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Articoli del 19/03/2017


Il  Ciclista della Memoria Giovanni Bloisi farà tappa a Casoli il 3 Aprile 2017

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Il Ciclista della Memoria durante il suo viaggio "BICI-MEMORIA", il 3 Aprile 2017 Sarà a Casoli per ricordare gli internati dell'ex Campo di Concentramento. Il programma dettagliato è sul manifesto dell'evento di seguito pubblicato. Clicca sull'immagine per ingrandire.

Giovanni Bloisi, il ciclista della Memoria di Varano Borghi (VA), dopo avere percorso l'Italia e l'Europa raggiungendone i Luoghi della Memoria, da quelli della Shoah a quelli delle Grandi guerre del Novecento, progetta adesso, insieme al Comitato per la Memoria di Sciesopoli Ebraica (1945-1948), di realizzare un viaggio che, attraverso altri luoghi legati alla persecuzione e alla rinascita degli ebrei dopo la Shoah, lo porterà dall'Italia in Israele, a Yad Vashem e fino a Tze'elim, il kibbutz realizzato dai Bambini di Selvino che erano stati ospitati nella ex colonia di Sciesopoli. A Sciesopoli di Selvino (BG), tra il 1945 e il 1948, 800 bambini ebrei, orfani, reduci dai campi di concentramento, devastati nel corpo e nello spirito, furono accolti e riportati alla vita, al sorriso, allo studio. Questo fu possibile grazie alla solidarietà e all'accoglienza espresse nei loro confronti dalle forze della democrazia e dell'antifascismo.

IL VIAGGIO DI GIOVANNI BLOISI

Articolo di  Marco Cavallarin

La pedalata di Giovanni Bloisi è lenta, potente e progressiva. Non lo fermano le Alpi o l'Appennino, né gli Urali o gli impervi sterrati. Mai sfodera la grinta del velocista o dell'arrampicatore, e non si ferma sotto la pioggia più torrenziale. Così è stato quando, partito dal suo lago nei pressi di Varese, è arrivato a Selvino, mille metri ripidissimi sopra Bergamo, tra le valli Seriana e Brembana. E' arrivato carico di freddo e di pioggia, il 16 aprile del 2016, accompagnato da due emuli che gli si erano affiancati al Memoriale della Shoah di Milano, per incontrare Avraham e Ayala Aviel, due ex Bambini di Selvino tornati per ritrovare il luogo della loro salvezza, del loro ritorno alla vita, e del loro primo incontro adolescenziale. Giovanni Bloisi aveva percorso le strade rurali che da Varano Borghi (è questo il nome della sua piccola città) vanno, lungo il Ticino e i navigli, fino al Campo Profughi di Magenta, per il quale sono passate, dopo la guerra, migliaia di reduci ebrei della Shoah in cerca della rotta verso la Palestina, l'Eretz Israel dove non avrebbero più subito l'insulto della persecuzione e dell'eccidio. Lì Giovanni ha dormito, nella sua tenda, ha preparato il suo cibo con il fornellino da campeggio, ha reimpacchettato tutto ricaricandolo sulla bici, una normalissima bicicletta un po' robusta con le sacche per il piccolo babaglio, pesante 45 chili a pieno carico, lui escluso, la bandiera multicolore della pace sventolante dal manubrio. Così ha raggiunto Milano, la Stazione Centrale, via Ferrante Aporti, piazza Edmond J. Safra, il Memoriale della Shoah al famigerato cosiddetto impropriamente "Binario 21", binario della deportazione da cui sono partiti trasporti di ebrei, oppositori, operai, antifascisti verso i lager della morte e della negazione dell'umanità. Poi, inforcata di nuovo la pesantissima bici, ha ripreso a pedalare verso Selvino, verso Sciesopoli Ebraica, verso Ayala e Avraham Aviel.

