Di seguito il Comunicato Stampa della Segreteria Regionale CISL FP:
		SIGNORI…. L’INTERVENTO E’ RIUSCITO…. MA IL PAZIENTE 
		E’ MORTO 
		
		Non vorremmo con tale perifrasi dover definire lo stato attuale della 
		sanità Abruzzese.
		Infatti, dopo gli ultimi provvedimenti Commissariali si può 
		tranquillamente parlare di una gestione della sanità abruzzese ormai al 
		capolinea che mostra in tutti i suoi atti il proprio fallimento.
		Hai voglia il Commissario/Presidente Chiodi a sbandierare i presunti 
		risanamenti di bilancio quando questi sono solo frutto di tagli ai 
		servizi sanitari e dell’ introduzione di nuovi ticket su prestazioni 
		finora esenti ( vedi delibera sui farmaci ed introduzione della 
		compartecipazione sulle prestazioni riabilitative), a discapito dei 
		soliti noti: i cittadini abruzzesi.
		È una gestione in crisi che mostra la corda e si avviluppa sempre più su 
		se stessa, incapace di proporre soluzioni virtuose rispetto al sistema 
		sanitario attuale che è paragonabile ad una rete colabrodo capace solo 
		di mangiare soldi e non dare assistenza. E allora che fare?… tagli e 
		ticket, ecco la risposta.
		
		Il sistema che adotta il duo Chiodi/Baraldi è semplice ed al tempo 
		stesso immediato e risolutivo, purtroppo non indolore. Una volta 
		individuato il problema, lo si elimina alla radice con un semplice 
		tratto di penna. Ed ecco qui confezionata l’ennesima delibera ad hoc.
		
		Si veda ad esempio la recente delibera 3/11 che cancella dal panorama 
		sanitario abruzzese la struttura psicoriabilitativa, denominata AZIENDA 
		AGRICOLA, dell’ex gruppo Villa Pini dotata di 56 posti letto per malati 
		psichiatrici, nella quale sono attualmente ricoverati 35 pazienti con 
		circa 20 operatori sanitari che li assistono. E così, come d’incanto, 
		tutto ciò viene azzerato. Come se un tratto di penna avesse la capacità 
		demiurgica di cancellare malattie, sofferenze, famiglie e, buon ultimo, 
		posti di lavoro. Tale atto è ancor più grave se si considera emanato 
		nonostante che, davanti al Prefetto di Chieti, Azienda ed Asl avevano 
		trovato una soluzione di salvaguardia.
		
		Ancor più recente è la scandalosa delibera 17/11 sui nuovi COSTI DEI 
		FARMACI che abolisce la clausola di salvaguardia per i cittadini 
		introducendo a loro carico la differenza dei costi tra i farmaci 
		equivalenti non allineati alle nuove tariffe AIFA. È appena il caso di 
		accennare al fatto che i cittadini di cui trattasi sono per lo più 
		disabili e pazienti cronici anziani, cioè pensionati !!!
		
		Accade peraltro, che in un sistema sanitario alla deriva, privo di 
		governo ed indirizzo, un curatore fallimentare, quale quello di Villa 
		Pini, possa mettere all’asta una struttura come “ IL MARISTELLA”, 
		accreditata con il servizio sanitario regionale per l’erogazione di 
		prestazioni riabilitative, nonostante la dichiarazione, da parte degli 
		organi competenti per territorio, della mancanza dei necessari ed idonei 
		requisiti fondamentali per lo svolgimento di tali attività. In barba a 
		tutto ciò, la data per l’apertura delle buste è fissata per il 6 giugno 
		p.v. senza che nessuno spenda una parola a riguardo.
		Sono oltre 3 anni, dall’emanazione del 3° Piano Sanitario Regionale, che 
		si attende la nuova stesura della rete sulla residenzialità territoriale 
		per favorire la deospedalizzazione e correggere le distorsioni del 
		vecchio sistema unitamente all’introduzione di nuove tipologie di 
		assistenza con tariffe e standard di personale appropriati (e non 
		drogati come in alcuni casi), ma di questo documento, di cui tutti 
		conoscono l’esistenza ormai da mesi, nessuno ad oggi conosce il 
		contenuto, se non l’organismo commissariale che l’ha redatto e che, non 
		si comprende per quale astruso motivo, tentenna ancora nel 
		pubblicizzarlo.
		
		Per la CISL FP è arrivata l’ora di far emergere con chiarezza queste 
		gravi contraddizioni all’interno delle Istituzioni Regionali deputate 
		alla gestione della sanità. La CISL FP denuncia la politica dei veti 
		incrociati e le lotte intestine in atto tra le lobbies che, paralizzando 
		l’intero governo della sanità regionale, portano come conseguenza 
		inevitabile che sia la collettività a pagarne il costo.
		
		Segreteria Regionale CISL FP