Il disco si compone di undici tracce che parlano di
amore, ambiente e problemi sociali. Gli arrangiamenti sono curati ma
resi più scarni, i testi mirati e taglienti e le tonalità più colorate
che mai.
Al progetto hanno collaborato anche Ugo Trevale, Mario4MXFormisano (Almamegretta)
e Andrea Castelfranato.
“Sono molto soddisfatto di questo nostro nuovo
lavoro discografico - dichiara Claudio Di Toro, voce e leader del
gruppo - soprattutto perchè abbiamo realizzato un CD seguendo, fin
dove è possibile, una logica ecocompatibile. E' il nostro piccolo
contributo alla salvaguardia del pianeta. Ho fondato, d'altronde, il
gruppo Anemamé, per portare avanti un messaggio ambientalista, cercando
di evidenziare le peculiarità più belle della nostra terra, ma anche le
sue contraddizioni”
L'album contiene le canzoni “Diversi”, “Facce
de lune”e “Welcome to the green land”.
“Diversi” è stata presentata in finale al
Palafiori di Sanremo e inserita nella “Sanremo rock compilation 2009”.
E' l'unica traccia completamente in italiano ed esalta la diversità come
un valore aggiunto, con sound moderno e impreziosito dagli scratch del
dj Cris Sonico Polleggioni.
"Facce de lune" è una ballata romantica dalle
sonorità tipiche della canzone classica napoletana. È stata presentata
alle selezioni del “Festival della canzone italiana di Sanremo 2010” e,
nel sito della Rai, è risultata essere la canzone in dialetto più votata
dal pubblico.
“Welcome to the green land” è un reggae dai
contenuti ecologisti, allegro e pieno di ironia. La canzone dà il titolo
all'album e ed è stata remixata in “Welcome in dub” Mario4MXFormisano.
Quest'ultimo si è occupato anche del mastering del CD
Altri pezzi presenti nell'album sono :"A l'Abbruzze"
in cui si celebra la nostra regione, “Massere” canzone d'amore
estiva e piena di luce, "Saltareggae" che miscela il ritmo del
reggae, dello ska e della saltarella abruzzese, “Sanghe e sudore”
che racconta l'emigrazione e “Precario” in cui si ironizza sul
precariato.
Tutte le tracce sono originali tranne “L'Acquabbèlle” che è omaggio al
letterato don Cesare De Titta e al canto popolare. E' arrangiata, nel
ritornello, in chiave ska e arricchita dalla partecipazione del coro
“Cromaticoro” di Lanciano.
Il gruppo è attualmente impegnato in numerosi concerti dal vivo sia in
Abruzzo che fuori regione, l'ultimo concerto c'è stato Venerdì scorso 2
Dicembre in Toscana, presso lo SLEBest di Pistoia.
Biografia:
Il gruppo musicale anemamé nasce nel 1999 in Abruzzo
dall’idea del cantante che, dopo aver studiato la morfologia, la
grammatica e il primo vocabolario della lingua dialettale abruzzese
(scritto nel suo paese), inizia a scrivere alcuni testi anche in
dialetto, seguendo sia la forma fonetica che la forma etimologica
riconosciute, entrambe, in gran parte d’Abruzzo. Il gruppo anemamé
miscela repertorio originale, musica popolare abruzzese delle tradizioni
arcaiche e suoni del reggae e del rock. Ha sempre avuto l’intento di
diffondere la conoscenza della musica, della lingua e della cultura
dialettale popolare abruzzese in tutte le sue forme e manifestazioni. La
musica degli anemamé ha, infatti, le proprie radici e pulsazioni nel
cuore verde della propria terra. Nei testi, sia in lingua italiana che
dialettale, il gruppo, ha sempre cercato di dare voce a chi non ne aveva
e di comunicare l’importanza della salvaguardia della natura. Il gruppo
anemamé è formato da musicisti che, sin dall’inizio, hanno scelto di
riportare alla luce anche canzoni della tradizione popolare abruzzese,
quali: Tutte le funtanelle, Vola vola vola, Ssi capille e l’Acquabbélle
del grande letterato Cesare De Titta.