Giovanni pedala lentamente, si guarda intorno alla ricerca di natura, dell'ambiente dei campi e delle coltivazioni, del volo delle garzette e delle cicogne, che cominciano a ritornare in Lombardia, dei segni della storia. Pedala lento: pensa ai valori di umanità rispettati, e a quelli offesi. E si indigna per quelli offesi, e vorrebbe che quanto è successo, e ancora si manifesta, non abbia più ad accadere. La sua volontà girovaga si fa testimonianza, si fa difesa, si fa memoria, si fa consegna del testimone ai giovani che, più lontani da quella guerra, forse non conoscono, forse non si preoccupano nemmeno di conoscere perché ignorano cosa ci sia da conoscere. A loro è stato detto, per esempio, che i posti del confino erano luoghi di villeggiatura, e ben pochi, sfiduciati, hanno avuto voglia di spiegare che quella era una bugia perfida, che il confino era durissimo per quelli che si ostinavano a difendere la dignità degli uomini, che i lager erano la morte violentissima per la popolazione ebraica europea, colpevole della sola colpa di esistere. E Giovanni, invece, racconta a quei giovani della ospitalità dei loro nonni che hanno nascosto ebrei a rischio della vita, a costo della vita, che hanno combattuto per la libertà nella Resistenza contro l'invasore nazista e il fantoccio fascista a rischio della vita, a costo della vita, e suggerisce loro che tanta generosità dei vecchi andrebbe ripresa per diventare l'accoglienza dei profughi, l'aiuto a chi soffre, l'opposizione contro le ingiustizie, solidarietà. Forse anche a rischio della vita, a costo della vita.

Questo è il lento pedalare di Giovanni Bloisi, uomo del Sud trapiantato al Nord dalla ricerca del lavoro dei suoi genitori, oggi alpinista, camminatore, ciclista, pensatore, amante di giustizia e di pace. Con questo armamentario rudimentale di oggetti indispensabili e di altrettanto indispensabili pensieri, Giovanni ha percorso in bici tutt'Europa, i lager, i campi di battaglia, i ghetti degli ebrei, i valichi della salvezza, i nascondigli delle fughe, le pietre d'inciampo, i poligoni delle fucilazioni, le lapidi che ricordano, i memoriali della Resistenza, i crematori e la camere a gas, ... i Luoghi della Memoria. E poi racconta, con linguaggio diretto e onesto, gentile, a chi vuole ascoltarlo, a chi gli si affianca per un tratto di strada in cerca di compagnia, a chi gli chiede, in una scuola, di rifletterne con gli studenti.
I luoghi della Memoria.

Questo nuovo viaggio di Giovanni Bloisi si snoda per 2360 chilometri in andata, più o meno altrettanti al ritorno, e per tre nazioni: Italia, Grecia e Israele. Inizia il 19 marzo, albore di primavera, del 2017. Raggiungerà Yad Vashem, il sacrario della Shoah, a Gerusalemme, proprio nel giorno di Yom HaShoah, che commemora la Shoah del popolo ebraico, il 24 aprile. Una tappa al giorno, un luogo della memoria al giorno, un incontro al giorno per la testimonianza e la sensibilizzazione, tappa per tappa. Sono tappe di salvezza per gli ebrei (Tradate, Magenta, Milano, Selvino, Cremona, Reggio Emilia, Nonantola ...), di persecuzione (Milano, Fossoli, Modena, Ferrara ...), di Resistenza (Gattatico, Campegine, Ravenna, Alfonsine ...), di morte per strage, (Arcevia), di deportazione e concentramento (Colfiorito, Urbisaglia, Tossicìa, Casoli ...), luoghi riservati a ebrei, a operai, ad antifascisti, a omosessuali, a rom e sinti, a civili che non hanno voluto chinare il capo per conservare la dignità di fronte al lucido delirio del nazismo e del fascismo, del nazismo servitore obbediente e miserabile. Luoghi della Memoria, evocativi del passato terribile, educatori alla storia del dolore e della sofferenza, maestri della coscienza dell'oggi, costruttori di umanità del domani. Luoghi spesso dimenticati, abbandonati, trasformati, o divenuti in alcuni casi oggetto della speculazione, in cui è stata cancellata la storia. Ma quei muri, quei terreni, quegli alberi hanno buona memoria e grandi generosità, e restituiscono, a chi li vuole ascoltare, storie di donne e di uomini, di bambini e di anziani, di esseri umani che hanno vissuto vite che avrebbero avuto diritto a essere migliori. Non visiterà tutti i Luoghi della Memoria, ma solo quelli che si trovano lungo l'itinerario che porta Bloisi a Brindisi, dove si imbarcherà per la Grecia dell'occupazione nazifascista e della Resistenza di popolo e di quella dei militari italiani che, dopo l'8 settembre, non si sono piegati alle forze del male, il nazismo e il fascismo saloino. Anche qui pochi dei tanti luoghi di Memoria, giusto quelli che stanno lungo la strada per Atene e Capo Sounion, da dove Bloisi si imbarcherà verso Israele, la terra della salvezza e del ritorno degli ebrei, e dei Bambini di Selvino che lì furono accolti da altri ebrei che offrirono loro vita e futuro, nei kibbutz soprattutto. In Israele Giovanni Bloisi sarà accolto nel kibbutz di Tze'elim, costruito per e da i Bambini di Selvino. A Gerusalemme Bloisi sarà per il Giorno della Shoah, così vicino idealmente al nostro 25 aprile perché la nostra Resistenza liberatrice è stata, parallela, al fianco dei perseguitati e degli sterminati. Ripercorrere i luoghi della Memoria significa respirarne l'aria, toccarne la terra, conoscerne la storia, imparare a vivere il futuro.

