Di seguito il Comunicato inviato dal Sindaco di
Civitella Messer Raimondo Arch. Paolo Di Guglielmo a tutti gli organi di
stampa locale:
Il Comune di Gessopalena sta per aggiudicare ad un
privato da individuare a mezzo di gara pubblica i lavori per la
realizzazione di una centrale idroelettrica sul fiume Aventino, con
prelievo delle acque a circa 2 Km dall’immissione del fiume nel Lago
Sant’Angelo, e precisamente nel punto in cui il fiume stesso è da
confine tra i comuni di Civitella Messer Raimondo e Gessopalena.
Operazione legittima in senso stretto, ma dai risvolti disastrosi per
un’intera zona montana interna della provincia di Chieti, ed in
particolare della Valle dell’Aventino.
Provo a fare un breve sunto dell’opera da realizzare.
L’opera in questione, del valore complessivo di
qualche milione di euro, vede la realizzazione di uno sbarramento
in cemento armato perpendicolare all’asse del fiume, dell’altezza di 4
metri e dello sviluppo complessivo in lunghezza di 18 metri, per la
captazione dell’acqua in loc. Mulino Tozzi, da cui partirà una condotta
del diametro di 1,80 metri, che porterà ad avere, circa 2,3 Km più a
valle, all’ingresso del lago Sant’Angelo un salto di 31 metri, che verrà
sfruttato da una turbina per generare poco meno di 1 megaWatt di energia
elettrica.
La Regione Abruzzo ha autorizzato un prelievo massimo di 5.750
litri/secondo, con l’unica prescrizione di garantire il deflusso minimo
vitale del fiume, nel punto di prelievo, di 600 litri/secondo.
La concessione ha durata di 30 anni, (leggi
il disciplinare di concessione n.8190 sottoscritto in data 30.04.2010) ed a
fronte di essa il Comune di Gessopalena è tenuto a pagare un canone
annuo di circa 13.000 euro (circa 14 Euro/Kw di potenza di energia
prodotta), oltre a 1.300 euro circa di addizionale regionale. Inoltre è
previsto un ristoro per gli Enti rivieraschi (Comune di Civitella Messer
Raimondo e Provincia di Chieti) di circa 4.800 euro/anno.
La ditta che si aggiudicherà la gara, dovrà corrispondere al Comune di Gessopalena un agio annuo minimo a base d’asta a rialzo di 40.000 euro,
oltre al 10% del valore dell’energia prodotta (circa altri 120.000
euro/anno), quindi il Comune di Gessopalena trarrà dall’operazione un
agio trentennale che oscillerà dai 150.000 ai 200.000 euro annui, e
quindi, complessivamente, nell’arco dei 30 anni, riceverà
complessivamente una cifra attorno ai 5 milioni di euro.
Il privato che vincerà la gara, dal canto suo,
a fronte di un investimento stimato da progetto definitivo di circa 5
milioni di euro complessivi (di cui 2.800.000 euro di lavori), avrà in
cambio la gestione per 30 anni di una centrale che produrrà qualcosa
come 1.200.000 euro annui di introiti, e quindi, nell’arco dei 30 anni,
produrrà circa complessivi 35 milioni di euro, ovvero oltre 7 volte il
capitale investito. Inoltre, essendo centrali di questo tipo
completamente automatizzate, non si produrrà nemmeno un posto di lavoro
dalla sua realizzazione.
Questi sono i numeri, a grandi linee, derivanti dalla realizzazione di
tale opera.
Ora cercherò di porre sulla bilancia gli effetti negativi dell’opera
stessa, sia dal punto di vista economico che ambientale.
Danni economici
Attualmente il Fiume Aventino, ed in particolare il
tratto interessato dal presente progetto, è uno dei pochi fiumi in
centro Italia su cui è possibile praticare attività sportiva, ed in
particolare rafting e canoismo. Tale movimento, ripartito dopo alcuni
anni, questa estate ha movimentato, durante un mese di esercizio, circa
1.000 persone che dall’Abruzzo e dal Centro Italia si sono recate nei
nostri territori, per vivere e scoprire il fiume, e di conseguenza i
nostri borghi, da Civitella a Gessopalena, passando per Juvanum, le
Grotte del Cavallone e il museo dell’orso marsicano di Palena.
