DAGLI ARCHIVI NEOZELANDESI CI ARRIVANO IMMAGINI DI CASOLI GIRATE NEL MESE
DI DICEMBRE DEL 1943
VideoNotizia a cura di
Archives New Zealand
Sono tantissimi i video archiviati dai
neozelandesi in questo canale di YT:
www.youtube.com/user/archivesnz . Tra quelli che riguardano l'Italia,
troviamo i video girati in Abruzzo, in particolare sul nostro terriroio. Nel presente
filmato, dal
minuto 2:52 c'è l'inizio del servizio riguardante il terrotorio
Sangro Aventino, dove si vedono camion militari che s'incrociano con un gregge e
poi attraversano i ponti del genio militare mentre incontrano sfollati con delle
grosse ceste in testa. In altre scene si vedono i cannoneggiamenti e alcune case danneggiate.
Al minuto 3:15, appare per la prima volta Casoli, dove si vede la signora
Luciani che sferruzza vicino ai suoi figli in Via Frentana. Un'altra immagine di Casoli ritrae un uomo che recupera qualcosa tra le
macerie di casa Di Florio, distrutta dall'esplosione della
polveriera tedesca. In seguito, inizia una serie di scene che parte da Corso Umberto I,
in cui si vedono arrivare i neozealndesi con i carri armati, che finiscono la
corsa in mezzo ad una calorosa accoglienza di un gruppo di casolani in Piazza San Rocco,
mentre nelle vicinanze alcune famiglie guardano dai balconi delle case ottocentesche
risparmiate dalla guerra (a differenza dei paesi limitrofi rasi al suolo).
Infine, si vedono due miltari appoggiati al muretto sotto il Castello, che
scrutano con i loro binocoli la vallata e la parte bassa del paese. Guardando altri
filmati nell'archvio dei neozelandesi, è possibile scoprire alltre immagini girate
in Italia e in particolre sul terrtorio Sangro Aventino come in questo video
www.youtube.com/watch?v=f5yeLvApN84 e in quest'altro
www.youtube.com/watch?v=bLxicsF3XoY .
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La donna è Assunta Della Morgia (zia di
Piera Della Morgia) e i due ragazzini sono i suoi figli: Francesco
Luciani e suo fratello minore Nicola emigrato poi in
Australia. Si trovavano nei pressi di via Frentana, tra la casa popolare
costruita negli anni 60 e la Villa Comunale, nata anch'essa alcuni anni dopo.
Sullo sfondo si vede la casa della signora, che oggi fa parte di quella fila di
casette a schiera a fianco della villa Comunale in Vico II di Corso Umberto I.
Sulla sinistra si vedono i tetti delle Case di Corso Umberto I e sulla destra,
da quella postazione, si doveva sicuramente vedere anche il tetto della chiesa
di S. Reparata danneggiato sul lato verso il paese.
Le macerie di casa Di Florio,
polverizzata dopo una forte esplosione, perchè fu
adibita a deposito di munizioni ed esplosivi durante l'occupazione tedesca e la
casa di Emilio Serraiocco completamente sventrata. Il deposito
saltò
in aria il 14 Novembre del 1943.
L'ingresso dei neozelandesi a Casoli, lungo Corso
Umberto I
L'accoglienza di un gruppo di casolani in Piazza San Rocco.
Questa immagine e le successive, mostrano un
cittadino che offre del buon vino ai militari neozelandesi che bevono
ringraziando
L'accoglienza di un gruppo di casolani in Piazza San Rocco
L'accoglienza di un gruppo di casolani in Piazza San Rocco
L'accoglimeto di-vino in Piazza San Rocco
L'accoglimeto di-vino in Piazza San Rocco
Dal muretto di via Castello due miltari scrutano con i
loo binocoli la vallata e la parte bassa del paese, dove si vedeva anche la
chiesa di Santa Reparata col tetto della navata sinistra danneggiato, che però
nel filmato non viene inquadrata. Peccato, perchè sarebbe stata una ulteriore
testimoninaza per comprovare l'esistenza di un edificio rimasto in piedi e non
completamente distrutto dalla guerra, come ci hanno sempre voluto far credere
AGGIORNAMENTO DEL 25 APRILE 2020
SI CHIAMAVA VITO CUONZO, IL SIGNORE BEN VESTITO
CHE IN QUESTO VIDEO OFFRE DA BERE AGLI ALLEATI
A
raccontarci di questo personaggio, che da caposquadtra della Milizia di
Mussolini, da pentito, accoglie i neozelandesi offrendo loro del vino, è Vincenzo
Rossetti. Cuonzo non era nativo di Casoli, gestiva il forno in via Michetti e
poi fu
custode delle carceri mandamentali di Casoli e preparava anche i pasti ai
detenuti
"Ho fatto delle ricerche sui casolani che appaiono
nel video dei neozelandesi (Val di Sangro, Casoli ed altri paesi - Dicembre
1943) - scrive Vincenzo Rossetti in una E-mail -
Purtroppo, oltre alla parente di Piera Della Morgia,
sono riuscito a "battezzare" solo un altro concittadino. Quello che
offre il vino ai soldati sui carri armati, si
chiamava Vito Cuonzo, residente in paese, ma
non nativo di Casoli.
Aveva gestito, durante il fascismo, il forno di proprietà della famiglia
Spinelli, ubicato a fianco della Pescheria Comunale in via Michetti.
Non doveva essere un bravo fornaio, tant'è che nel 1935 fu soggetto
ad un richiamo da parte del potestà Mosè Ricci, su ordine del
Prefetto di Chieti. Tutto era nato da un esposto anonimo di un casolano che, fra
le tante accuse, lamentava anche che il pane non era buono per difetto di
confezione e di cottura. Per la precisione puzzava di nafta (sic!), era crudo e
fatto con farina scadente."
"Successivamente - continua
Rossetti - era diventato custode delle carceri
mandamentali di Casoli e preparava anche i pasti ai detenuti.
Un personaggio - Cuonzo - veramente "simpatico"! Era stato
un convinto fascista, essendo stato un
caposquadra della Milizia di Mussolini, ma, il
pentimento dopo il 25 luglio 1943 fu rapido. Infatti,
dopo aver dismesso la camicia nera, nel video appare
elegantemente vestito con giacca e cravatta a distribuire ai liberatori
neozelandesi bicchieri di vino con aria compiaciuta."
"Il
Duce era stato ripudiato, dopo i guai che aveva combinato, - conclude
Vincenzo Rossetti - e Casoli si apprestava proprio in quei giorni
ad iniziare il percorso verso le prime elezioni amministrative del 31 marzo
1946. Il video è databile a qualche giorno dopo il 4 dicembre
1943, giorno in cui entrò in paese il primo gruppetto di
soldati alleati della 2a divisione neozelandese del generale Bernard Freyberg"
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