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Contestazione per lo sbarramento del Fiume Aventino sul territorio di Gessopalena
Uno sbarramento in cemento armato di altezza 4 m. e di lunghezza 18, sarà costruito vicino all'ex-mulino Tozzi per la captazione dell'acqua del Fiume Aventino a 2 Km dal lago di Casoli

Contestazione per la realizzazione di una centrale idroelettrica sul Fiume Aventino nel territorio di Gessopalena

Il Sindaco di Civitella M. Raimondo: "L'opera avrà dei risvolti economici ed ambientali disastrosi per un’intera zona montana interna". Su il Centro il Sindaco di Gessopalena Antonio Innaurato afferma che da 7 anni è stato fatto tutto alla luce del sole. Dopo il comunicato, in fondo alla pagina gli articoli e i documenti correlati.

Link correlati | Comunicati Wwf | Il Gruppo su FB "Amici dell'Aventino"

Di seguito il Comunicato inviato dal Sindaco di Civitella Messer Raimondo Arch. Paolo Di Guglielmo a tutti gli organi di stampa locale:

Il Comune di Gessopalena sta per aggiudicare ad un privato da individuare a mezzo di gara pubblica i lavori per la realizzazione di una centrale idroelettrica sul fiume Aventino, con prelievo delle acque a circa 2 Km dall’immissione del fiume nel Lago Sant’Angelo, e precisamente nel punto in cui il fiume stesso è da confine tra i comuni di Civitella Messer Raimondo e Gessopalena.
Operazione legittima in senso stretto, ma dai risvolti disastrosi per un’intera zona montana interna della provincia di Chieti, ed in particolare della Valle dell’Aventino.

Provo a fare un breve sunto dell’opera da realizzare.

L’opera in questione, del valore complessivo di qualche milione di euro, vede la realizzazione di uno sbarramento in cemento armato perpendicolare all’asse del fiume, dell’altezza di 4 metri e dello sviluppo complessivo in lunghezza di 18 metri, per la captazione dell’acqua in loc. Mulino Tozzi, da cui partirà una condotta del diametro di 1,80 metri, che porterà ad avere, circa 2,3 Km più a valle, all’ingresso del lago Sant’Angelo un salto di 31 metri, che verrà sfruttato da una turbina per generare poco meno di 1 megaWatt di energia elettrica.
La Regione Abruzzo ha autorizzato un prelievo massimo di 5.750 litri/secondo, con l’unica prescrizione di garantire il deflusso minimo vitale del fiume, nel punto di prelievo, di 600 litri/secondo.

La concessione ha durata di 30 anni, (leggi il disciplinare di concessione n.8190 sottoscritto in data 30.04.2010) ed a fronte di essa il Comune di Gessopalena è tenuto a pagare un canone annuo di circa 13.000 euro (circa 14 Euro/Kw di potenza di energia prodotta), oltre a 1.300 euro circa di addizionale regionale. Inoltre è previsto un ristoro per gli Enti rivieraschi (Comune di Civitella Messer Raimondo e Provincia di Chieti) di circa 4.800 euro/anno.
La ditta che si aggiudicherà la gara, dovrà corrispondere al Comune di Gessopalena un agio annuo minimo a base d’asta a rialzo di 40.000 euro, oltre al 10% del valore dell’energia prodotta (circa altri 120.000 euro/anno), quindi il Comune di Gessopalena trarrà dall’operazione un agio trentennale che oscillerà dai 150.000 ai 200.000 euro annui, e quindi, complessivamente, nell’arco dei 30 anni, riceverà complessivamente una cifra attorno ai 5 milioni di euro.

Il privato che vincerà la gara, dal canto suo, a fronte di un investimento stimato da progetto definitivo di circa 5 milioni di euro complessivi (di cui 2.800.000 euro di lavori), avrà in cambio la gestione per 30 anni di una centrale che produrrà qualcosa come 1.200.000 euro annui di introiti, e quindi, nell’arco dei 30 anni, produrrà circa complessivi 35 milioni di euro, ovvero oltre 7 volte il capitale investito. Inoltre, essendo centrali di questo tipo completamente automatizzate, non si produrrà nemmeno un posto di lavoro dalla sua realizzazione.
Questi sono i numeri, a grandi linee, derivanti dalla realizzazione di tale opera.
Ora cercherò di porre sulla bilancia gli effetti negativi dell’opera stessa, sia dal punto di vista economico che ambientale.

