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Sempre più cittadini contrari alla questione Centrale Idroelettrica Gessopalena
In una lettera, le preoccupazioni di Maria Costanza Pugliese, una giovane studentessa di medicina che vive alle rive del Fiume Aventino in una piccola frazione di Civitella Messer Raimondo
Link correlati | Comunicati Wwf | Il Gruppo su FB "Amici dell'Aventino" Mi trovo qui a scrivere senza pretendere di
improvvisarmi giornalista, ma semplicemente con l’intento di dar voce
alla mia comunità. Mi chiamo Maria Costanza Pugliese, sono
una studentessa di 23 anni e vivo da sempre a Vicenne, piccola frazione
di Civitella Messer Raimondo. La mia frazione si sviluppa lungo la SS84
ed è costeggiata per tutta la sua lunghezza, dal fiume Aventino che
nasce sul monte Porrara, nel territorio di Palena, e dopo circa 35 km di
corso va a formare, grazie all’intervento dell’uomo, il lago Sant’Angelo
per poi proseguire per circa altri 10 km e sfociare nelle acque del
fiume Sangro. La situazione a valle della centrale Enel di Lama dei Peligni, tratto non ancora deturpato Il prelievo delle acque avverrebbe a circa 2 Km
dall’immissione del fiume nel Lago Sant’Angelo, e precisamente nel
punto in cui il fiume stesso fa da confine tra i comuni di Civitella
Messer Raimondo e Gessopalena. Quello che rimane del fiume a monte della centrale Enel di Lama dei Peligni Altra cosa importate da considerare è che attualmente il fiume Aventino rimane uno dei pochi nel centro Italia dove è possibile praticare attività sportive come ad esempio Kajak e Rafting. A tal proposito bisogna evidenziare che l’estate scorsa è ripartita sul nostro fiume la fantastica esperienza del rafting: in solo un mese di attività più di mille presenze!! Un dato particolarmente eloquente, considerando come tale attività abbia creato un notevole introito per tutti gli operatori del settore ricettivo. Per la prima volta quest’estate ho visto la mia zona VIVA, ATTIVA e apprezzata da tutti per la sua enorme bellezza! Si sente sempre parlare della necessità di valorizzare il nostro territorio dal punto di vista turistico e pensavo che dopo l’esperienza di questa estate fossimo sulla strada giusta! La realizzazione di questo eco-mostro annullerebbe tutti i nostri tentativi e sarebbe una riprova di come alcuni politici locali siano bravi con le parole senza poi realmente interessarsi del bene del nostro territorio!! Inoltre il tratto del nostro fiume è anche caro
alle associazioni ittiche della zona, che ogni anno organizzano gare di
pesca sportiva proprio nel tratto che sarebbe destinato a
scomparire!! In ultimo non bisogna dimenticare che negli anni
precedenti, a causa di una inadeguata gestione della pesca, è stata
seriamente minacciata l'integrità della fauna ittica del fiume Aventino.
Grazie all’intervento di Legambiente è stato istituito il No-Kill
sull’Aventino proprio per recuperare e salvaguardare l’ecosistema
fluviale. Come può un’opera del genere portare benefici alla
salvaguardia di un tale e fragile ecosistema? "Solo quando l'ultimo albero sarà morto e Maria Costanza Pugliese |
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