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L'accesso agli impianti sportivi da Corso Umberto
Un'ordinanza disciplina e ristabilisce il traffico veicolare lungo un tratto di strada molto importante che, appena dopo la realizzazione del manto bituminoso, è stato riservato ai soli residenti

L'accesso agli impianti sportivi da Corso Umberto

Foto 1

 

Non si conosce l'ordinanza che ha disposto il divieto di transito al traffico veicolare tra Corso Umberto I e la zona degli impianti sportivi (appena dopo la realizzazione del manto bituminoso), lasciando tale privilegio ai soli residenti e tagliando fuori il resto della comunità, ma è nota per fortuna, l'ordinanza n. 43 che da ieri 25 Novembre, ristabilisce e restituisce alla collettività, questo importante collegamento.
L'ultima notizia inerente il tratto stradale apparsa su questo sito, riguardava proprio la cattiva manutenzione ed il totale stato di abbandono di quest'unica via di collegamento diretto tra Corso Umberto I e la zona delle attrezzature sportive (leggi).
L'amministrazione finalmente, dopo anni provvede alla sua manutenzione, poichè la strada è comunale, ma la segnaletica con il divieto, che rende la via inaccessibile a tutti i veicoli, tranne che a quelli dei residenti, si trova all'imbocco del Corso (Foto 1), posizionata quindi, molti metri prima del tratto di strada con maggiore pendenza. Dalla parte opposta, a valle, la segnaletica è collocata nelle immediate vicinanze del tratto di strada sistemata con i gradini laterali (Foto 2), preceduta da un avviso 200 metri prima (Foto 3), dove il manto bituminoso occupa una minima parte dello spazio a disposizione in prossimità della scuola materna.

 

Foto 2

 

Secondo quest'ultima ordinanza:
- è consentito il transito su entrambi i sensi di marcia per il primo tratto di circa 50/70 metri dall’ingresso di corso Umberto, fino al numero civico 178/C;
- è consentito il traffico in una sola direzione (a scendere) per un tratto di circa 30 mt (tratto limitrofo alla gradinata realizzata);
- è consentito il traffico su entrambi i sensi di marcia per il restante tratto fino all’incrocio con il piazzale antistante il bocciodromo e la scuola dell’infanzia.
Il senso unico quindi, riguarda solo il tratto di strada con i gradini laterali e grazie all'ordinanza di ieri, tutti potranno tornare ad usufruire di questo prezioso collegamento che, appena dopo la sistemazione del manto stradale, invece di rimanere aperto a tutti i veicoli, è stato riservato solo a quelli  dei residenti.

 

Foto 3 - La strada che fiancheggia la scuola materna con la segnaletica che avvisa del divieto

 

Il documento in questione inoltre, conclude con le seguenti parole: "Dalla data della sua pubblicazione, attraverso il presente provvedimento, così come previsto dall’Art. 3, comma 4, della L.241/90 e s.m.i., potrà essere proposto ricorso entro 60 giorni al T.A.R. Abruzzo o in alternativa, entro 120 gg. al Presidente della Repubblica. Inoltre, in relazione al disposto dell’art. 37 comma 3 del D. Lgs.n° 285/92, entro il termine di 60 giorni, è ammesso ricorso, da chiunque abbia interesse alla apposizione della segnaletica, in relazione alla natura del segnale apposto, al Ministero dei Lavori Pubblici, con la procedura di cui all’Art. 74 del Regolamento approvato con D.P.R. n° 495/92".

Ricorso al TAR? Al Presidente della Repubblica? Al Ministero dei Lavori Pubblici?
Ma come!!!???? Prima si vieta l'accesso veicolare della strada all'intera comunità, lasciandola percorribile per un lungo tratto, solo ai residenti (tutto questo senza preavviso, ordinanze e cose simili) e poi, quando ci si rende conto dell'assurdità di tale decisione, tornando indietro, ci si preoccupa dei ricorsi? E' quando si chiude una strada, che l'Amministrazione deve dare la possibilità alla cittadinanza intera di poter far ricorso e non quando si ordina di riaprirla!

Se l'Amministrazione Comunale (come anche le precedenti), nel rilasciare Permessi a Costruire, avesse fatto sempre rispettare, per le recinzioni ed i muri di sostegno, la distanza dal ciglio stradale, come previsto nella NTA del vigente PRG per le strade comunali (e come veniva prescritto in precedenza dalla Commissione Edilizia), non incontrerebbe problemi di questo genere e la collettività, potrebbe usufruire in seguito a semplici espropri, di marciapiedi e strade più larghe senza penalizzare ulteriormente un paese già moribondo.
Ma il piccolo tratto stradale, di circa 30 mt, che  nell'occasione poteva essere finalmente ALLARGATO viene addirittura CHIUSO AL TRAFFICO!

 

Foto 5 - La strada prima della manutenzione. Pericolosa, ma senza alcun divieto (leggi)

 

Foto 4 - La strada oggi, dopo i lavori di manutenzione diventa sicura ma chiude al traffico

Inserito da Carmen il 26/11/2010 alle ore 23:58:50 - sez. Comune - visite: 4400