La bellezza del fiume e dei nostri territori ha prodotto un effetto
amplificatore tale che quest’anno si è chiuso il centro rafting con
prenotazioni rifiutate. Per l’anno prossimo si prevedono circa 5.000
presenze e si pensa che, continuando con questo trend, si possa arrivare
in alcuni anni anche a quasi 10.000 presenze annue.
Dando un valore economico a quanto detto, si evince che già le 1.000
presenze di agosto di questo anno hanno prodotto sul territorio un
valore economico per chi gestisce l’attività di rafting di circa 30.000
euro, ed in generale ha creato un indotto per gli operatori del settore
ricettivo (bar, pizzerie, ristoranti, b&b, affittacamere, alberghi,
commercianti, produttori tipici) di circa 10.000 euro, considerando che
chi è venuto a praticare rafting ha quantomeno pranzato, forse
pernottato, e probabilmente acquistato un prodotto tipico, servendosi di
una delle strutture e degli operatori presenti sul territorio.
Pertanto, considerando un flusso complessivo a regime di 5.000 persone,
queste produrrebbero sul territorio un economia complessiva annua di
circa 300.000 euro, dando agli operatori del settore turistico ricettivo
e del piccolo artigianato e del commercio locale una grossa boccata
d’ossigeno.
Danni ambientali
Prima di descrivere l’opera, è doveroso inquadrare il
contesto nel quale si realizza, ovvero il comprensorio dell’Aventino, a
ridosso del Parco Nazionale Della Maiella.
Il nostro territorio è uno dei pochi ancora in Abruzzo ed in Italia che
può vantare una natura incontaminata, la presenza di un Parco Nazionale,
delle località sciistiche a Roccaraso distanti appena 30 minuti e la
costa dei Trabocchi di Fossacesia distante appena 40 minuti.
Per queste motivazioni, e per la presenza di borghi suggestivi quali
Roccascalegna, Gessopalena, Civitella, Palena, e di importanti emergenze
storico – culturali quali Juvanum e le Grotte del Cavallone per citarne
le principali, è un territorio che naturalmente si evoca ad un turismo
naturale, dedicato alle famiglie ed agli appassionati della natura.
A riprova di quanto detto, da alcuni anni ormai è divenuto il principale
punto di approdo di cittadini inglesi che, stufi del caos della città
inglese, si sono trasferiti a vivere nei nostri paesi, acquistando,
ristrutturando, valorizzando e spesso convertendo a b&b
case e casolari
abbandonati, generando economia e accrescendo anche il valore degli
immobili sul territorio.
A loro volta, essi sono diventati piccoli imprenditori, promuovendo il
nostro straordinario ed unico territorio ad altri inglesi, che hanno
scelto di trascorrere le vacanze qui per godere delle straordinarie
opportunità che il territorio offre.
In tale contesto, si inserisce l’opera in oggetto, che è di sicuro la
più invasiva delle tecnologie con cui si può produrre energia
rinnovabile. Infatti, una volta realizzata l’opera, il Fiume Aventino dal tratto in cui si effettuerà la captazione dell’acqua non sarà più
degno di essere chiamato tale, ma sarà semplicemente un piccolo rigagnolo da 0,5 mc/sec di portata, paragonabile a poco più che un
fosso.
Tale opera distruggerà in maniera irreversibile e definitiva un
ecosistema che, seppur delicato e fragile, è riuscito fino ad oggi, su
tale tratto di Fiume, non solo a mantenersi, ma a rafforzarsi: basti
pensare che, proprio nel punto in cui si realizzerà l’invaso di
captazione, sono presenti costantemente degli aironi, che sono oggi meta
di viaggio per numerosi italiani e stranieri (in particolare inglesi)
che vengono a soggiornare qui per ammirare in generale la bellezza della
flora e della fauna del Fiume Aventino.
