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Comunicare è un diritto
Sono stanco di rincorrere sistemi operativi a pagamento

Comunicare è un diritto

di Severino Mingroni

Mentre sto facendo questo post, Mina Welby è alla Facoltà di Scienze della Università de L'Aquila, dove io sono stato usciere presso il Dipartimento di Matematica; sta presentando un libro anche suo, e parlando dell'argomento di esso; poiché lì lavorano alcuni miei amici aquilani, ad una di esse -sembrerà strano adesso, ma avevo pure qualche amica allora- ho inviato una email, alle 15,00 esatte, con il seguente breve messaggio allegato, da far leggere a Mina nell'occasione: buona lettura di esso.


Mi chiamo Severino Mingroni e sono stato usciere presso il Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata della Università aquilana dal 7 ottobre 1986 fino al 31 gennaio 1991; poi mi sono voluto trasferire alla Università di Chieti. A L'Aquila vivevo in una casa in affitto con quattro studenti di Informatica, ma guardavo quasi con disprezzo i computer: ora non posso farne a meno purtroppo, perchè il 22 ottobre 1995 ho avuto una trombosi alla arteria basilare con conseguente sindrome di locked-in! Mi è infatti rimasta solo la possibilità di comunicare per mezzo di un computer. Ecco cosa ho tra l'altro scritto in un articolo, su di un giornale web, il 26 ottobre scorso:

"...sono più di 13 anni che sono a casa, ma non ho visto mai una terapista occupazionale, anche informatica, né ho mai ricevuto assistenza informatica ufficiale, nemmeno nei momenti topici! Ovvero, ad esempio: quando ho problemi col computer, e quando devo passare ad un S O, acronimo di sistema operativo, successivo di Windows. In questi casi, devo ricorrere a mio cognato Gianni, o al mio tecnico informatico privato Marco. E ciò è di una gravità inaudita, perchè io, senza il computer, esisterei solo per la mia famiglia. E' vero che, nell'agosto 2006, la Regione Abruzzo ha varato una Legge che prevede un rimborso massimo di 3000 euro per gli acquisti informatici, non previsti dal Nomenclatore, di noi disabili abruzzesi, ma tale Legge ha un grosso limite temporale: essa, infatti, prevede che, una volta usufruito del rimborso massimo di 3000 euro, il disabile debba far passare tre anni per aver di nuovo diritto ad usufruire di una tale somma. Mi spiego meglio con un esempio personale: un mese fa, per la terza volta dal 2006, ho chiesto un rimborso con il quale arrivo ai 3000 euro previsti dalla Legge regionale; potrò chiedere il prossimo rimborso, quindi, solo a partire dal 1° gennaio 2014."

Quando ho spiegato tutto ciò a Marco, lui mi ha detto: “Nel tuo caso soprattutto, una cosa del genere è inammissibile: e se tu avessi bisogno del rimborso prima del 2014? Io, ad esempio, quanto prima vorrei farti passare al sistema operativo Mac: vedrai che ti troverai molto meglio, ti riposerai e mi ringrazierai!”. Io avrei voluto dirgli: caro Marco, sono stufo di rincorrere sistemi operativi, soprattutto senza l'aiuto di nessuno dello Stato; ciò vuol dire che troppe volte mi sono già dovuto preoccupare io stesso della compatibilità della mia tastiera su schermo con emulatore di mouse con i vari S O; senza parlare dei troppi programmi che ho dovuto studiare da solo; tu e Gianni avete pure provveduto a dotare questo computer di una scheda tv notevole, tanto che da molti anni posso vedermi digitale satellitare, terrestre e televisione analogica sul desktop; se non c'eravate voi due con mamma, papà e sorella, la mia vita sarebbe infinitamente infelice, poiché lo Stato è in sostanza assente per me. Comunque, se i miei ausili informatici e la mia televisione virtuale fossero compatibili con Linux, starei sempre col medesimo sistema operativo gratuito, e la Regione risparmierebbe assai. Eppure, nonostante io debba molto ma molto alla informatica, e che tuttora non possa fare a meno del pc, dopo 12 anni di esso, vorrei, caro Marco, non aver più bisogno del computer! Si, vorrei scomparire dalla faccia della terra quanto prima, perchè la vita non è la virtualità di Internet, ma ben altro: essa è abbracciare le persone care, amare una donna, mangiare un bel piatto di spaghetti, bere un po' di vino, farsi almeno una doccia al giorno e così via. Insomma, vorrei vivere davvero o scomparire per sempre....”


Vi sto scrivendo questo post su di un foglio virtuale della applicazione Writer di Openoffice, che è un Software GRATUITO, che voi leggete come file doc. Poichè sono stanco di rincorrere sistemi operativi a pagamento, vi chiedo: col mio HeadMouse, non potrei stare per sempre con Linux grazie ad una tastiera su schermo con mouse virtuale, softwares gratuiti creati appositamente per “disabili filo Linux”? E se possibile anche un software -gratuito o meno, ma compatibile con Linux- per controllare la tv, sul desktop o meno?

Inserito da Redazione il 31/10/2010 alle ore 18:58:10 - sez. DiversAbili - visite: 3920