Salvo per il momento l’ospedale di Guardiagrele
Il Consiglio di Sato concede la sospensiva. Il provvedimento all’interno della infinita battaglia per salvare i piccoli ospedali
Salvo per il momento l’ospedale di Guardiagrele
di Sebastiano Calella
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Il Consiglio di Stato accoglie la richiesta di
sospensiva contro l’Atto aziendale della Asl di Chieti, nel punto in cui
trasforma (e chiude di fatto) l’ospedale di Guardiagrele.
Una decisione attesa, ma non scontata, che per il momento riconosce le
ragioni della Lista civica “Guardiagrele il bene in comune” che
si oppone - strenuamente e da almeno un paio d’anni - al Programma
operativo dell’Ufficio commissariale alla sanità ed a tutti gli atti
conseguenti. La decisione dal Consiglio di Stato, presa “inaudita altera
parte” cioè discutendo e valutando solo le ragioni dei ricorrenti, fissa
l’udienza collegiale al 25 maggio prossimo per la conferma o meno
della sospensiva. «Visto l’appello contro l’Atto aziendale
punitivo verso l’ospedale di Guardiagrele che ospitava diverse Unità
operative – questa in sintesi l’ordinanza - visto anche che sono
pendenti altri giudizi amministrativi e una richiesta di
incostituzionalità del Programma operativo, ritenuto che l’ospedale
assiste un bacino d’utenza di 40 mila persone e quindi i profili di
urgenza sono tutti evidenti, si accoglie la richiesta cautelare e si
fissa l’udienza collegiale al 25 maggio prossimo».
Si è trattato dell’ennesimo successo dell’avvocato
Simone Dal Pozzo e della Lista civica di fronte alla giustizia
amministrativa, ma il commento dell’ex senatore Angelo Orlando è anche
politico e si riferisce all’attualità: «diciamo che abbiamo
contribuito a dare una bella spinta alla partenza del sub commissario
Baraldi. Come diceva Manzoni: a questo mondo c’è giustizia
finalmente…». Rischiano di essere pesanti le conseguenze di questa
prima sospensiva sul destino dell’Atto aziendale della Asl di Chieti,
tra l’altro impantanato per le modifiche richieste dal Tavolo di
monitoraggio romano, sulle quali il manager Zavattaro sta tentando
una resistenza. A Guardiagrele intanto sperano che l’ospedale possa
ancora essere salvato. Così come sperano tutti gli altri cittadini e le
amministrazioni locali che si sono sollevati contro la chiusura dei
piccoli ospedali o di molti reparti: da Pescina a Tagliacozzo,
da Casoli, a Gissi, Atri e Giulianova gli
occhi sono puntati sulla battaglia di Guardiagrele. Se le truppe
della Lista civica sfondano, salta tutto il Programma operativo.
Fonte:
www.primadanoi.it
Inserito da Redazione il 28/04/2012 alle ore 17:45:27
www.casoli.org
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