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"Welcome to green land" il nuovo album degli Anemamé
Nel panorama abruzzese, è il primo lavoro discografico realizzato con materiali ecologici. Il disco si compone di undici tracce che parlano di amore, ambiente e problemi sociali
Il disco si compone di undici tracce che parlano di
amore, ambiente e problemi sociali. Gli arrangiamenti sono curati ma
resi più scarni, i testi mirati e taglienti e le tonalità più colorate
che mai. “Sono molto soddisfatto di questo nostro nuovo lavoro discografico - dichiara Claudio Di Toro, voce e leader del gruppo - soprattutto perchè abbiamo realizzato un CD seguendo, fin dove è possibile, una logica ecocompatibile. E' il nostro piccolo contributo alla salvaguardia del pianeta. Ho fondato, d'altronde, il gruppo Anemamé, per portare avanti un messaggio ambientalista, cercando di evidenziare le peculiarità più belle della nostra terra, ma anche le sue contraddizioni” L'album contiene le canzoni “Diversi”, “Facce de lune”e “Welcome to the green land”. “Diversi” è stata presentata in finale al Palafiori di Sanremo e inserita nella “Sanremo rock compilation 2009”. E' l'unica traccia completamente in italiano ed esalta la diversità come un valore aggiunto, con sound moderno e impreziosito dagli scratch del dj Cris Sonico Polleggioni. "Facce de lune" è una ballata romantica dalle sonorità tipiche della canzone classica napoletana. È stata presentata alle selezioni del “Festival della canzone italiana di Sanremo 2010” e, nel sito della Rai, è risultata essere la canzone in dialetto più votata dal pubblico. “Welcome to the green land” è un reggae dai contenuti ecologisti, allegro e pieno di ironia. La canzone dà il titolo all'album e ed è stata remixata in “Welcome in dub” Mario4MXFormisano. Quest'ultimo si è occupato anche del mastering del CD Altri pezzi presenti nell'album sono :"A l'Abbruzze"
in cui si celebra la nostra regione, “Massere” canzone d'amore
estiva e piena di luce, "Saltareggae" che miscela il ritmo del
reggae, dello ska e della saltarella abruzzese, “Sanghe e sudore”
che racconta l'emigrazione e “Precario” in cui si ironizza sul
precariato. Biografia: Il gruppo musicale anemamé nasce nel 1999 in Abruzzo dall’idea del cantante che, dopo aver studiato la morfologia, la grammatica e il primo vocabolario della lingua dialettale abruzzese (scritto nel suo paese), inizia a scrivere alcuni testi anche in dialetto, seguendo sia la forma fonetica che la forma etimologica riconosciute, entrambe, in gran parte d’Abruzzo. Il gruppo anemamé miscela repertorio originale, musica popolare abruzzese delle tradizioni arcaiche e suoni del reggae e del rock. Ha sempre avuto l’intento di diffondere la conoscenza della musica, della lingua e della cultura dialettale popolare abruzzese in tutte le sue forme e manifestazioni. La musica degli anemamé ha, infatti, le proprie radici e pulsazioni nel cuore verde della propria terra. Nei testi, sia in lingua italiana che dialettale, il gruppo, ha sempre cercato di dare voce a chi non ne aveva e di comunicare l’importanza della salvaguardia della natura. Il gruppo anemamé è formato da musicisti che, sin dall’inizio, hanno scelto di riportare alla luce anche canzoni della tradizione popolare abruzzese, quali: Tutte le funtanelle, Vola vola vola, Ssi capille e l’Acquabbélle del grande letterato Cesare De Titta.
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