Il consigliere provinciale de L'Aquila Amedeo
Fusco, è un politico attivo che si impegna per la popolazione che
rappresenta. Come lui ce ne sono pochi. Ha inviato una lettera a tutte
le autorità, dai vertici del Parco, al prefetto, al procuratore della
Repubblica, per chiedere interventi per “arginare la presenza
dell’orso” nei paesi di Scanno e Villalago. E perché
non di Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea? Nel
merito, avrebbe dovuto cominciare a suggerire lui qualche rimedio, che
non sia la gabbia, facendo del parco un immenso recinto, o
l’eliminazione degli orsi. Sono un problema gli orsi o una risorsa? Sono
più di una risorsa, sono un miracolo. Se solo si pensa a quanti animali
popolavano un tempo l’ Italia e l’ Europa. C’erano dinosauri, elefanti,
mammut, leoni. L’orso, qualche lupo, qualche aquila e i camosci sono
sopravvissuti . Grazie alle riserve, ai parchi, che uomini lungimiranti
hanno voluto creare prima della desertificazione, della totale scomparsa
di quegli animali che hanno vissuto in queste terre insieme ai nostri
antenati. E di quei remoti tempi sono ricordo e testimonianza. Accanto a
questi orsi sono vissute generazioni e generazioni.
Erano popolazioni povere, molto povere, eppure
hanno rispettato quegli stupendi plantigradi che qualche danno pure
infliggevano alle loro misere colture. Oggi si deve piangere per qualche
pollo o qualche raccolto depredato, che il Parco, anche se con qualche
ritardo, provvede a rimborsare?
Problemi di sicurezza? Non c’è ricordo che nei secoli, nei millenni un
orso, un orso bruno marsicano , magari impazzito, abbia aggredito
l’uomo. Nemmeno le favole delle nonne sempre terribili e popolate di
animali feroci gettano un’ ombra sui pacifici orsi nostrani. Come è
diverso il mondo altrove! Richieste del genere farebbero ridere persino
gli orsi. Chi ha visitato il gigantesco Parco Yosemite della
California, dove vivono gli orsi neri, quelli sì pericolosi, sa che
il visitatore viene messo in guardia con un semplice cartello che dice:
“CAUTION BEARS”, “ATTENZIONE ORSI”.