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"Ora i migranti siamo noi"
Comunicato Stampa di Antonio Innaurato, Presidente Comunità Montana Aventino-Medio Sangro

Ora i migranti siamo noi

C’è una “nuova stagione” per i territori montani della provincia di Chieti. E’ la stagione dell’abbandono, prodotta da un sistema di governo, principalmente regionale, che straccia bisogni, diritti e sogni delle popolazioni del Sangro-Aventino. Ignorate, calpestate, beffate. L’Abruzzo inizia a Teramo e finisce all’Aquila per la Giunta Regionale e il suo Presidente, che i nostri paesi neppure li conoscono. Diversamente avrebbero un’idea più compiuta di quanto si fa fatica a vivere a Gamberale, Palena, Montenero solo per dirne qualcuno, e dell’ostinato attaccamento alle origini di quanti scelgono di restarci nonostante la carenza di servizi, collegamenti, opportunità, e una rete viaria che ti ricorda ogni volta quanto sei lontano da scuole, università, uffici. E ora anche dall’ospedale. Grazie a Chiodi. Che, forestiero nella propria terra, ha delegato a un’altra forestiera di rivedere l’organizzazione sanitaria regionale. E’ andata come tutti sanno, e questa “grande” operazione, finalizzata a chissà quali risparmi e ad assicurare più qualità all’assistenza, di nuovo ha solo qualche ospedale in meno e neanche uno spillo di più: si è miseramente ridotta alla chiusura dei presidi delle aree montane, facendo pagare ai cittadini di quelle aree, e solo a loro, un prezzo altissimo.

E’ stato tolto a chi aveva già meno, a chi già patisce lo svantaggio di abitare nell’entroterra, e si ostina a contrastare uno spopolamento che sembra un destino ormai segnato. Per Chiodi queste vite valgono poco. Diversamente non avrebbe permesso a una forestiera di disegnare il nuovo corso della sanità affidandosi solo alle mappe telematiche per verificare le distanze che separano i nostri paesi dagli ospedali maggiori, nel vano tentativo di dimostrare che per chi vive in montagna non è cambiato nulla, anzi sta meglio di prima. Quasi un favore alle popolazioni dell’entroterra. Strano che questo “privilegio” non sia toccato alle zone del Teramano! Presidente ……… che migliora la sanità e non lo fa nel suo territorio!

Così adesso il cerchio si è chiuso. Nessun progetto di sviluppo per le nostre aree interne, nessun investimento in infrastrutture, nessuna idea di futuro, nessuna scommessa, nessuna prospettiva. Condannate all’isolamento e a un’esistenza sempre più impoverita, mortificate da un confronto sempre più impari con realtà favorite dalla politica di governo, e adesso anche oltraggiata da una grossolana operazione di tagli ai servizi sanitari, spacciata per riorganizzazione, che invece ci rende più fragili, più esposti, più abbandonati. Restare è sempre più difficile. Perché un territorio non campa solo dell’amore per le proprie origini di chi ci vive. E oggi resta solo quello.

La politica miope e attenta solo alle aree metropolitane ha creato le condizioni per tornare a trent’anni fa, quando andare via era una strada obbligata per aspirare a una vita dignitosa. Sarà una nuova stagione di spopolamento, di abbandono, di paesi fantasma abitati solo da anziani, e i migranti saremo noi.

Bravo Chiodi, nuova promessa della politica, presidente del nulla.

Antonio Innaurato, Presidente Comunità Montana Aventino-Medio Sangro Zona Q
Vice Presidente Uncem Abruzzo

Inserito da Redazione il 09/09/2010 alle ore 22:40:07 - sez. Ospedale - visite: 3502