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Risorgimento e Liberazione, sě!
25 Aprile 2011, Taranta Peligna, Torricella Peligna, Sant'Agata e Gessopalena. Alle ore 22.00 concerto del pianista Michele di Toro

Risorgimento e Liberazione, sì!

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Risorgimento e Liberazione sono termini che si richiamano e stanno insieme a connotare la tormentata storia del nostro Paese, giacchè segnano l’inizio e la conclusione di quel lungo percorso che porta all’unificazione e all’ indipendenza della patria, attraverso la conquista della libertà.
Nell’ Ottocento si combatte principalmente per l’eliminazione di una costrizione esterna, rappresentata dalle interferenze di potenze straniere che impediscono all’Italia di essere una, indipendente e sovrana; nella prima metà del XX secolo, a partire dal ventennio fascista, si combatte per non essere soggetti, entro i confini della patria, all’arbitraria volontà altrui che conduce al fanatismo e alla coercizione.
<< Libertà da >> o << Libertà di >>, in ogni caso si combatte sempre contro un’oppressione che, di fatto, prova ad offuscare le coscienze e a limitare le condizioni di possibilità dell’autodeterminazione.
Questa sete di libertà, che ha contraddistinto il primo e il secondo Risorgimento, è stata soddisfatta a caro prezzo, con il sacrificio di tante vite umane: come sanno bene le popolazioni che vivono alle falde della Maiella.
Non a caso le vicende vissute dalla nostra gente durante il primo e il secondo Risorgimento chiamano in causa il nostro patrio monte, << alla cui ombra si è consumato l’ olocausto di infiniti martiri della patria >>.
Infatti il nome “La Maiella” fu scelto a simbolo di libertà, prima da Gian Vincenzo Pellicciotti, l’ animatore del movimento liberale chietino, per il suo giornale che vide la luce nei convulsi giorni del maggio 1848, e poi da quella brigata di coraggiosi, formatasi intorno a Ettore Troilo e Domenico Troilo, che si coprirà di gloria nella lotta di liberazione dal Nazifascismo.
Siamo vigili, dunque, e sempre pronti a difendere la libertà così faticosamente riconquistata, tutelando quei principi solenni della nostra Costituzione che garantiscono i diritti fondamentali della persona. Perché la Maiella torni ad essere il simbolo della fierezza degli Abruzzesi, insofferenti di ogni coercizione.
Questo è il monito che si leva dalla celebrazione del XXV aprile. (Il Comitato Provinciale A.N.P.I. Chieti)

Il servizio di TeleMax del 23 Aprile2011

 

Inserito da Redazione il 16/04/2011 alle ore 12:57:34 - sez. Eventi - visite: 3463