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Rifiuti, arrestato Venturoni
In manette anche l'imprenditore Di Zio, 12 gli indagati, tra cui Di Stefano, Tancredi, Brucchi

Rifiuti, arrestato Venturoni

L'assessore alla Sanita' della Regione Abruzzo, Lanfranco Venturoni del Pdl, e' stato arrestato a Teramo dalla squadra mobile di Pescara. Il provvedimento e' stato emesso dalla procura di Pescara a seguito di un'inchiesta sui rifiuti scattata nel 2008. Stessa misura cautelare e' stata adottata nei confronti di Rodolfo Di Zio, proprietario della Deco, un gruppo con sede legale a Santa Teresa di Spoltore (Pescara) che si occupa di rifiuti, rifiuti sui quali c'e' un'inchiesta della Procura di Pescara che ha emesso i provvedimenti firmati dal gip.
Gli indagati sono in tutto 12. Tra i destinatari di avviso di garanzia ci sono i senatori del Pdl Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi (ai tre viene contesta la corruzione) e l'ex assessore Daniela Stati che deve rispondere di favoreggiamento. Tra le accuse ipotizzate a vario titolo dalla Procura c'e' anche l'istigazione alla corruzione. Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi non è indagato.
Gli altri indagati sono Ettore Ferdinando Di Zio, nato a Civitella Casanova (Pescara), residente a Spoltore; Vittorio Cardarella, nato a Vasto, residente a Roma; Giovani Faggiano, nato e residente Brindisi; Sergio Saccomandi, nato e residente a Teramo; Ottavio Panzone, nato a Pescara e residente a Pianella (Pescara) e Paolo Bellamio, nato a Padova e residente a Venezia.

Le accuse sono di corruzione e associazione a delinquere. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip di Pescara Guido Campli.
L'inchiesta è durata due anni, condotta nelle sue varie fasi dai pm Annarita Mantini, Gennaro Varone e dal procuratore capo Nicola Trifuoggi, ed è incentrata sul progetto di realizzazione di un inceneritore. Un'inchiesta legata a quella che ha portato all'avviso di garanzia per l'ex-assessore Daniela Stati. Al centro la realizzazione di un inceneritore.
Secondo la questura, a dispetto del numero delle misure cautelari, si tratta senza ombra di dubbio della piu' grossa indagine mai fatta in materia sul territorio nazionale, la piu' importante di quelle condotte dalla Procura di Pescara.

I PRIMI COMMENTI POLITICI

Massimo Carugno, Psi: ''Il Governo Chiodi e' giunto sul ciglio del fossato''

"L'arresto di Venturoni segna che il Governo Chiodi e' giunto sul ciglio del fossato". Lo dice il segretario regionale del Partito Socialista Italiano Massimo Carugno. "Quando, a distanza di poche settimane, ben due assessori regionali sono pesantemente coinvolti in inchieste giudiziarie e' di tutta evidenza - dice Carugno - che, al di la' degli aspetti giudiziari ed umani, sui quali per esprimere un giudizio e' doveroso attendere il corso della giustizia, ci troviamo di fronte ad una smaccata ed ineluttabile crisi politica. Si tratta di evidenti segnali che l'operato e l'attenzione del governo regionale e' molto ma molto distante dai problemi degli abruzzesi. Mentre l'Abruzzo stagna in una palude sociale ed economica stretto tra la morsa di una crisi economica senza precedenti da un lato, ed il continuo riproporsi degli irrisolti problemi derivanti dal sisma del 6 aprile 2009, il Governo regionale e' evidentemente impegnato ad occuparsi di ben altri affari. Dopo la rivoluzione giudiziaria della vicenda Del Turco che ha portato ad un forzato cambio della guardia a palazzo dell'Emiciclo queste nuove vicende concludono evidentemente un ciclo e quindi rimettere la partita nelle mani degli elettori. Quindi - conclude Carugno - il presidente Chiodi ha una unica strada politica da percorrere: le dimissioni".

Fonte: www.abruzzo24ore.tv

Inserito da Redazione il 22/09/2010 alle ore 11:16:21 - sez. Ospedale - visite: 4882