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i comuni ricicloni 2011
Sono stati premiati ieri 15 luglio a Roma i Comuni Ricicloni 2011, ossia
quei Comuni che hanno raggiunto nel 2010 la quota che, per legge regionale,
è fissata al 50% di raccolta differenziata.
Secondo i dati forniti dalla Regione Abruzzo ed elaborati da Legambiente,
ben 52 Comuni sui 305 abruzzesi vincono l’appellativo di Ricicloni 2011.
Di questi 40, 21 sono in provincia di Chieti, 13 in quella di Teramo, 9 nel
Pescarese e 9 nell’Aquilano. In pratica, a superare il 50% di raccolta
differenziata è un Comune su 6, rappresentando così oltre il 18% della
popolazione abruzzese.
In testa alla classifica regionale si colloca Torre de’ Passeri, in
provincia di Pescara, con l’83,3% di raccolta differenziata.
«Nonostante le numerose difficoltà, l’Abruzzo ha individuato la strada
giusta – dichiara Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente
Abruzzo – Dopo 4 anni dall’approvazione del nuovo piano regionale dei
rifiuti i risultati continuano ad essere incoraggianti e confermano la bontà
della norma, che, come rilevato da Legambiente sin dall’inizio, delinea un
corretto sistema di gestione integrata dei rifiuti ponendo come obiettivi
prioritari la riduzione e la raccolta differenziata».
I dati 2010 confermano il ruolo fondamentale dei piccoli Comuni, dove il
sistema porta a porta, nel maggior parte dei casi finanziato dalla Regione,
è attivo ed efficiente. Adesso la responsabilità passa alle amministrazioni
dei grandi centri: gli unici Comuni Ricicloni di oltre 20mila abitanti sono
infatti Ortona e Teramo. L’assenza delle altre grandi città tra i Comuni
Ricicloni incide visibilmente sulla media regionale, che nel 2010 supera il
28% a fronte dello scarso 20% del 2007. L’obiettivo è di raggiungere per il
2011 è il 60%.
«A fronte di queste notizie positive non possiamo non rilevare il forte
stato di criticità dell’impiantistica – precisa Luzio Nelli,
della segreteria regionale di Legambiente – che, nonostante le
autorizzazioni rilasciate e i finanziamenti individuati dalla Regione
Abruzzo non viene portata a compimento dai consorzi e dai soggetti gestori,
spingendo sempre più l’Abruzzo sull’orlo di una crisi che si prefigura
analoga a quella campana. Questa difficoltà sembra lasciare spazio a fughe
in avanti verso soluzioni illogiche, contrastanti con la legge, mirate
all’incenerimento e persino recentemente oggetto di importanti indagini
giudiziarie che ha coinvolto il mondo della politica e dell’impresa».
In questo momento, per uscire dalla crisi dei rifiuti l’Abruzzo non ha altra
strada che investire economicamente e culturalmente sulle raccolte
differenziate, sulla filiera del riciclo e sull’efficienza
dell’organizzazione dei servizi e dell’impiantistica. Parlare di
termovalorizzazione assume un aspetto demagogico che non garantisce
soluzione al problema, sortendo anzi il risultato opposto. Ben venga, in tal
senso, il confronto avviato dalla Regione assieme al Cnr per
l’individuazione di tecnologie innovative per la gestione dei rifiuti, ma
tutto ciò resta subordinato al raggiungimento degli obiettivi del piano
regionale.
Cliccando qui avrete il quadro totale dei dati di raccolta differenziata nei
305 Comuni abruzzesi.
Visualizza l'andamento della raccolta in tutti i comuni della regione
Abruzzo