Bilancio
Da quanto ho cercato di esporre sopra, si deduce che
l’opera è deprecabile sotto tutti i punti di vista, ed il suo bilancio
complessivo generale è assolutamente negativo e sfavorevole per la
collettività per i seguenti motivi:
- dal punto di vista economico l’unico a trarre reale beneficio
dall’opera è il privato che gestirà la centrale, che guadagnerà oltre 1
milione di euro l’anno, a fronte di un mancato guadagno per il
territorio di oltre 300.000 euro all’anno, con un ristoro per il Comune
di Gessopalena di soli 150.000 euro annui;
- dal punto di vista ambientale, il bilancio è catastrofico, in quanto
si comprometterà irreversibilmente l’ecosistema e la vita stessa del
Fiume Aventino, che diventerà un corpo morto di massi privi di acqua e
di vita di ogni tipo.
Conseguenze
Le conseguenze che si possono ipotizzare sono le
seguenti:
- perdita definitiva ed irreversibile della vita sul tratto di fiume in
oggetto, con scomparsa di ecosistemi e di biodiversità;
- privazione per le future generazioni di ipotizzare un uso diverso del
fiume e del territorio, a causa dei danni irreparabili ed irreversibili
che l’opera causerà;
- chiusura di tutto l’indotto derivante dall’uso compatibile e
sostenibile del fiume e del territorio, con conseguente abbandono del
territorio e con perdita di posti di lavoro e di auto imprenditorialità
locale nel campo della ricettività turistica;
- abbandono e spopolamento dei piccoli paesi che gravitano anche sul
fiume, e conseguente chiusura delle attività commerciali ed artigianali
che cercano oggi di sopravvivere anche grazie alla presenza di turisti.
Una scelta di campo
Opere come queste presuppongono una scelta di campo:
occorre decidere se si vuole essere da una parte o dall’altra.
Bisogna decidere e dichiarare se si è tra quelli che pensano che, pur di
ottenere un piccolo apparente vantaggio per se stessi (vedi i 150.000
euro che il Comune di Gessopalena otterrà ogni anno…) è tutto lecito e
non ci si preoccupa delle conseguenze che le proprie scelte provocano
oggi e, soprattutto, alle generazioni future, oppure se si è tra quelli
che pensano che il profitto va perseguito si, ma senza scendere a
compromessi e senza prevaricare un codice etico che chi amministra la
cosa pubblica dovrebbe avere sempre ben presente nel suo agire.
Bisogna decidere e dichiarare se si è tra quelli che credono che
l’Abruzzo, ed in particolare il Sangro-Aventino, con le sue
straordinarie bellezze e risorse ambientali e storiche, possa provare a
ritagliarsi un ruolo ed un futuro proprio lavorando su tali risorse,
facendole conoscere, promuovendole, rendendole fruibili a quante più
persone possibile, sempre salvaguardandone la conservazione per le
generazioni future: in una parola, cercando di farsi una propria strada
nell’ambito dello sviluppo sostenibile del territorio, creando reddito,
posti di lavoro, opportunità, oppure se si è tra quelli che non credono
ad uno sviluppo sostenibile ed alla possibilità di creare una green
economy nei nostri territori.
Bisogna infine decidere, dichiarare pubblicamente ed agire di
conseguenza, decidendo se si vuole essere tra quelli che si riempiono la
bocca parlando di ambiente, sostenibilità, centri storici, bellezze
naturali, emergenze storiche, turismo eco-compatibile e poi agiscono in
virtù di logiche diverse che hanno altri obiettivi, primi fra tutti il
profitto ad ogni costo, oppure se si vuole essere un amministratore
attento realmente al territorio, che mette in atto buone pratiche
ambientali nel suo agire amministrativo e che pensa, ogni giorno, a come
lasciare alle generazioni future un mondo migliore di quello che ha
trovato lui.