Prime a raccogliere e fare proprio il progetto ciclistico di Giovanni Bloisi sono state la Città di Magenta e la Città di Selvino, entrambe impegnate nella valorizzazione della memoria dei loro luoghi della Memoria: il Campo Profughi Ebrei "A" e Sciesopoli Ebraica; a loro si sono affiancati l'ANPI di Magenta e quella provinciale di Milano. In seguito molte altre adesioni ideali e morali si sono succedute, di città, associazioni, organismi diversi che vogliono, in questo modo, testimoniare che l'antifascismo e la giustizia sociale sono i valori del loro operare.
Per i "Bambini di Selvino" e "Sciesopoli Ebraica".
Giovanni Bloisi difende dall'oblio e dalla banalizzazione la memoria di una pagina di enorme importanza della storia, e non solo di quella del nostro paese: a Selvino, nell'edificio della colonia Sciesopoli, dal 1945 al 1948, sono stati accolti a scaglioni, con l'amore della famiglia che si prende cura della crescita dei figli, 800 bambini, impauriti dalla loro stessa esistenza, devastati nel corpo e nelle menti, orfani dei genitori sterminati nelle camere a gas dei lager. Erano stati raccolti, alle loro liberazioni, intorno ai lager, dove sostavano intontiti, incapaci di qualsiasi decisione. Quei sopravvissuti che la decisione di tornare alle loro case in Polonia o in Ucraina decisero di prenderla, sono andati incontro ai progrom antisemiti organizzati da chi aveva loro rubato le case e le vite, di chi già li aveva denunciati e consegnati ai nazisti. Sono stati prevalentemente i militari della Brigata Ebraica a raccoglierli quei sopravvissuti, e i bambini tra di loro, a dare loro qualcosa da mangiare, ad accompagnarli fino a Milano, a Tradate, a Merano, a Magenta ... perché fossero aiutati a vivere. Erano tanti e con bisogni particolari determinati dalle loro minime età. Quando, già nel maggio/giugno del 1945, divennero tantissimi, si decise di assegnare alla loro cura la colonia. Fu una decisione importantissima perché permise la realizzazione di una struttura di cura e recupero sistematici di quei bambini disperati. Fu una decisione assunta dal Sindaco di Milano Greppi (Sciesopoli dipendeva allora dal Comune di Milano) e dal CLN rappresentato da Ferruccio Parri, insieme al Prefetto Lombardi, alla Comunità Ebraica Milanese guidata da Cantoni, alle forze della Resistenza e della Liberazione, ai militari della Brigata Ebraica.