Danni economici

Attualmente il Fiume Aventino, ed in particolare il tratto interessato dal presente progetto, è uno dei pochi fiumi in centro Italia su cui è possibile praticare attività sportiva, ed in particolare rafting e canoismo. Tale movimento, ripartito dopo alcuni anni, questa estate ha movimentato, durante un mese di esercizio, circa 1.000 persone che dall’Abruzzo e dal Centro Italia si sono recate nei nostri territori, per vivere e scoprire il fiume, e di conseguenza i nostri borghi, da Civitella a Gessopalena, passando per Juvanum, le Grotte del Cavallone e il museo dell’orso marsicano di Palena.
La bellezza del fiume e dei nostri territori ha prodotto un effetto amplificatore tale che quest’anno si è chiuso il centro rafting con prenotazioni rifiutate. Per l’anno prossimo si prevedono circa 5.000 presenze e si pensa che, continuando con questo trend, si possa arrivare in alcuni anni anche a quasi 10.000 presenze annue.
Dando un valore economico a quanto detto, si evince che già le 1.000 presenze di agosto di questo anno hanno prodotto sul territorio un valore economico per chi gestisce l’attività di rafting di circa 30.000 euro, ed in generale ha creato un indotto per gli operatori del settore ricettivo (bar, pizzerie, ristoranti, b&b, affittacamere, alberghi, commercianti, produttori tipici) di circa 10.000 euro, considerando che chi è venuto a praticare rafting ha quantomeno pranzato, forse pernottato, e probabilmente acquistato un prodotto tipico, servendosi di una delle strutture e degli operatori presenti sul territorio.
Pertanto, considerando un flusso complessivo a regime di 5.000 persone, queste produrrebbero sul territorio un economia complessiva annua di circa 300.000 euro, dando agli operatori del settore turistico ricettivo e del piccolo artigianato e del commercio locale una grossa boccata d’ossigeno.

Danni ambientali

Prima di descrivere l’opera, è doveroso inquadrare il contesto nel quale si realizza, ovvero il comprensorio dell’Aventino, a ridosso del Parco Nazionale Della Maiella.
Il nostro territorio è uno dei pochi ancora in Abruzzo ed in Italia che può vantare una natura incontaminata, la presenza di un Parco Nazionale, delle località sciistiche a Roccaraso distanti appena 30 minuti e la costa dei Trabocchi di Fossacesia distante appena 40 minuti.
Per queste motivazioni, e per la presenza di borghi suggestivi quali Roccascalegna, Gessopalena, Civitella, Palena, e di importanti emergenze storico – culturali quali Juvanum e le Grotte del Cavallone per citarne le principali, è un territorio che naturalmente si evoca ad un turismo naturale, dedicato alle famiglie ed agli appassionati della natura.
A riprova di quanto detto, da alcuni anni ormai è divenuto il principale punto di approdo di cittadini inglesi che, stufi del caos della città inglese, si sono trasferiti a vivere nei nostri paesi, acquistando, ristrutturando, valorizzando e spesso convertendo a b&b case e casolari abbandonati, generando economia e accrescendo anche il valore degli immobili sul territorio.
A loro volta, essi sono diventati piccoli imprenditori, promuovendo il nostro straordinario ed unico territorio ad altri inglesi, che hanno scelto di trascorrere le vacanze qui per godere delle straordinarie opportunità che il territorio offre.
In tale contesto, si inserisce l’opera in oggetto, che è di sicuro la più invasiva delle tecnologie con cui si può produrre energia rinnovabile. Infatti, una volta realizzata l’opera, il Fiume Aventino dal tratto in cui si effettuerà la captazione dell’acqua non sarà più degno di essere chiamato tale, ma sarà semplicemente un piccolo rigagnolo da 0,5 mc/sec di portata, paragonabile a poco più che un fosso.
Tale opera distruggerà in maniera irreversibile e definitiva un ecosistema che, seppur delicato e fragile, è riuscito fino ad oggi, su tale tratto di Fiume, non solo a mantenersi, ma a rafforzarsi: basti pensare che, proprio nel punto in cui si realizzerà l’invaso di captazione, sono presenti costantemente degli aironi, che sono oggi meta di viaggio per numerosi italiani e stranieri (in particolare inglesi) che vengono a soggiornare qui per ammirare in generale la bellezza della flora e della fauna del Fiume Aventino.