Il Comune di Civitella Messer Raimondo, per volere
dell’amministrazione comunale e grazie all’impegno quotidiano di tutti i
cittadini, ha fatto la propria scelta di campo, e lo dimostra ogni
giorno:
- attraverso una politica ambientale attenta alla minor produzione di
rifiuti ed al riciclaggio, che ha portato il Comune di Civitella Messer
Raimondo nel 2010 ad essere Comune Riciclone con oltre il 70% di
raccolta differenziata;
- attraverso una politica ambientale attenta alla produzione di energia
da fonti rinnovabili, mediante la realizzazione, su tetti di edifici
pubblici e privati, di oltre 30 impianti fotovoltaici che abbattono
notevolmente la produzione di CO2;
- attraverso una politica volta allo sviluppo turistico compatibile,
favorendo e stimolando la nascita di attività quali il rafting che è in
grado di garantire occupazione diretta per chi opera nella gestione di
tale attività, ed indotta per chi opera in generale sul territorio nel
campo della ricettività e dei servizi dei quali i turisti usufruiscono.
Per tutte le motivazioni e per quanto sopra esposto, l’Amministrazione
Comunale di Civitella si augura che il Comune di Gessopalena possa
tornare sui suoi passi, ragionando seriamente sulle conseguenze che tale
opera avrebbe per l’intero comprensorio dell’Aventino, e che possa
sedersi attorno ad un tavolo con tutti gli amministratori di tale
territorio, nonché con i vari portatori di interesse pubblico e privato,
per decidere insieme come porre in essere, realmente, politiche e scelte
che vadano verso uno sviluppo sostenibile del territorio, per noi stessi
e per le generazioni future.
Per L’Amministrazione Comunale di
Civitella Messer Raimondo
Il Sindaco Paolo Di Guglielmo
GLI ARTICOLI CORRELATI DELLA STAMPA:
Gessopalena, bando centrale idroelettrica top secret. «Accesso
riservato» - Link all'articolo su
primadanoi.it)
Lite per la centrale sull’Aventino.
Antonio Innaurato afferma che da 7 anni è stato fatto tutto alla luce
del sole - Link all'articolo su
il Centro
Gessopalena: centrale idroelettrica
sull’Aventino? - Link articolo su
ageabruzzo.it
Travaglini di Giovane Italia
Valle Aventino: Difenderemo il nostro fiume e la nostra economia! - Link
all'articolo su
GIVA
I
DOCUMENTI CORRELATI IN ORDINE CRONOLOGICO:
DA SANGROAVETINO
30/11/2004 - Le FAQ dei
progetti da candidare al bando per l’attuazione delle Misure 1.1 e 1.3
del Piano di Sviluppo Locale - Pag. 8 punto 1: Realizzazione impianti idroelettrici - Comune di Gessopalena -
Costruzione di un impianto idroelettrico denominato "Molino Tozzi"
www.sangroaventino.it/immagini/documenti/LE_FAQ.doc. Nella stessa pagina compaiono altre due centrali
idroelettriche da costruire ad Altino e a Sant'Eusanio del
Sangro.
DALLA REGIONE
30/04/2010 - Disciplinare di concessione n. 8190 - Nuovo disciplinare contenente gli obblighi cui dovrà
essere vincolata la concessione a derivare dal fiume Aventino, in loc.
ex Mulino Tozzi del comune di Gessopalena
(www.regione.abruzzo.it/portale/asp/LoadPdf.asp?pdfDoc=xPortal/avvisi/doc/1597/EstrattoDisciplinare.pdf
)
DAL BURA
BURA n° 13 del 18/02/2011 - Amministrazione Comunale di
Gessopalena, con sede in Piazza Roma di Gessopalena (CH). Derivazione di
acqua dal fiume Aventino, ad uso idroelettrico, in territorio del Comune
di Gessopalena (CH). (bura.regione.abruzzo.it/nuovo2/singolodoc.aspx?link=2011/Ordinario_13_18.html)
DAL COMUNE DI GESSOPALENA
05/12/11 - Avviso procedimento esproprio per lavori di costruzione di un impianto
idroelettrico nella Località denominata "ex Molino Tozzi"
(www.comune.gessopalena.ch.it/images/avviso%20esproprio.pdf)
05/12/11 -
Elenco ditte da espropriare
(http://www.comune.gessopalena.ch.it/images/elenco%20ditte.pdf)