La gente di Selvino accolse con amore quei bambini che ignoravano cosa fosse un libro o un lenzuolo pulito, o una scodella di minestra calda. Fu una decisione dettata da solidarietà umana che sortì risultati straordinari. Moshe Zeiri, militare della Brigata Ebraica, palestinese, educatore e uomo di teatro, divenne la guida di un'équipe straordinaria di educatrici ed educatori che amarono i Bambini di Selvino fino all'abnegazione, che li curarono, che li istruirono, che insegnarono loro la lingua che avrebbero parlato in Terra di Israele, che placarono con la dolcezza le ansie e gli incubi delle notti, che formarono uomini e donne forti, animati dalla grande voglia di vivere che quelli di loro ancora in vita condividono con figli, nipoti, pronipoti e amici, ricchi di una straordinaria cultura e di un rigore intellettuale assoluto. Il bel libro di Aharon Megged, Il viaggio verso la terra promessa, Mazzotta, ormai esaurito, racconta quella storia con dovizia di particolari; il nuovo libro illustrato di Anna Scandella, Aliyah Bet - Sciesopoli: il ritorno alla vita di 800 bambini, Unicopli 2017, la "ri-racconta" a sua volta con i bei toni dell'artista grafica e con le parole dello storico Bruno Maida, che su La Shoah dei Bambini ha pubblicato con Einaudi, e mie, che ormai da molti anni mi occupo di tutelare la Memoria di Sciesopoli Ebraica in un percorso che sembra non avere mai fine, ma che progressivamente porta a risultati tangibili: ricerche, tesi di laurea e di dottorato, tesi di maturità, documentari, opere artistiche, spettacoli teatrali, incontri, inclusione di Sciesopoli Ebraica nel numero dei luoghi importanti segnalati da Yad Vashem, all'impegno di protezione del FAI, alla prossima realizzazione di un piccolo Museo a Selvino, al decreto di tutela e vincolo dell'edificio emesso dal MIBACT per la storia e il valore artistico dell'edificio, alla onorificenza ricevuta dal Presidente della Repubblica Carlo Mattarella. Ma il più significativo di tutti i risultati è la ricostituzione di una grande famiglia composta dai Bambini di Selvino e dai loro discendenti, consapevoli di appartenere a una pagina di storia tra le più belle al mondo, a una favola accompagnata dalla colonna sonora di HaTikvà. Storia che molti di quei Bambini di Selvino non avevano raccontato nemmeno in famiglia per non rinnovare il dolore, per rimuoverla. Ma che adesso riaffiora come espressione di amore per la vita.
Di questa vicenda Giovanni Bloisi si è fatto paladino: la porta in ogni dove promuovendo incontri, riflessioni, giornate con gli studenti, pedalate come questa che lo porteranno, dopo Yad Vashem, al kibbutz dell'accoglienza dei Bambini di Selvino: il kibbutz Tze'elim. Grazie anche a te, Giovanni, per il tuo straordinario entusiasmo e la forza delle tue gambe, guidate dal cervello e dall'amore prima che dai muscoli, che pur ci vogliono.

Marco Cavallarin - per la tutela della Memoria di Sciesopoli Ebraica.

Il Ciclista della Memoria Giovanni Bloisi

GIOVANNI BLOISI

Giovanni Bloisi è nato il 12 luglio 1954 e risiede a Varano Borghi (VA). Membro del CLUB ALPINO ITALIANO, escursionista, alpinista e viaggiatore solitario in bicicletta. Nell'estate del 2013 ha viaggiato per Mauthausen, Auschwitz e Birkenau percorrendo 3100 km; nell'estate del 2014 ha compiuto il giro dei Sacrari militari della Prima guerra mondiale su Alpi, Prealpi e Dolomiti, percorrendo 2500 km; nell'estate 2015 ha visitato i luoghi dello Sbarco di Normandia e visitato i cimiteri militari italiani, per 3240 km; nell'estate del 2016 si è diretto a Berlino e ai campi di concentramento di Dachau, Flossenburg, Buchenwald e Terezin, per un totale di 3945 km. Viaggiatore solitario, da decenni viaggia all'interno della storia del Novecento vistando i Luoghi della Memoria della Shoah e della Seconda guerra mondiale di tutta Europa, per portare la sua testimonianza di pace. Viaggia da solo, armato soltanto di bicicletta, tenda, sacco a pelo, fornello e bandiera della pace.
Il 16 e 17 aprile del 2016 ha visitato il campo profughi di Magenta (MI), il Memoriale della Shoah di Milano, ed è arrivato fino a Sciesopoli (330 km) per incontrare gli ex Bambini di Selvino, Avraham e Ayala Aviel, e la loro famiglia. Tale iniziativa si è svolta in collaborazione con il Comitato per la Memoria di Sciesopoli Ebraica. La scorsa estate ha viaggiato per i campi di concentramento intorno a Berlino, Praga e i luoghi della Seconda guerra mondiale tra Russia e Ucraina.