Bilancio

Da quanto ho cercato di esporre sopra, si deduce che l’opera è deprecabile sotto tutti i punti di vista, ed il suo bilancio complessivo generale è assolutamente negativo e sfavorevole per la collettività per i seguenti motivi:
- dal punto di vista economico l’unico a trarre reale beneficio dall’opera è il privato che gestirà la centrale, che guadagnerà oltre 1 milione di euro l’anno, a fronte di un mancato guadagno per il territorio di oltre 300.000 euro all’anno, con un ristoro per il Comune di Gessopalena di soli 150.000 euro annui;
- dal punto di vista ambientale, il bilancio è catastrofico, in quanto si comprometterà irreversibilmente l’ecosistema e la vita stessa del Fiume Aventino, che diventerà un corpo morto di massi privi di acqua e di vita di ogni tipo.

Conseguenze

Le conseguenze che si possono ipotizzare sono le seguenti:
- perdita definitiva ed irreversibile della vita sul tratto di fiume in oggetto, con scomparsa di ecosistemi e di biodiversità;
- privazione per le future generazioni di ipotizzare un uso diverso del fiume e del territorio, a causa dei danni irreparabili ed irreversibili che l’opera causerà;
- chiusura di tutto l’indotto derivante dall’uso compatibile e sostenibile del fiume e del territorio, con conseguente abbandono del territorio e con perdita di posti di lavoro e di auto imprenditorialità locale nel campo della ricettività turistica;
- abbandono e spopolamento dei piccoli paesi che gravitano anche sul fiume, e conseguente chiusura delle attività commerciali ed artigianali che cercano oggi di sopravvivere anche grazie alla presenza di turisti.

Una scelta di campo

Opere come queste presuppongono una scelta di campo: occorre decidere se si vuole essere da una parte o dall’altra.

Bisogna decidere e dichiarare se si è tra quelli che pensano che, pur di ottenere un piccolo apparente vantaggio per se stessi (vedi i 150.000 euro che il Comune di Gessopalena otterrà ogni anno…) è tutto lecito e non ci si preoccupa delle conseguenze che le proprie scelte provocano oggi e, soprattutto, alle generazioni future, oppure se si è tra quelli che pensano che il profitto va perseguito si, ma senza scendere a compromessi e senza prevaricare un codice etico che chi amministra la cosa pubblica dovrebbe avere sempre ben presente nel suo agire.

Bisogna decidere e dichiarare se si è tra quelli che credono che l’Abruzzo, ed in particolare il Sangro-Aventino, con le sue straordinarie bellezze e risorse ambientali e storiche, possa provare a ritagliarsi un ruolo ed un futuro proprio lavorando su tali risorse, facendole conoscere, promuovendole, rendendole fruibili a quante più persone possibile, sempre salvaguardandone la conservazione per le generazioni future: in una parola, cercando di farsi una propria strada nell’ambito dello sviluppo sostenibile del territorio, creando reddito, posti di lavoro, opportunità, oppure se si è tra quelli che non credono ad uno sviluppo sostenibile ed alla possibilità di creare una green economy nei nostri territori.

Bisogna infine decidere, dichiarare pubblicamente ed agire di conseguenza, decidendo se si vuole essere tra quelli che si riempiono la bocca parlando di ambiente, sostenibilità, centri storici, bellezze naturali, emergenze storiche, turismo eco-compatibile e poi agiscono in virtù di logiche diverse che hanno altri obiettivi, primi fra tutti il profitto ad ogni costo, oppure se si vuole essere un amministratore attento realmente al territorio, che mette in atto buone pratiche ambientali nel suo agire amministrativo e che pensa, ogni giorno, a come lasciare alle generazioni future un mondo migliore di quello che ha trovato lui.

