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Risposta del Sindaco di Casoli all'Assessore Febbo
De Luca: "Prendo atto con rammarico che non c'è nessuna risposta concreta alle mie denunce. Le affermazioni di Febbo confermano tutte le mie critiche su una mancata organica ed efficace programmazione"

Risposta del Sindaco di Casoli all'Assessore Febbo

Di seguito la risposta del Sindaco Sergio De Luca alle affermazioni di Mauro Febbo:

Prendo atto con rammarico che non c'è nessuna risposta concreta alle mie denunce (es. mancata attivazione dei posti letto chiusi a Casoli da riaprire a Lanciano come scritto sulle delibere.. "contestualmente alla chiusura di Casoli", nessuna notizia sul personale che non ha ancora compiti da fare, nessun intervento in Day surgery, etc. ..), è una risposta politica a mie considerazioni operative e di merito.

Se vogliamo, conferma tutte le mie critiche su una mancata organica ed efficace programmazione (solo tagli e più nulla), infatti conferma che ci vorranno da 6 mesi a 2 anni per attuare quello che oggi "pensano di fare", in quanto fino ad adesso è stato solo dichiarato come parte politica Pdl, ma sugli atti amministrativi di Chiodi e Zavattaro non vi è alcuna traccia, né di grande RSA, né di mantenimento del PPI, nè di UTAP, né di potenziamento delle attività di diagnostica, etc., anzi (la Tac non si farà giù con mezzo di contrasto perché non ci sono più gli anestesisti che prima erano presenti quando si operava in Day Surgery, vogliono trasferire a Lanciano l'unico Dirigente Medico di Radiologia; prima si facevano i PAC pacchetti ambulatoriali complessi in Day Service adesso no, prima si faceva la Dialisi anche di pomeriggio adesso no, etc.).

Non ci sono disservizi a Casoli.., perché non ci sono più i servizi... 0 reparti, 0 posti letto; i disservizi ci sono e sono numerosi per i pazienti anziani che non hanno più la possibilità di essere ricoverati, infatti loro non solo non vengono ricoverati a Casoli ma neanche a Lanciano e Atessa, quei posti letto non ci sono più, anche i loro familiari nei casi di necessità di assistenza sono in forte difficoltà per gli spostamenti disagevoli.
Le richieste di intervento del 118 sono aumentate e siccome le unità sono sempre le stesse succede che non intervengono o intervengono dopo i tempi previsti, queste verifiche si possono fare direttamente sentendo i dirigenti medici coinvolti nella rete dell'emergenza urgenza per averne riscontro.
In generale i pazienti però si preoccupano di risolvere i loro problemi di salute e non certo di segnalare o denunciare i numerosi disservizi di cui sono protagonisti, purtroppo gli abruzzesi si stanno abituando... con rassegnazione ai disservizi. Noi tutte le segnalazioni piu' rilevanti ricevute le metteremo agli atti a disposizione della magistratura.

Poi, ultima notizia, Lunedì 4 Ottobre, è stato effettuato un sopralluogo dei vertici e dei responsabili ASL per trasferire all'interno del Presidio Territoriale di Assistenza di Casoli il Distretto Sanitario di Base oggi attivo in Via del Campo Sportivo.
Si è vero, era previsto da tempo che il DSB di Casoli sarebbe stato trasferito all'interno del PTA (siamo stati anche sempre favorevoli), ma sono curioso di sapere perché si comincia sempre da Casoli (vedi prima delibera di Chiusura dei reparti di Aprile 2010, vedi chiusura dell'Ospedale..) o se anche tutti gli altri DSB da trasferire dentro gli Ospedali o PTA, o addirittura da chiudere (ne sono 20 o 30 mi pare di ricordare), sono stati oggetto dello stesso sopralluogo e iniziative di verifica.

Per quanto riguarda quello che ho fatto prima, riuscendo a far restare aperto l'ospedale, è agli atti e nei verbali del C.C. di Casoli, del Comitato di Difesa istituzionale del Comune, del Comitato Ristretto dell'ex ASL di Lanciano-Vasto, della V° Commissione in Regione e dell'Assessorato alla Sanità, ma questo solo perché prima in Abruzzo vigeva ancora la DEMOCRAZIA anche in sanità.
Adesso purtroppo con la DITTATURA, con grande rammarico ho dovuto constatare e non da solo (anche i consiglieri regionali del Pdl non conoscevano il Piano 2010 per loro stessa ammissione) che non ci è stata data nessuna opportunità di confronto e discussione democratica, o così o così.

La realtà e che a Casoli l'Ospedale "G. Consalvi" con i reparti, i servizi (Geriatria, Riabilitazione, Lungodegenza, Day Surgery) e 69 posti letto è stato chiuso adesso, il 31 agosto 2010 u.s. e non prima come si sta cercando di dire arrampicandosi sugli specchi.
La prova ulteriore, le recentissime dimissioni di un consigliere comunale di minoranza ex An ora gruppo Pdl a Casoli che formalmente dichiara per motivi personali, ma in realtà per manifestare tutto il proprio disagio e dissenso (se pure in fortissimo ritardo) contro la chiusura dell'Ospedale come confermato in c.c. del 30 setttembre scorso da un suo collega di gruppo.
L'Assessore sa tutto e molto bene..... convincesse, prima il suo ex candidato alle ultime elezioni provinciali di Chieti e suo personale sostenitore alle ultime regionali, insieme a tutti cittadini del Sangro-Aventino che sanno bene ormai come stanno realmente le cose.

Io sono convinto di quello che è accaduto, l'Ospedale è stato CHIUSO, quando è accaduto, il 31 agosto 2010 e perché è accaduto, per favorire e privilegiare la sanità privata e quella dell'area metropolitana Chieti Pescara e di Teramo. Per averne la prova basta leggere gli accreditamenti ai privati di ieri, di oggi e di domani...

Casoli, 6 Ottobre 2010

Sergio De Luca

Inserito da Redazione il 12/10/2010 alle ore 22:35:43 - sez. Ospedale - visite: 3207