L'INTERO PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL VIAGGIO BICI-MEMORIA

Scarica la sintesi in formato Pdf del calendario delle 26 tappe>> 

19.3.17, dom, tappa 1, da Varano Borghi (VA) a Tradate (VA)

Tradate: Villa Mayer e Castello Stroppa. Incontro Amm. Comunale da Tradate (VA) a Vedano Olona e Malnate (VA) Vedano O. e Malnate Incontri con Amm. com. (Bellifemmine) da Malnate (VA) a Varese Varese ore 11,30: Incontro con ANPI della provincia, cons. com. Fabrizio Mirabelli e Sindaco Davide Galimberti. Coro ANPI.

20.3.17, lun, tappa 2, da Varano Boghi a Biandronno (VA) a Travedona Monate (VA) e Vergiate (VA)

Varano Borghi, incontro con studenti. Biandronno, Travedona Monate e Vergiate Incontri con studenti e Amm. Comunali. da Vergiate (VA) a Magenta (MI) Magenta
ore 17: arrivo a Cascina Bullona. Campo profughi ebrei Villa La Fagiana.
21.3.17 Magenta
ore 8: Cascina Bullona, Incontro con ciclisti Team Chiodini.
ore 8,30-11,30 Casa Giacobbe, Incontro con studenti, Team Chiodini e Amm. Comunale. Mostra Fossoli.

21.3.17, mar, tappa 3, da Magenta a Milano

ore 15,30, Giardino dei Giusti, Monte Stella: Gariwo incontra Giovanni Bloisi. ore16,45 Vigorelli: Visita guidata al Vigorelli e alle sue storie.
ore 18,30: Memoriale della Shoah.

22.3.17, mer a Milano, tappa 4

Milano ore 9: Alb. Regina, via Unione, Memoriale Shoah, incontro ciclisti. ore 11: partenza da Milano a Selvino (BG) Selvino
ore 16,30: Incontro con Sindaco.

23.3.17, gio, tappa 5 a Selvino

Selvino ore 8: Visita a Sciesopoli ore, 8,30: Incontro con Studenti ore 11:da Selvino (BG) a Cremona Cremona ore 16: Visita JDPC DP CAMP IT82 - Incontro ciclisti FIAB

24.3.17, ven, tappa 6, da Cremona a Gattatico e Campegine (RE)

Cremona ore 7: partenza per Gattatico.

Gattatico
ore 12: Casa Museo Cervi. Incontro Fondazione Cervi. Campegine
ore 14,30:Visita cimitero tomba Cervi. da Campegine (RE) a Reggio Emilia Reggio Emilia ore 16: Incontro in Istoreco. Partenza per visita della città in bicicletta: ore 16,15: carcere San Tommaso ore 16,45: sinagoga Via dell’Aquila e Pietre d’Inciampo ore 17,30: Villa Terrachini ore 18: Caserma Zucchi.

25.3.17, sab, tappa 7,  da Reggio Emilia a Fossoli (MO)

Reggio Emilia
ore 9: partenza per Fossoli. Fossoli
ore 10: Museo Fondazione e campo - Mostra Fossoli (Anpi Magenta) ore 10: Tavola rotonda: Andar per luoghi. I tanti modi di incontrare un luogo di memoria. Con: Laura Fontana, Ist. storico Reggio Emilia, Ist. storico Modena e Marco Cavallarin. ore 12,30: Intervista a Bloisi

26.3.17, dom, tappa 8, da Fossoli (MO) a Nonantola (MO)

 Fossoli
ore 9: partenza per Nonantola Nonantola ore 11: Incontro con Fondazione Villa Emma e Ass. cicloturismo della memoria di San Giovanni in Perisceto. da Nonantola (MO) a Modena Nonantola
ore 13: partenza per Modena con ciclisti S. Giovanni Persiceto Modena
ore 16: Visita guidata a Lapide Formiggini e luoghi della memoria (Federica Di Padova).

27.3.17, lun, tappa 9, da Modena a Ferrara

Modena ore 8: partenza per Ferrara Ferrara ore 12: Incontro MEIS e Ist. Storico. Visita lapide Castello

28.3.17, mar, tappa 10, da Ferrara a Alfonsine (RA)

Ferrara
ore 8: partenza per Alfonsine Alfonsine
ore 11: arrivo ad Alfonsine. Incontro con ANPI da Alfonsine (RA) a Piangipane (RA) Alfonsine
ore 13: partenza per Piangipane Piangipane
ore 14: visita Cimitero Jewish Brigade

29.3.17, mer, tappa 11, da Piangipane (RA) a Arcevia (AN)