Il Comune di Civitella Messer Raimondo, per volere dell’amministrazione comunale e grazie all’impegno quotidiano di tutti i cittadini, ha fatto la propria scelta di campo, e lo dimostra ogni giorno:
- attraverso una politica ambientale attenta alla minor produzione di rifiuti ed al riciclaggio, che ha portato il Comune di Civitella Messer Raimondo nel 2010 ad essere Comune Riciclone con oltre il 70% di raccolta differenziata;
- attraverso una politica ambientale attenta alla produzione di energia da fonti rinnovabili, mediante la realizzazione, su tetti di edifici pubblici e privati, di oltre 30 impianti fotovoltaici che abbattono notevolmente la produzione di CO2;
- attraverso una politica volta allo sviluppo turistico compatibile, favorendo e stimolando la nascita di attività quali il rafting che è in grado di garantire occupazione diretta per chi opera nella gestione di tale attività, ed indotta per chi opera in generale sul territorio nel campo della ricettività e dei servizi dei quali i turisti usufruiscono.

Per tutte le motivazioni e per quanto sopra esposto, l’Amministrazione Comunale di Civitella si augura che il Comune di Gessopalena possa tornare sui suoi passi, ragionando seriamente sulle conseguenze che tale opera avrebbe per l’intero comprensorio dell’Aventino, e che possa sedersi attorno ad un tavolo con tutti gli amministratori di tale territorio, nonché con i vari portatori di interesse pubblico e privato, per decidere insieme come porre in essere, realmente, politiche e scelte che vadano verso uno sviluppo sostenibile del territorio, per noi stessi e per le generazioni future.

Per L’Amministrazione Comunale di Civitella Messer Raimondo
Il Sindaco Paolo Di Guglielmo

 

GLI  ARTICOLI CORRELATI DELLA STAMPA:

Gessopalena, bando centrale idroelettrica top secret. «Accesso riservato» - Link all'articolo su primadanoi.it)

Lite per la centrale sull’Aventino. Antonio Innaurato afferma che da 7 anni è stato fatto tutto alla luce del sole - Link all'articolo su  il Centro

Gessopalena: centrale idroelettrica sull’Aventino? - Link articolo su ageabruzzo.it

Travaglini di Giovane Italia Valle Aventino: Difenderemo il nostro fiume e la nostra economia! - Link all'articolo su GIVA

I DOCUMENTI CORRELATI IN ORDINE CRONOLOGICO:

DA SANGROAVETINO

30/11/2004 - Le FAQ dei progetti da candidare al bando per l’attuazione delle Misure 1.1 e 1.3 del Piano di Sviluppo Locale - Pag. 8 punto 1: Realizzazione impianti idroelettrici - Comune di Gessopalena - Costruzione di un impianto idroelettrico denominato "Molino Tozzi"
www.sangroaventino.it/immagini/documenti/LE_FAQ.doc. Nella stessa pagina compaiono altre due centrali idroelettriche da costruire ad Altino e a Sant'Eusanio del Sangro.

DALLA REGIONE

30/04/2010 - Disciplinare di concessione n. 8190 - Nuovo disciplinare contenente gli obblighi cui dovrà essere vincolata la concessione a derivare dal fiume Aventino, in loc. ex Mulino Tozzi del comune di Gessopalena (www.regione.abruzzo.it/portale/asp/LoadPdf.asp?pdfDoc=xPortal/avvisi/doc/1597/EstrattoDisciplinare.pdf )

DAL BURA

BURA n° 13 del 18/02/2011 - Amministrazione Comunale di Gessopalena, con sede in Piazza Roma di Gessopalena (CH). Derivazione di acqua dal fiume Aventino, ad uso idroelettrico, in territorio del Comune di Gessopalena (CH). (bura.regione.abruzzo.it/nuovo2/singolodoc.aspx?link=2011/Ordinario_13_18.html)

DAL COMUNE DI GESSOPALENA

05/12/11 - Avviso procedimento esproprio per lavori di costruzione di un impianto idroelettrico nella Località denominata "ex Molino Tozzi" (www.comune.gessopalena.ch.it/images/avviso%20esproprio.pdf)

05/12/11  - Elenco ditte da espropriare (http://www.comune.gessopalena.ch.it/images/elenco%20ditte.pdf)

Inserito da Redazione il 14/01/2012 alle ore 10:06:24 - sez. Ambiente - visite: 9753