Pubblicata in occasione del 68° anniversario della Battaglia di Pizzoferrato l'edizioni italiana del libro del comandante delle truppe alleate
Presentazione del libro "Wigforce Story" di Denis Forman Edizioni -
Menabò 2012
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DOPO IL RINVIO CAUSA NEVE, L'EDIZIONE ITALIANA SARA'
PRESENTATA DOMENICA 4 MARZO
2012
Il 94enne Sir Denis Forman
Finalmente pubblicata - in occasione del 68° anniversario
della Battaglia di Pizzoferrato - l'edizione italiana del libro di
Denis Forman che ricostruisce la vita dell'eroico
Wigram e le origini della
Brigata Maiella.
Wigforce era l’iniziale denominazione attribuita dalle truppe alleate alla
formazione mista comandata dal maggiore inglese Lionel Wigram, che per
primo, comprendendo le sofferenze delle popolazioni locali, sostenne con forza
le ragioni dei volontari della Maiella, superando pregiudizi, diffidenze o
addirittura ostilità da parte delle truppe alleate nei confronti degli italiani,
per accogliere nella propria compagnia i primi partigiani. L’eroico maggiore
sarà colpito a morte il 3 febbraio 1944 nei durissimi scontri di Pizzoferrato.
Wigram è sepolto nel cimitero di guerra Moro River di Ortona. L’evento
non fermò l’inarrestabile processo di aggregazione dei patrioti, ormai
considerati indispensabili dai vertici della VIII Armata, che portò alla
costituzione della Brigata Maiella, la quale contribuì alla liberazione
dell’Abruzzo e dell’Italia. Alcuni uomini della Maiella raggiunsero Asiago, nel
Veneto. La Brigata si sciolse il 15 luglio 1945 a Brisighella, in Emilia.
La storia della Wigforce (“To
Reason Why”, nell’edizione inglese) è stata raccontata da Sir Denis
Forman, allora responsabile del presidio inglese di Casoli, per
rispondere alla domanda della sig.ra Olga, moglie dell’amico Wigram, che gli
chiese allora perché il marito Lionel fosse morto.
Dalla voce di un protagonista, sir. Denis Forman, che ritornato alla vita
civile fu un pioniere della televisione inglese, la storia di Wigram e della
prime fasi della guerra a sud della linea Gustav, viene esposta in modo
avvincente, alla stregua di un romanzo, cogliendo oltre agli aspetti bellici,
anche le vicende umane di quei giorni drammatici. Una lettura emozionante e
piacevole al tempo stesso. Si direbbe quasi la sceneggiatura di un film, a
fronte di storie purtroppo reali, che andrebbero meglio conosciute e che Sir
Denis continua a divulgare per mettere in chiaro la storia della Wigforce e per
difendere la reputazione dell’eroico amico. Tre sono state le edizioni inglesi
del libro.
L'edizione italiana si deve all'opera di Antonio Bini
che ha attivato contatti con l'autore inglese dopo aver scritto – tre anni fa -
l'articolo “Grazie Maggiore Wigram” per la rivista D'Abruzzo,
ricostruendo la storia dell'eroico maggiore inglese. Sir Denis Forman ha
poi aderito alla richiesta di autorizzazione alla pubblicazione in Italia. Il
libro è stato tradotto da Nino Di Carlo che, ragazzo della Casoli
occupata dagli inglesi, conserva ancora l'indelebile ricordo di quell’intenso
periodo di guerra. Al complesso lavoro editoriale ha collaborato, da Londra, la
designer Bimbi Bellhouse.
Antonio Bini spiega che la concessione dei diritti editoriali per
l’Italia – rappresenta un gesto di amicizia nei confronti degli abruzzesi e che
il titolo è stato suggerito dallo stesso Forman per ricordare l’amico Lionel
Wigram e al tempo stesso il valoroso apporto dei partigiani.
L'edizione è infatti impreziosita da una prefazione di Sir Denis datata 4
ottobre 2011, e destinata al pubblico italiano, dalla quale emergono la profonda
considerazione e rispetto per gli uomini della Maiella definiti “l’essenza
dei combattenti per la libertà del mondo” e ancora: “Quando, dopo la
guerra, sentivo la gente parlare sprezzantemente dell'esercito italiano, pensavo
che se fosse stato reclutato tra uomini della qualità dei nostri combattenti
della Wigforce, esso sarebbe stato il corpo di uomini più formidabile nel mondo”.
Il maggiore Forman - nato in Scozia nel 1917 - lasciò Casoli per
Cassino dove durante gli scontri del marzo '44 perse una gamba. Ancora oggi,
ricorda nella prefazione, che: “nulla è così nitido quanto i ricordi della
guerriglia sulle colline pedemontane e nei villaggi all’ombra dell’imponente
Maiella”.
Comunicato Stampa: D'Abruzzo Edizioni Menabò -
Casulae Club
Ultimo aggiornamento: 22-02-2012