Piangipane
ore 8: partenza per Arcevia. Arcevia
ore 17: arrivo ad Arcevia e incontro Sindaco Andrea Bomprezzi

30.3.17, gio, tappa 12, da Arcevia (AN) a Colfiorito (PG)

Arcevia
ore 8: Visita luogo strage nazifascista. Colfiorito
ore 17: Arrivo

31.3.17, ven, tappa 13, da Colfiorito (PG) a Urbisaglia (MC)

Colfiorito
ore 10: Incontro Amm. Comunale, Ass. alla Memoria e targa alle Casermette. Urbisaglia ore 17: Arrivo a Urbisaglia e Visita Campo concentramento
Urbisaglia
ore 8: partenza per Tossicìa Tossicìa

1.4.17, sab, tappa 14, da Urbisaglia (MC) a Tossicìa (TE)

ore 17,30: arrivo a Tossicìa
Tossicia - 2.4.17
ore 8: Visita campo di concentramento
ore 9: partenza per Casoli con arrivo il 2-4-17 alle ore 17:00

3.4.17, lun, tappa 15, da Casoli (CH) a Lanciano (CH) (La tappa di Lanciano è stata annullata)

Casoli ore 9: incontro con ANPI e ciclisti amatori che andranno incontro a Bloisi. Incontro con i cittadini e classi IV e V del liceo. Visita ai luoghi degli internati, per cui si prevede il recupero finalizzato a museo. Presentazione sito Giuseppe Lorentini www.campocasoli.org .
da Casoli (CH) a Lanciano (CH) Casoli
Casoli ore 17: partenza per Lanciano con ciclisti di Casoli. (partenza anticipata alle ore 12:30 per Casalenda)
Lanciano ore 18: Visita Campo di concentramento (visita annullata)

4.4.17, mar, tappa 16, da Lanciano (CH) a Vasto/Istonio (CH) (questa tappa è stata annullata)

Lanciano
ore 8: partenza per Vasto Vasto
ore 10: Visita Campo di concentramento da Vasto/Istonio (CH) (visita annullata)
ore 11,30: partenza per Casacalenda
ore 13: arrivo a Casacalenda

5.4.17, mer, tappa 17, da Casacalenda (CB) a Manfredonia (FG)

Casacalenda
ore 8: Visita Campo di concentramento.
ore 8,30: incontro con studenti Manfredonia
ore 17: arrivo a Manfredonia e Visita Campo di concentramento - Macello comunale

6.4.17, gio, tappa 18, da Manfredonia (FG) a Trani

Manfredonia ore 8: Visita Campo profughi ebrei

7.4.17, ven, tappa 19, da Trani a Gioia del Colle (BA)

Visita Campo di concentramento da Gioia del Colle (BA) a Alberobello (BA) Campo di concentramento Casa Rossa

8.4.17, sab, tappa 20, da Alberobello (BA) a Manduria

9.4.17, dom, tappa 21, da Manduria a Portocesareo

 Gallipoli Santa Maria al Bagno: Visita Museo Aliyah Bet

10.4.17, lun, tappa 22,  Leuca , Otranto e Brindisi

11.4.17, mar, tappa 23, da Brindisi a Patrasso

Traghetto Grecia

12.4.17, mer Partenza da Patrasso

DAL 13.4.17 AL 18.4.17 GRECIA

19.4.17, mer, tappa 24, volo Atene - Tel Aviv

Tel Aviv ore 16: Eretz Israel Museum - Incontro Studenti. Visita Mostra Aliyah Bet

20.4.17, gio Tel Aviv
ore 8,30: Incontro con Studenti Scuola Sup.

21.4.17, ven
Incontri con Bambini di Selvino

22.4.17, sab
Incontri con Bambini di Selvino

23.4.17, dom
Incontri con Bambini di Selvino

24.4.17, lun. tappa 25, Tel Aviv - Gerusalemme Yad Vashem

Ceremony Yom HaShoah

25.4.17, mar, tappa 26, da Gerusalemme a Tze'elim Kibbutz

Tze'elim
Incontri con Bambini di Selvino

3.5.17, mer da Tel Aviv a Atene

Al ritorno in Italia, Giovanni Bloisi sarà accolto al Museo del Ciclismo del Ghisallo, dove è conservata la maglia di Gino Bartali, Giusto tra le nazioni. (Data da definire.)

 

Immagini del 19/03/2017


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