|
|
Sono 52 i Comuni Ricicloni, tra questi c'è anche Casoli con il 58,40% raggiunto nel 2010
Un Comune su 6 supera il 50% di raccolta differenziata. Torre de’ Passeri è in testa alla classifica regionale con l' 80,30%, segue il Comune di Fara San Martino con il 73,72%
Sono 52 i Comuni Ricicloni, tra questi c'è anche Casoli con il 58,40%
raggiunto nel 2010
di
Cristina Mosca
Visualizza
i comuni ricicloni 2011
Sono stati premiati ieri 15 luglio a Roma i Comuni Ricicloni 2011, ossia
quei Comuni che hanno raggiunto nel 2010 la quota che, per legge regionale,
è fissata al 50% di raccolta differenziata.
Secondo i dati forniti dalla Regione Abruzzo ed elaborati da Legambiente,
ben 52 Comuni sui 305 abruzzesi vincono l’appellativo di Ricicloni 2011.
Di questi 40, 21 sono in provincia di Chieti, 13 in quella di Teramo, 9 nel
Pescarese e 9 nell’Aquilano. In pratica, a superare il 50% di raccolta
differenziata è un Comune su 6, rappresentando così oltre il 18% della
popolazione abruzzese.
In testa alla classifica regionale si colloca Torre de’ Passeri, in
provincia di Pescara, con l’83,3% di raccolta differenziata.
«Nonostante le numerose difficoltà, l’Abruzzo ha individuato la strada
giusta – dichiara Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente
Abruzzo – Dopo 4 anni dall’approvazione del nuovo piano regionale dei
rifiuti i risultati continuano ad essere incoraggianti e confermano la bontà
della norma, che, come rilevato da Legambiente sin dall’inizio, delinea un
corretto sistema di gestione integrata dei rifiuti ponendo come obiettivi
prioritari la riduzione e la raccolta differenziata».
I dati 2010 confermano il ruolo fondamentale dei piccoli Comuni, dove il
sistema porta a porta, nel maggior parte dei casi finanziato dalla Regione,
è attivo ed efficiente. Adesso la responsabilità passa alle amministrazioni
dei grandi centri: gli unici Comuni Ricicloni di oltre 20mila abitanti sono
infatti Ortona e Teramo. L’assenza delle altre grandi città tra i Comuni
Ricicloni incide visibilmente sulla media regionale, che nel 2010 supera il
28% a fronte dello scarso 20% del 2007. L’obiettivo è di raggiungere per il
2011 è il 60%.
«A fronte di queste notizie positive non possiamo non rilevare il forte
stato di criticità dell’impiantistica – precisa Luzio Nelli,
della segreteria regionale di Legambiente – che, nonostante le
autorizzazioni rilasciate e i finanziamenti individuati dalla Regione
Abruzzo non viene portata a compimento dai consorzi e dai soggetti gestori,
spingendo sempre più l’Abruzzo sull’orlo di una crisi che si prefigura
analoga a quella campana. Questa difficoltà sembra lasciare spazio a fughe
in avanti verso soluzioni illogiche, contrastanti con la legge, mirate
all’incenerimento e persino recentemente oggetto di importanti indagini
giudiziarie che ha coinvolto il mondo della politica e dell’impresa».
In questo momento, per uscire dalla crisi dei rifiuti l’Abruzzo non ha altra
strada che investire economicamente e culturalmente sulle raccolte
differenziate, sulla filiera del riciclo e sull’efficienza
dell’organizzazione dei servizi e dell’impiantistica. Parlare di
termovalorizzazione assume un aspetto demagogico che non garantisce
soluzione al problema, sortendo anzi il risultato opposto. Ben venga, in tal
senso, il confronto avviato dalla Regione assieme al Cnr per
l’individuazione di tecnologie innovative per la gestione dei rifiuti, ma
tutto ciò resta subordinato al raggiungimento degli obiettivi del piano
regionale.
Cliccando qui avrete il quadro totale dei dati di raccolta differenziata nei
305 Comuni abruzzesi.
Visualizza l'andamento della raccolta in tutti i comuni della regione
Abruzzo
Area commenti di FaceBook
Nessun commento inserito.
|
|
|
|
casoli.org è un sito pubblicato sotto
Licenza Creative Commons |
Dove non specificato diversamente, è possibile riprodurre il
materiale: non alterandolo, citando sempre la fonte e
non
traendone vantaggi economici. |
|
Riferimento
legislativo sulla privacy |
Legge 633 del 22 aprile
1941 e successive modifiche ed integrazioni
Protezione del diritto d'autore e di altri
diritti connessi al suo esercizio
SEZIONE II
Diritti relativi al ritratto.
Art. 97
Non occorre il consenso della persona ritrattata
quando la riproduzione dell'immagine è
giustificata dalla notorietà o dall'ufficio
pubblico coperto da necessità di giustizia o di
polizia, da scopi scientifici, didattici o
culturali, o quando la riproduzione è collegata
a fatti, avvenimenti, cerimonie
di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.
Il ritratto non può tuttavia essere esposto o
messo in commercio, quando l'esposizione o messa
in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla
reputazione od anche al decoro della persona
ritratta. |
|
Nota (ndr): per quanto
attiene il ritratto di minori, la
pubblicazione nei termini e modi indicati nel
precedente Art. 97, è vietata solo per i minori
coinvolti in vicende giudiziarie (art.13
D.P.R. 22/09/88 n.448 ed art.50 D.L. 30/06/03
n.196, che estende il divieto anche ai casi
di coinvolgimento a qualunque titolo del minore
in procedimenti giudiziari in materie
diverse da quella penale). |
|
| Torna in alto | |
|
|
Content Management System powered by
dBlog ® Open Source . Modifiche e WebDesign by
casoli.org
|
Sito aggiornato ad intervalli
irregolari in base alla disponibilita' e alla reperibilita' dei materiali,
non iscritto al registro stampa ai sensi della Legge
n.
62/2001 (Art.1 comma2)»
|
|
|
|
Utenti online sul sito: 4101 .
|
|
21/11/2024 ore 16:07:06
reso in 31 ms
|
|
.
|