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La Stazione Ornitologica Abruzzese dice no al crossodromo di Casoli

La S.O.A., a causa dei rombi dei motori, ritiene il crossodromo incompatibile con la vicina area SIC Lago di Serranella. Il progetto è attualmente sottoposto al V.I.A., ma l'associazione scopre che esiste già e presenta una nota-esposto a vari enti

La Stazione Ornitologica Abruzzese dice no al crossodromo di Casoli

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La Stazione Ornitologica Abruzzese (S.O.A.), ha presentato a vari enti e al Corpo Forestale dello Stato, una nota-esposto relativa al progetto per la realizzazione di un crossodromo a Casoli in contrada Colle Barone.

"L'intervento - dice Augusto De Sanctis presidente e socio fondatore nel 1996 della Stazione Ornitologica Abruzzese - è attualmente sottoposto alla procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. presso gli uffici regionali (il periodo per le osservazioni scade il 15 gennaio 2017), ma in realtà, consultando le foto aree ufficiali sul Portale Cartografico Nazionale (le ultime disponibili su questo sito risalenti al 2012), si scopre che la pista in quel momento già esisteva, mentre negli elaborati depositati alla regione si parla di pista ancora da realizzare (tutti i verbi sono declinati al futuro) e non si parla di situazioni preesistenti. Per questo l'associazione  ha chiesto a tutti gli enti di verificare se tale intervento sia stato in qualche modo autorizzato in passato, almeno per il periodo di funzionamento."

"Per quanto riguarda gli impatti ambientali, - continua De Sanctis - si sottolinea che un crossodromo produce livelli di emissioni acustiche notevoli tali da essere udibili a chilometri di distanza. A meno di 500 metri dall'area su cui insiste il progetto vi è il confine del Sito di Interesse Comunitario del Lago di Serranella che è stato istituito per preservare specie animali di valore conservazionistico internazionale, dal Lupo al Nibbio bruno, dalla Lontra alla Nitticora. Sul punto la normativa è chiara: qualsiasi intervento che anche indirettamente può provocare impatti nel SIC deve essere sottoposto a Valutazione di Incidenza Ambientale."

"L'area oggetto dell'intervento - spiega ancora Augusto De Sanctis - è, tra l'altro, a rischio elevato dal punto di vista idrogeologico e sovrasta una strada. È vero che la pista sarebbe in terra battuta, ma è noto che la compattazione del suolo connessa alla costruzione dell'impianto, comprometterebbe il normale regime delle acque in un sito estremamente fragile.

"Infine, - conclude De Sanctis - vi è da rimarcare che l'area in cui di vuole realizzare l'intervento ha una destinazione urbanistica a suolo agricolo, incompatibile con l'uso ad impiantistica sportiva a cui verrebbe destinato con la costruzione dell'impianto, come, tra l'altro aveva chiarito la regione Abruzzo con una nota del 2008 su richiesta del Comune di Casoli. Pertanto la S.O.A. ha chiesto agli uffici regionali di rigettare l'intervento e agli altri enti di verificare esattamente la sussistenza delle autorizzazioni per gli interventi realizzati nel passato sulla stessa area." 

Inserito da Redazione il 13/12/2016 alle ore 21:03:05

www.casoli.org