenziale)", penso molto meno e meno bene di prima» Dice il Sindaco Sergio De Luca riflettendo sul contenuto dell'opuscolo della Asl.

Le cose che il primo cittadino avrebbe preferito sapere dalla ASL sono:

- dove andranno a fare gli interventi di chirurgia in Day Surgery i pazienti che prima usufruivano dell'ospedale di Casoli, quando li potranno fare e quali interferenze creeranno agli interventi di chirurgia generale più importanti;

- perché hanno chiuso i ricoveri a Casoli per Lungodegenza e Riabilitazione e ad oggi non hanno ancora riattivato gli stessi posti letto per ricoverare i pazienti a Lanciano ed Atessa;

- quando sarà possibile ripristinare i ricoveri degli stessi posti letto negli altri ospedali;

- perché solo noi siamo un inutile costo sanitario e i privati invece restano aperti e possono essere pagati con i nostri soldi e non sono ritenuti un costo?

- quando saranno attivati i trasferimenti dei distretti all'interno degli ospedali, per ridurre i costi;

- che fine hanno fatto i posti di Residenza Sanitaria Assistita che dovevano essere aperti (si parlava di circa 1.000 posti in tutta la Regione);

- perché hanno potuto derogare alla chiusura dei PPI (Punti di Primo Intervento, mantenendoli temporaneamente aperti) negli ospedali del territorio, come previsto nella Del. n.44 del Commissario Chiodi e non hanno fatto la stessa cosa per i posti letto per i ricoveri dei sub-acuti dei reparti quali Lungodegenza e Riabilitazione previsti dai LEA nel patto della salute 2009;

- perché non chiudono i reparti di Chirurgia degli ospedali privati di Chieti e Pescara che non hanno la Rianimazione, che nei piccoli ospedali sono chiusi da due anni;

«Invece ci dobbiamo sorbire questa beffa comunicativa - tuona il Sindaco De Luca - che continua a usare falsamente termini sanitari ormai cancellati, vedi per esempio "Laboratorio Analisi" che adesso è solo "Punto Prelievo"
«Perché dobbiamo essere ancora presi in giro, quando ci dicono che "adesso basterà una telefonata"? - precisa - Quando anche prima si potevano avere informazioni telefoniche e si prenotavano al CUP le prestazioni!? »
«Il problema da risolvere non era ridurre i tempi di attesa? - continua De Luca - Voi ci credete che adesso si ridurranno le liste? Fino a quando dobbiamo continuare a essere insultati?»

"Solo il 29% dei residenti del territorio si rivolgevano all'ospedale di Casoli" «Per loro è difficile - dice il Sindaco rispondendo a questa affermazione della Asl stampata sull'opuscolo - comprendere che se Ortopedia, Chirurgia, Urologia, Cardiologia, Ginecologia, Traumatologia, etc. etc., a Casoli non c'erano, i cittadini per forza dovevano (come anche adesso) andare presso le strutture dotate di tali reparti, ma la cosa sudicia e mistificatoria, è che, nessuno ha declinato lo stesso dato tecnico (di utilizzo della struttura da parte dei cittadini ricadenti nell'area distrettuale) per l'ospedaletto di S. Omero, o quello di Atri, ma se volete anche per quelli di Atessa e Lanciano, etc. e vi lascio immaginare i numeri...
Mai si era arrivato a tanto spreco e sperpero, - conclude il Sindaco De Luca - arrivando a spendere dei soldi pubblici in comunicazione per far ingoiare ai cittadini una pillola così amara: la chiusura di un ospedale. Sprecare soldi per pubblicizzare il nuovo PTA: Presidio dei Territori Abbandonati.»

Inserito da Redazione il 02/09/2010 alle ore 10:03:03 - sez. Ospedale - visite: 3542